Numero 12/13 - 2006

 

La pianificazione territoriale  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il contributo della comunità salernitana allo sviluppo regionale


Francesco Alfieri


 

All'adozione del piano territoriale regionale è seguita un'intensa fase di consultazioni, che ha coinvolto enti locali e soggetti pubblici e privati. Francesco Alfieri, assessore all'urbanistica della Provincia di Salerno, partendo dalla proficua interlocuzione istituzionale stabilita con l'ente regionale, riafferma la necessità di dotare in tempi brevi il territorio di competenza di un efficace strumento di regolamentazione e sviluppo economico

 

 

A febbraio 2005, la Regione Campania ha adottato la Proposta di piano territoriale regionale (Ptr) e a gennaio 2006 ne ha avviato il procedimento di formazione ai sensi dell’art. 15 della Lr 16/2004, relativa alle norme per il governo del territorio regionale, attribuendo alle province il compito di promuovere e coordinare la conferenza di pianificazione, finalizzata alla elaborazione e raccolta delle osservazioni alla proposta. Il Consiglio provinciale di Salerno nella seduta del 26 giugno scorso ha licenziato le osservazione dell’ente al Ptr, concludendo il percorso di consultazione iniziato nell’ottobre del 2005. La Provincia di Salerno, in particolare attraverso il suo Servizio Urbanistica, ha inteso da subito prendere parte attiva al processo di definizione di questo fondamentale strumento di pianificazione regionale.

L’ente aveva già avviato un lavoro di sensibilizzazione e accompagnamento con tutti i soggetti attivi della propria comunità territoriale, per tutto ciò che concerne il governo del territorio, a seguito dell’attribuzione delle nuove funzioni e dei compiti introdotti con la Lr 16/2004.

La proposta di Ptr è stata discussa nel corso di quattro incontri che si sono svolti a fine ottobre 2005 e ai quali erano invitati tutti i comuni del territorio.

Il processo di formazione del Ptr ha visto il succedersi di una serie di conferenze di pianificazione, curate dalla Provincia di Salerno, nel corso delle quali molti dei soggetti invitati a partecipare hanno presentato le proprie osservazioni alla proposta. Le osservazioni da parte dei soggetti partecipanti, sono state successivamente ratificate e trasmesse alla provincia. Le numerose osservazioni pervenute sono state oggetto di un attento lavoro di istruttoria curato dall’Ufficio di piano di concerto con il Comitato tecnico-scientifico a supporto del Servizio Urbanistica. Il Consiglio provinciale, nel giugno scorso, ha infine deliberato la presa d’atto di tutte le osservazioni pervenute e del documento di sintesi elaborato dagli Uffici dell’ente e con l’approvazione delle osservazioni dell’ente al Ptr.

Il lavoro svolto dall’ente nell’analisi della proposta di Ptr pone in evidenza come alcuni aspetti problematici del documento meritino opportune riflessioni.

All’esplicazione, da parte della regione, di un proprio ruolo, deve corrispondere la relativa competenza provinciale a pianificare il proprio territorio e, in particolare, all’interno di quei contesti territoriali che, in ragione della loro complessità insediativa, infrastrutturale e ambientale, danno luogo a nodi critici per lo sviluppo.

La Proposta di Ptr identifica nel territorio provinciale, sulla base dei criteri sopra esposti, il solo campo territoriale complesso (Ctc) n. 6 Costa Salernitana, che si sviluppa lungo la piana compresa tra Salerno e Paestum, ma, assai curiosamente, non identifica come Ctc l’Agro Nocerino-Sarnese, territorio molto più caratterizzato sotto il profilo del rischio ambientale, naturale e antropico, e fortemente interessato da numerose azioni trasformative in atto e programmate.

La Provincia, ente di governo di area vasta, ha tra i suoi principali compiti proprio quello di interloquire con il proprio territorio individuando gli indirizzi e le strategia per la sua migliore organizzazione, offrendo opportunità di sviluppo socio-economico endogeno e sostenibile.

Fra gli strumenti di cui si dispone per svolgere tali attività vi è proprio il piano territoriale di coordinamento provinciale (Ptcp). La Provincia di Salerno è stata, peraltro, la prima amministrazione del Mezzogiorno ad averlo elaborato ed adottato, pur in assenza di un quadro di riferimento normativo regionale, oggi rappresentato dalla Lr 16/2004. Tale normativa rilancia fortemente il ruolo della Provincia nell’attività di pianificazione e programmazione del territorio.

Il Ptcp ha avuto, in questi anni, un compito non solo di coordinamento urbanistico, ma anche di sponda per l’implementazione delle politiche territoriali e per la redazione di studi di fattibilità e di progetti e per la programmazione economica complessa e negoziata.

La programmazione pluriennale dell’Unione europea apre, in tale ambito, un nuovo scenario di sviluppo che vede nei meccanismi della copianificazione gli strumenti per la formazione di quadri strategici di riferimento.

La proposta di Ptr costituisce, in tal senso, un’importante cornice di riferimento generale per raccordare la pianificazione paesistica e ambientale con le attività di promozione e di programmazione dello sviluppo, candidandosi, tra l’altro, anche a orientare le scelte di allocazione delle risorse finanziarie finalizzate allo sviluppo della regione e, in particolare, i fondi strutturali della programmazione 2007-2013.

In sede di revisione del Ptcp, attivata contestualmente al procedimento di formazione del Ptr, le problematiche e le criticità, evidenziate in sede di esame del Ptr stesso, potranno essere adeguatamente approfondite e trovare una soddisfacente soluzione. La Provincia di Salerno ha, infatti, deciso di utilizzare la conferenza di pianificazione attivata per il Ptr come fase d’avvio per la rielaborazione del proprio Ptcp, sia per quanto concerne i contenuti di merito sia con riferimento alla concertazione interistituzionale, al fine di definire le opzioni di base su cui aprire un confronto con i comuni e le forze culturali e sociali per la sua rielaborazione condivisa. La conferenza ha, pertanto, rappresentato, di fatto, la prima forma di ascolto strutturato del territorio, ascolto che proseguirà nel corso dell’intero processo di elaborazione condivisa del Ptcp.

In quest’ottica è stato opportunamente deciso di articolare l’ascolto del territorio in momenti plenari, quali l’apertura e la chiusura della conferenza, in incontri ristretti in risposta a specifiche istanze degli attori locali e in incontri intermedi con riferimento agli ambienti insediativi individuati nella proposta di Ptr. È stato consentito agli enti locali e ai rappresentanti di associazioni e organizzazioni, di sviluppare proprie considerazioni sui processi di governance attivabili, e di suggerire indirizzi e strategie di intervento per condividere con maggiore consapevolezza le scelte di pianificazione di scala regionale.

Sono stati contestualmente assunti tutti i riferimenti di area vasta, propri della scala provinciale, al fine di raccogliere riflessioni, suggerimenti e indicazioni utili per il lavoro in corso di adeguamento del Ptcp. La partecipazione ai lavori della conferenza è stata rilevante, come è possibile evincere dalla documentazione all’uopo predisposta, in termini di presenze e di qualità dei contributi registrati.

Il lavoro svolto dagli organi provinciali coinvolti è stato assai prezioso e ha offerto ottimi risultati.

Il sistema socio-economico e l’evoluzione dei processi insediativi degli ultimi anni esercitano rilevanti influenze su vasti sistemi territoriali, i cui caratteri devono essere più opportunamente letti e governati alla dimensione dell’area vasta, favorendo la definizione di strategie comuni, integrate e condivise.

Il notevole e competente lavoro di copianificazione avviato richiede di tentare un bilancio dell’esperienza sinora maturata. Nel periodo di durata della Conferenza, la comunità salernitana partecipante ha mostrato notevole interesse al processo in atto ed ha saputo rispondere con responsabilità e competenza a questa sfida sostanzialmente nuova lanciata dalla regione.

La provincia ha provato ad accompagnare i soggetti operanti sul suo territorio nella maniera migliore possibile, offrendo ogni contributo utile alla comprensione del documento regionale, conferendo concretezza alla concertazione tra la pluralità di attori coinvolti.

Il processo di elaborazione del Ptr, così come del Ptcp in corso di aggiornamento, non deve essere riguardato esclusivamente per i suoi aspetti tecnici ma anche, se non prioritariamente, quale processo politico e sociale, favorito dal più ampio coinvolgimento dei soggetti e degli attori locali, istituzionali e economici, in maniera più o meno diretta interessati dalla pianificazione sovraordinata.

Le varie comunità salernitane hanno dimostrato di voler essere sempre più protagoniste nella costruzione del futuro del proprio territorio manifestando interesse a sviluppare un lavoro di concertazione serio e intenso, anche in vista dell’aggiornamento del Ptcp, in vista, cioè, della definizione di quei contenuti che avranno implicazioni connesse ad uno strumento che avrà valenza di pianificazione settoriale d’area vasta.

La Provincia di Salerno non intende assolutamente deludere le aspettative della propria comunità territoriale, ritenendo, correttamente, di poter utilizzare questo lavoro quale punto di partenza per una più attenta discussione che troverà lo spazio necessario di approfondimento nel corso dei prossimi incontri istituzionali aventi implicazioni per la pianificazione d’area vasta e per la programmazione dello sviluppo locale.

 

 

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