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                                     Il 22 giugno di quest’anno, il potentissimo dott. Enrique Iglesias,
                                    presidente del Banco Interamericano di
                                    Sviluppo, che nel 1996 aveva fatto al Paranà
                                    un prestito di quasi 500 miliardi – la metà
                                    delle risorse finanziarie mobilitate per
                                    attuare il programma di sviluppo decentrato
                                    Paranà Urbano 1996-2001 – dichiara, nella
                                    cerimonia conclusiva del programma,
                                    guardando sornione qualche centinaio di
                                    sindaci: “Di solito evito accuratamente
                                    d’essere presente alla chiusura di un
                                    programma che abbiamo finanziato; è sempre
                                    un momento imbarazzante, perché i risultati
                                    raggiunti non corrispondono mai agli
                                    obiettivi che ci si era dati, alle attese
                                    che si erano create: è un grosso problema
                                    per una banca come la nostra. Questa volta
                                    è diverso: Paranà Urbano si è concluso
                                    dopo cinque anni con un successo pieno. Gli
                                    obiettivi sono stati raggiunti e in alcuni
                                    casi anche superati; i tempi sono stati
                                    rispettati; la qualità dei risultati
                                    ottenuti è molto alta. Sono quindi
                                    felicissimo di essere qui”. 
                                    La vicenda, indubbiamente inconsueta, del programma Paranà Urbano e di
                                    Paranàcidade, l’agenzia per lo sviluppo
                                    urbano dello Stato brasiliano del Paranà
                                    che lo gestisce, si riassume in questo
                                    caloroso incipit di un banchiere
                                    internazionale, esposto per alcuni anni (con
                                    preoccupazione) con una somma molto
                                    rilevante, che alla fine vede, con
                                    soddisfazione e sorpresa, messi a buon
                                    frutto e restituiti in tempo i soldi
                                    prestati. 
                                    L’esperienza di Paranàcidade non è comunque esemplare solo da
                                    questo punto di vista (che di certo non è
                                    poco, visto che la piena accountability di
                                    un organismo pubblico per lo sviluppo urbano
                                    è rara), ma anche perché l’agenzia
                                    pratica un modo moderno di pianificare il
                                    territorio e un modo altrettanto innovatore
                                    di governarlo. Può sembrare strano che
                                    un’esperienza tanto esemplare abbia avuto
                                    luogo in Brasile; ma non lo è. Vediamo
                                    perché. 
                                       
                                    Paranàcidade, Paranà Urbano e l’esperienza di Curitiba  
                                    Il Paranà (9,5 milioni di abitanti) è uno Stato pieno di
                                    contraddizioni, ma con notevoli livelli di
                                    efficienza e la sua capitale Curitiba è da
                                    un quarto di secolo un modello di
                                    riferimento mondiale per la sua
                                    pianificazione e gestione urbanistica. 
                                    Curitiba, che oggi ha 1,5 milioni di abitanti, negli anni ’30 ne
                                    aveva poco più di 100.000. Era una delle
                                    tante piccole città di provincia di cui è
                                    piena l’America Latina. Al centro di un
                                    vastissimo altopiano poco abitato, ricco di
                                    praterie, boschi e campi coltivati, era
                                    legata alle fortune di prodotti come il maté
                                    e poi il caffè. Il clima e la vegetazione
                                    ricordano quelli europei e il Paranà, come
                                    gli altri stati del Brasile meridionale, è
                                    stato colonizzato da polacchi, ucraini,
                                    italiani, tedeschi e giapponesi. Insomma non
                                    ha quasi nulla dell’immagine stereotipa
                                    che si ha del Brasile. 
                                    In questo angolo marginale del pianeta le cose cominciano a cambiare
                                    negli anni ’40, con il boom del caffè.
                                    Nel giro di poco tempo il Paranà diventa
                                    uno dei più forti produttori del mondo
                                    (conta per il 50% della produzione del
                                    Brasile e il 30% della produzione mondiale);
                                    nel nord dello stato nascono moltissime
                                    piccole aziende agricole (negli anni ’60
                                    erano quasi 500.000); si sviluppano nuove
                                    città del caffè (come Londrina, che oggi
                                    ha quasi un milione di abitanti). Curitiba
                                    inevitabilmente attrae a sua volta
                                    popolazione e comincia ad espandersi. 
                                    
                                    Alla fine degli anni ’60 crolla il mercato del caffè, sostituito da
                                    produzioni agricole molto più meccanizzate,
                                    come la soia e il mais; questo determina
                                    negli anni ’70 e ‘80 una profonda
                                    trasformazione della distribuzione della
                                    popolazione. Tra il 1970 e il 1985 quasi
                                    2.000.000 di persone lasciano lo Stato e
                                    altre centinaia di migliaia si spostano in
                                    città. Mentre nel 1960 quasi il 70% della
                                    popolazione viveva nelle campagne, nel 1991
                                    la situazione si presenta rovesciata: il 75%
                                    della popolazione abita in insediamenti
                                    urbani e il 25% sparso nel territorio
                                    rurale. Le città in sviluppo attraggono
                                    anche popolazione da fuori. In 15 anni la
                                    popolazione delle 13 principali città del
                                    Paranà raddoppia e questo pone serissimi
                                    problemi in termini di infrastrutture e
                                    servizi, abitazioni, trasporti, oltre al
                                    fatto che gli immigrati sono analfabeti,
                                    privi di qualifiche, ecc. e non trovano
                                    lavoro: bisogna creare nuove occasioni
                                    d’impiego. Negli anni ‘80 comincia
                                    l’industrializzazione della città,
                                    promossa dalle amministrazioni locali.
                                    Curitiba, con le fabbriche (ben localizzate
                                    e adeguatamente protette ambientalmente)
                                    della Volkswagen, Audi, Chrysler, Renault,
                                    Volvo diventa in poco tempo il secondo polo
                                    automobilistico brasiliano; l’industria
                                    automobilistica a sua volta trascina con sé
                                    quella elettronica – la Siemens, ad
                                    esempio – ed altri settori della
                                    componentistica, servizi alle imprese,
                                    ricerca. 
                                    È in questo periodo di profonda trasformazione sociale ed economica
                                    che comincia a delinearsi da un lato la
                                    strategia urbanistica che farà di Curitiba
                                    un caso da manuale e dall’altro una
                                    politica di rafforzamento del sistema urbano
                                    decentrato che nel corso del tempo si
                                    perfezionerà fino a divenire a sua volta
                                    esemplare. La vicenda è legata a due forti
                                    personalità, entrambi architetti. Jaime
                                    Lerner, sindaco di Curitiba per tre
                                    legislature e uno degli urbanisti più
                                    innovatori di questi decenni a livello
                                    internazionale; dall’altro Lubomir
                                    Ficinski che, nella sua posizione di
                                    segretario di stato in alcuni governi
                                    riformisti, introduce politiche innovative a
                                    favore del decentramento urbano e della
                                    creazione di un nuovo sistema urbano,
                                    acquistando a sua volta grande reputazione
                                    internazionale. Esaminiamo distintamente
                                    queste due componenti della politica
                                    territoriale del Paranà. 
                                    Gli assunti di fondo della politica urbanistica di Lerner per Curitiba
                                    sono abbastanza semplici: 
                                    1. assumendo che la capitale continuerà a crescere, è necessario
                                    porre le basi per lo sviluppo di una grande
                                    città in cui sistema dei trasporti
                                    collettivi, distribuzione delle funzioni e
                                    densità edificabile siano variabili
                                    strettamente legate, interagenti tra loro; 
                                    2. il trasporto pubblico deve essere privilegiato e costituire
                                    l’elemento portante dello sviluppo. Esso
                                    si svilupperà di conseguenza lungo alcuni
                                    assi fondamentali che, formando una specie
                                    di x sul territorio, si incrociano nel
                                    centro della città; 
                                    3. il sistema di trasporto pubblico va realizzato in superficie,
                                    su corsie preferenziali, in modo da
                                    garantire grande capacità ed elevata
                                    velocità commerciale, con tempi di
                                    realizzazione del programma brevi e con
                                    costi limitati; un sistema del genere regge
                                    anche con l’aumento della motorizzazione
                                    privata; 
                                    4. la localizzazione delle varie funzioni e l’ubicazione dei
                                    servizi principali si appoggia
                                    all’impalcatura del trasporto pubblico e
                                    così l’edilizia residenziale si addensa
                                    lungo le stesse direttrici; 
                                    5. in corrispondenza a questa struttura di trasporto e lungo i
                                    numerosi corsi d’acqua esistenti si
                                    prevede di realizzare grandi sistemi lineari
                                    di parchi pubblici, in modo da abbinare
                                    l’accessibilità al verde con
                                    l’opportunità di ottenere al tempo stesso
                                    un’attenta difesa idrogeologica e la
                                    conservazione di ambienti naturali di
                                    valore. Curitiba diventa così, un poco alla
                                    volta, una città piena di torri e
                                    grattacieli lungo alcune direttici e nel
                                    centro, piena di verde e case basse nel
                                    resto del suo territorio: una città dove
                                    vengono localizzati gangli di servizi
                                    pubblici in corrispondenza dei nodi di
                                    interscambio della rete del trasporto
                                    pubblico; sono istituite strade pedonali
                                    lunghe qualche chilometro, grazie alla
                                    possibilità di servirle adeguatamente con i
                                    sistemi di trasporto di massa; il verde
                                    pubblico assume un ruolo determinante. 
                                    
                                     Contemporaneamente a queste azioni di natura
                                    urbanistica partono altre iniziative nel
                                    campo dei servizi urbani (Curitiba è ad
                                    esempio una città molto pulita, grazie a
                                    un’impostazione ingegnosa ed innovativa
                                    della raccolta dei rifiuti), della cultura (è
                                    famosa la sua rete di biblioteche
                                    decentrate, che fungono anche da centri di
                                    riferimento nei quartieri e sono noti i suoi
                                    teatri, il grande orto botanico,
                                    l’Università dell’ambiente tutti
                                    realizzati con mezzi molto limitati e una
                                    grande originalità progettuale), dei
                                    servizi ricreativi. Inoltre è molto intensa
                                    la partecipazione dei cittadini ai processi
                                    decisionali ed anche all’attuazione di
                                    molti progetti. 
                                    Il gruppo di tecnici guidato da Lerner introduce un’altra soluzione
                                    di grande interesse. La pianificazione
                                    urbanistica non è elaborata e gestita da un
                                    ufficio dell’amministrazione comunale;
                                    viene creata un’istituzione a sé, con
                                    notevoli margini di autonomia: l’Instituto
                                    de Pesquisa e Planeamento Urbano de Curitiba
                                    (Ippuc), che fa allo stesso tempo ricerca,
                                    pianificazione urbanistica, progettazione
                                    dei trasporti e delle infrastrutture
                                    tecniche, progettazione architettonica degli
                                    edifici pubblici (introducendo un proprio
                                    linguaggio distinto e attraente, che è
                                    divenuto un logo di Curitiba e fa cogliere
                                    subito la funzione pubblica di un edificio)
                                    secondo le linee fissate
                                    dall’amministrazione, ma con apporti
                                    originali e anche posizioni critiche. È una
                                    soluzione inconsueta nel mondo latino, ma
                                    diventa in breve una grossa risorsa
                                    intellettuale e tecnica. 
                                    
                                      
                                        
                                          | 
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                                             Figura 3 -
                                            Geoprocessing systems implemented in
                                            26 municipalities were a valuable
                                            tool for defing new urban policies  | 
                                         
                                       
                                     
                                    In sostanza in quegli anni a Curitiba si sperimenta in concreto non
                                    solo una pianificazione innovativa sul piano
                                    delle scelte e della partecipazione, ma
                                    anche una pianificazione fortemente
                                    integrata nei suoi vari aspetti fisici,
                                    economici, sociali, finanziari e gestionali.
                                    Non è infatti per caso che alla città
                                    vengono attribuiti tutti i possibili premi
                                    internazionali di pianificazione urbanistica
                                    esistenti. 
                                    Questa premessa su Curitiba è necessaria per capire il significato di
                                    Paranà Urbano e l’organizzazione che
                                    l’ha portato al successo. Il gruppo che
                                    aveva lavorato con Lerner per vari anni sui
                                    problemi di Curitiba lo segue nelle
                                    strutture di governo dello Stato quando
                                    viene eletto governatore. Lubomir Ficinski,
                                    che aveva una propria vasta esperienza di
                                    pianificatore e gestore, sia a livello di
                                    Stato che urbano, diventa segretario di
                                    stato allo sviluppo urbano e si assume la
                                    responsabilità di avviare un nuovo processo
                                    di sviluppo, razionale e pianificato, per
                                    l’intero Paranà. Per raggiungere gli
                                    obiettivi che si prefigge, parte
                                    dall’esperienza della politica di appoggio
                                    dei comuni da lui stesso avviata nel 1981,
                                    come segretario di stato allo sviluppo
                                    municipale. 
                                    La risposta alla crisi degli anni ’70 si era messa in moto lentamente
                                    e di fatto solo agli inizi degli anni ’80
                                    erano state avviate politiche per
                                    fronteggiare i processi di rapida
                                    urbanizzazione in atto. La linea tracciata
                                    allora da Ficinski era stata di concentrare
                                    gli sforzi sui quasi trecento municipi del
                                    Paranà piuttosto che sulle città maggiori,
                                    selezionando tra questi una serie di poli
                                    urbani in grado di formare una rete urbana
                                    capace di trattenere e attrarre la
                                    popolazione in più luoghi. I contributi ai
                                    vari comuni sono dati a fondo perduto dallo
                                    Stato del Paranà in base alle loro
                                    richieste e a criteri di priorità; vengono
                                    soprattutto utilizzati per fare reti
                                    fognarie e altre opere di urbanizzazione
                                    primaria, asfaltare strade e costruire
                                    marciapiedi, ma anche per fare scuole,
                                    piazze, luoghi di incontro, giardini
                                    pubblici, ecc. Nonostante i cambiamenti
                                    politici nel governo dello Stato, questi
                                    programmi vengono replicati negli anni anche
                                    grazie ai finanziamenti della Banca
                                    Mondiale. Nel 1990 c’è un cambiamento
                                    decisivo; viene lanciato un programma
                                    quinquennale di sviluppo urbano (Pedu) con
                                    due elementi innovativi: non si danno più
                                    finanziamenti a fondo perduto, ma si
                                    costruisce un fondo di rotazione statale
                                    (sempre con l’appoggio della World Bank)
                                    per lo sviluppo urbano, il Fondo de
                                    Desenvolvimento Urbano (Fdu), che fa
                                    prestiti alle municipalità sulla base di
                                    progetti e di impegni finanziari precisi,
                                    ecc. Nel 1995 Lerner diventa governatore del
                                    Paranà capitalizzando su quanto aveva fatto
                                    a Curitiba e Ficinski torna ad occuparsi di
                                    pianificazione dello sviluppo urbano
                                    decentrato e di strumenti tecnici e
                                    finanziari per attuarla. Per prima cosa
                                    viene negoziato l’intervento della Bid,
                                    che porta a oltre 1000 miliardi le
                                    disponibilità del fondo di rotazione del
                                    Fdu e permette di raddoppiare il budget del
                                    nuovo programma Paranà Urbano rispetto al
                                    precedente quinquennio; poi vengono prese
                                    due altre decisioni importanti: lo Stato dà
                                    alle associazioni dei comuni responsabilità
                                    tecnico-amministrative e le
                                    co-responsabilizza nella gestione del
                                    programma; per l’attuazione del programma,
                                    viene istituito un organismo ad hoc: il
                                    Serviço Social Autónomo Paranàcidade. 
                                    La politica di sviluppo urbano si appoggia su un programma di
                                    interventi molto precisi nel campo delle
                                    infrastrutture di trasporto, dei servizi
                                    sociali, delle infrastrutture tecniche,
                                    dell’alloggio a basso costo, delle
                                    localizzazioni produttive e terziarie. La
                                    strategia di fondo è quella di modernizzare
                                    l’assetto territoriale del Paranà,
                                    collegando meglio tra loro e con il resto
                                    del mondo le sue varie parti e creando una
                                    struttura urbana più solida su una rete
                                    infrastrutturale razionale. In qualche modo
                                    si ripresenta il modello concettuale che
                                    aveva guidato la costruzione di Curitiba.  
                                    Il Paranà ha molte carte da giocare sulla scena brasiliana, del Merco
                                    Sur e mondiale. Il suo porto – Paranaguà
                                    – è il terzo del Brasile per volume di
                                    merci ed è il porto per eccellenza della
                                    soia (di cui il Brasile è il secondo
                                    produttore mondiale, dopo gli Usa) e di
                                    altri importanti prodotti agricoli (mais,
                                    grano, ecc.) che vengono dal Paranà, dal
                                    Mato Grosso, dal Paraguay. Confina con lo
                                    Stato di San Paolo, il più popoloso e ricco
                                    del Brasile e ne risente in termini di
                                    spillover (tanto positivi che negativi). Foz
                                    di Iguaçù, al confine nord-ovest con il
                                    Paraguay, con le sue bellissime cascate è
                                    divenuta una delle maggiori attrazioni
                                    turistiche del paese e l’enorme lago
                                    formato dalle centrali idroelettriche sul
                                    fiume Paranà costituisce una risorsa
                                    turistica di grandissime dimensioni che
                                    comincia a essere valorizzata solo adesso.
                                    Il Paranà, che confina con Paraguay e
                                    Argentina è la porta di accesso al Brasile
                                    dei paesi del Mercosur: con problemi e
                                    possibilità nuove finora inesplorate, come
                                    anticipa Ciudad de l’Este, la grande città
                                    del contrabbando (di qualsiasi genere di
                                    prodotti, inclusi i missili) nata in
                                    Paraguay sulla frontiera con il Paranà. I
                                    suoi tre nuovi aeroporti internazionali
                                    hanno voli diretti per varie destinazioni
                                    europee e Usa. 
                                    In queste condizioni appare evidente la necessità di una politica che
                                    favorisca la multipolarità del sistema
                                    urbano, che rafforzi il sistema delle
                                    comunicazioni viarie interne, che potenzi i
                                    capisaldi delle aree in cui nuove forme di
                                    sviluppo si verificheranno in un prossimo
                                    futuro. La scelta, compiuta alla fine degli
                                    anni ’70 di contrastare da un lato il
                                    tradizionale modello macrocefalo delle
                                    regioni in sviluppo e dall’altro di
                                    strutturare in modo profondamente diverso le
                                    città in forte crescita, avendo in mente un
                                    modello di sviluppo sostenibile, ha pagato.
                                    Oggi il Paranà ha tre città oltre 500.000
                                    abitanti, in tre aree distinte del paese e
                                    numerose città medie ben attrezzate in
                                    sviluppo; Curitiba è una delle 5 città del
                                    mondo con il più alto livello di qualità
                                    della vita. Il reddito procapite è come
                                    quello dell’Ungheria.  
                                       
                                    Paranà Urbano e Paranàcidade  
                                    Come si è detto, l’obiettivo di fondo di Paranà Urbano è
                                    continuare, accelerando e rafforzando,
                                    decisamente, la politica di miglioramento
                                    delle infrastrutture e degli insediamenti
                                    urbani dello Stato. Basta un rapido elenco
                                    delle operazioni finanziate e realizzate in
                                    55 mesi per avere il senso dell’impatto
                                    che ha avuto. Hanno partecipato al programma
                                    390 dei 399 comuni del Paranà; gli
                                    interventi realizzati sono stati 3799. Tra
                                    di essi ci sono 1610 chilometri di strade
                                    asfaltate, un aeroporto regionale, 36
                                    terminal per autobus regionali, l’acquisto
                                    di oltre 1000 macchine per opere
                                    infrastrutturali, per il trattamento dei
                                    rifiuti, ambulanze, scuolabus, ecc.; 40
                                    centri sportivi con palestre, 16 centri
                                    culturali, 97 asili, 22 ambulatori, 4
                                    ospedali, 28 case protette, 31 cimiteri, 195
                                    progetti di urbanizzazione primaria, 94
                                    edifici industriali per piccole aziende e 12
                                    padiglioni per l’esposizione di prodotti
                                    locali. In collaborazione con la Companhia
                                    de Saneamento do Paranà sono stati ampliati
                                    i sistemi di distribuzione dell’acqua
                                    potabile in 72 comuni, costruendo 328
                                    chilometri di rete e 45 sistemi di
                                    trattamento delle acque luride che
                                    interessano 650.000 persone. Con la
                                    Companhia Paranaense de Energia sono stati
                                    realizzati 97.000 allacciamenti elettrici ad
                                    edifici autocostruiti. 
                                    Come si è visto, questi interventi non sono stati eseguiti a pioggia,
                                    ma in base a un preciso piano territoriale e
                                    ad un programma prestabilito di priorità a
                                    loro volta non costruiti a tavolino ma
                                    attraverso una partecipazione diretta delle
                                    comunità coinvolte.  
                                    In Paranà c’era una certa tradizione di associazionismo comunale: il
                                    governo ne fa un elemento di forza per la
                                    definizione e l’attuazione delle politiche
                                    territoriali. Le 18 associazioni che
                                    aggregano i comuni delle diverse parti dello
                                    Stato divengono partner del governo
                                    nell’attuazione di Paranà Urbano: hanno
                                    compiti decisionali, tecnici ed attuativi.
                                    Per adeguare i tecnici locali a questi nuovi
                                    compiti vengono organizzati programmi di
                                    aggiornamento sulla gestione municipale con
                                    3000 partecipanti. È Paranàcidade a farlo. 
                                    
                                      
                                        
                                          | 
                                             | 
                                         
                                        
                                          | 
                                             Figura 4 -
                                            Parco Barigui, Curtiba  | 
                                         
                                       
                                     
                                    Paranàcidade è un’agenzia autonoma che canalizza i finanziamenti
                                    ottenuti dal Banco Interamericano di
                                    Sviluppo e da altre istituzioni finanziarie
                                    internazionali, mobilita le risorse di cui
                                    dispongono le città (attraverso i
                                    trasferimenti dallo Stato, il gettito
                                    fiscale locale, risorse finanziarie
                                    provenienti da altre fonti) e controlla
                                    molto attentamente l’attuazione dei vari
                                    programmi e i risultati via via ottenuti.
                                    Paranàcidade ha anche compiti di assistenza
                                    tecnica, che svolge con particolare impegno,
                                    proprio perché dalle soluzioni tecniche
                                    adottate dipende spesso il successo di un
                                    investimento. Il nuovo organismo ha notevoli
                                    poteri di indirizzo, gestione e controllo (è
                                    presieduta dallo stesso segretario di stato
                                    allo sviluppo urbano) ma ha anche una
                                    struttura istituzionale estremamente
                                    flessibile: è un istituto di diritto
                                    privato, senza fini di lucro e di interesse
                                    sociale. La filosofia che era dietro
                                    all’istituzione dell’Ippuc si ritrova,
                                    con ovvie modifiche e adeguamenti, anche
                                    qui. 
                                    L’esistenza del fondo di rotazione per gli investimenti urbani, il
                                    coinvolgimento diretto delle associazioni di
                                    comuni, il ruolo di indirizzo e controllo di
                                    Paranàcidade combinati insieme producono
                                    non solo i risultati positivi in termini di
                                    realizzazione dei programmi che si sono
                                    visti, ma anche le premesse per un modo
                                    profondamente diverso di gestire lo sviluppo
                                    a livello locale. I comuni vengono assistiti
                                    on line da Paranàcidade nell’esecuzione
                                    dei progetti (a tal fine sono state
                                    realizzate cartografie digitalizzate,
                                    integrate dalle relative informazioni
                                    catastali, per 109 insediamenti urbani, pari
                                    al 75% del territorio urbanizzato e ben 26
                                    Gis per le aree urbane in più rapido
                                    sviluppo) che viene monitorata su base
                                    trimestrale. Se i risultati prefissati non
                                    sono stati raggiunti, oppure ci sono ritardi
                                    amministrativi non giustificabili, ecc., i
                                    finanziamenti erogati sul fondo di
                                    rotazione, in base ai prestiti contratti,
                                    vengono immediatamente sospesi; non appena
                                    la situazione è corretta vengono riavviati.
                                    Si tratta di un meccanismo di
                                    deterrente/stimolo molto forte ed efficace
                                    che è consentito dalla flessibilità e
                                    rapidità di comportamenti di una struttura
                                    di tipo privato come Paranàcidade, con
                                    un’organizzazione molto efficiente e un
                                    elevato livello professionale dei suoi
                                    tecnici. 
                                    C’è di più. Lo sforzo fatto da Paranàcidade non consiste solo
                                    nell’aiutare i comuni a diventare più
                                    efficienti sul piano tecnico e
                                    amministrativo, ma anche a pensare in
                                    termini diversi la strategia di sviluppo e
                                    le modalità della sua realizzazione. Il
                                    principio di fondo che ispira l’azione di
                                    Paranàcidade e dei programmi di sviluppo
                                    locale è quello della pianificazione per
                                    obiettivi. Gli obiettivi strategici vengono
                                    discussi a livello di Stato e di
                                    associazioni di comuni e si prendono una
                                    serie di decisioni a riguardo; i comuni
                                    elaborano le proprie strategie e fissano gli
                                    obiettivi che intendono raggiungere; su
                                    questa base si definiscono i diversi
                                    progetti di intervento. Quando si abbina una
                                    procedura decisionale del genere a un
                                    sistema di spesa molto attento, controllato
                                    di continuo rispetto ai tempi di effettiva
                                    attuazione delle opere o di sviluppo delle
                                    attività, si ottengono risultati
                                    estremamente efficaci. Per ottenere questi
                                    risultati occorre però operare nel contesto
                                    di una nuova cultura della pianificazione
                                    territoriale, con una mentalità diversa
                                    degli amministratori e dei tecnici locali
                                    (per questo i corsi di aggiornamento) e con
                                    la disponibilità di strumenti nuovi (lo
                                    sforzo di dotare i comuni di basi
                                    cartografiche digitalizzate e di Gis, per
                                    monitorare on line gli sviluppi di un
                                    intervento ed i suoi impatti). 
                                       
                                    Oltre Paranà Urbano  
                                    Il programma si è concluso due mesi fa e deve poter continuare. Le
                                    misure federali di riorganizzazione della
                                    finanza pubblica stanno creando difficoltà
                                    alla gestione diretta del Fdu da parte di
                                    Paranàcidade; questo potrebbe ridurre la
                                    flessibilità e rapidità gestionale dei
                                    progetti. In ogni caso i programmi
                                    continueranno, migliorati anche sulla base
                                    dell’esperienza appena finita. 
                                    Paranàcidade sta affrontando un nuovo problema: c’è il rischio che
                                    il successo ottenuto, che favorisce la
                                    ripetizione di procedure e soluzioni e
                                    riduce gli stimoli all’innovazione,
                                    condizioni le iniziative del prossimo
                                    futuro, le banalizzi e favorisca
                                    comportamenti di routine. I modelli
                                    concettuali di riferimento e le ipotesi
                                    strategiche che avevano costituito la base
                                    del progetto Paranà Urbano sono stato
                                    applicati e realizzati; oggi la situazione
                                    del Paranà è diversa e per molti aspetti
                                    va reinterpretata. Come fare, visto che
                                    Paranàcidade è essenzialmente un’agenzia
                                    operativa?  
                                    In parte il suggerimento viene ancora una volta
                                    dall’esperienza dell’Ippuc: è
                                    necessario creare un’occasione di analisi
                                    critica di quanto si è fatto, riflessione,
                                    ricerca; vanno elaborate idee nuove, che
                                    tengano conto dello stato dell’arte nel
                                    campo della pianificazione territoriale e
                                    dello sviluppo urbano e siano ricche di
                                    anticipazioni, come sono state quelle su cui
                                    nel 1996 è stata costruita Paranàcidade. A
                                    fianco dell’agenzia si è cominciato a
                                    costruire un istituto superiore di studi
                                    urbani, che dovrebbe essere il luogo della
                                    futura elaborazione di idee su cui fondare
                                    le politiche urbane del Paranà e dove
                                    verrebbero formati i quadri locali
                                    responsabili della pianificazione
                                    territoriale. Un primo atto in questa
                                    direzione è l’avvio di un master annuale
                                    sperimentale sulla progettazione di ambienti
                                    urbani sostenibili, cui partecipa un gruppo
                                    ristretto di ingegneri, architetti ed
                                    economisti brasiliani e italiani che opera
                                    negli organi della pianificazione locale. Il
                                    master, iniziato nell’ottobre 2001 e che
                                    si svolge parte in Italia e parte in
                                    Brasile, ha come finalità di divenire un
                                    primo forum di dibattito su nuove idee e
                                    sede di formazione di nuove competenze in
                                    aree problematiche che stanno diventando
                                    sempre più importanti. Non è facile
                                    trovare nelle agenzie di pianificazione
                                    sparse nel mondo una paragonabile
                                    consapevolezza che per governare bene
                                    bisogna anche fare buona ricerca e
                                    formazione avanzata.  
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