Numero 4 - 2001

 

la politica dei trasporti 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per una mobilità sostenibile. trasporti e infrastrutture in Provincia di Salerno


Giovanni Lambiase


 

Riorganizzazione viaria, potenziamento del trasporto su ferro e via mare, intermodalità nel ciclo delle merci. Per la Provincia di Salerno il governo della mobilità deve essere efficiente ma soprattutto sostenibile. Giovanni Lambiase, assessore provinciale al ramo, riassume i risultati e le prospettive di una politica della mobilità alla scala vasta perseguita con impegno continuo a partire dalla seconda metà degli anni ’90

 

 

 

 

 

Ci troviamo di fronte ad una svolta storica, una fase di forte evoluzione del settore, promossa dal nuovo piano generale dei trasporti (Pgt), favorita dalla riforma del trasporto pubblico locale (Tpl), in un quadro di opportunità e regole definito dall’Unione europea (Ue), che guarda con attenzione al bacino del Mediterraneo e deve misurarsi con il tema della sostenibilità ambientale.

Una svolta che, nel nostro paese, dovrà necessariamente passare attraverso l’attuazione di tre obiettivi:

1. la riorganizzazione della rete dei servizi e della logistica, ottimizzando l’uso delle infrastrutture esistenti e della catena logistica del sistema dei trasporti e della mobilità italiana, subordinando l’ammodernamento e la realizzazione di nuove infrastrutture ai bisogni ed esigenze accertati dei servizi di trasporto;

2. la liberalizzazione del settore e il superamento dei monopoli esistenti, introducendo la competizione per correggere storture e diseconomie derivanti dai sistemi chiusi e protetti (vedi il monopolio naturale delle Fs spa), per realizzare un sistema di trasporti efficiente, economicamente ben gestito e competitivo con gli altri paesi europei. Resta essenziale, in questo quadro, il ruolo della pubblica amministrazione che determina le regole di accesso al mercato, individua e tiene sotto controllo gli standards di sicurezza, qualità e affidabilità del servizio offerto dai privati. La liberalizzazione del mercato va, però, attuata con un processo graduale, per garantire il mantenimento dei posti di lavoro esistenti (soprattutto nelle nostre numerosissime piccole aziende locali di trasporto che vanno sicuramente accompagnate per inserirle nel sistema di libera concorrenza del mercato). I governi italiani hanno voluto accelerare l’attuazione compiuta del processo di liberalizzazione del trasporto pubblico sul territorio nazionale, stabilendo la data ultima del 31 dicembre 2003. La Gran Bretagna e la Francia, invece, che sono nella fase più avanzata di privatizzazione, si stanno oggi preoccupando di creare le condizioni perché una gran fetta dei servizi minimi di trasporto pubblico siano per lungo tempo garantiti da una forte gestione pubblica; per cui sarebbe conveniente seguirli anche quando, avendone già sperimentato gli effetti (non tutti positivi), pongono rimedi e tempi graduali alla liberalizzazione dei servizi;

3. la innovazione tecnologica e lo sviluppo tecnologico sono necessari non solo in termini di maggiore efficienza ma per la sostenibilità ambientale e per accompagnare la liberalizzazione ed il decentramento dei sistemi e dei servizi alla gestione integrata e coordinata della mobilità.

Le opportunità che legano le azioni e le politiche di riorganizzazione della rete di servizi e della logistica, di liberalizzazione del settore e di sviluppo delle nuove tecnologie, attuate nel Mezzogiorno d’Italia non solo contribuiranno a ridurre il divario tra i livelli di sviluppo delle regioni periferiche dell’Ue, ma potranno incidere per il raggiungimento di un obiettivo più ampio: far svolgere al Mezzogiorno, nel bacino del Mediterraneo, un ruolo fondamentale di cerniera nello sviluppo, per fare del Mediterraneo un mare di pace, un’area di stabilità e di cooperazione economica, di relazioni multietniche.

Attualmente, ogni anno, sono trasportati tra gli Stati dell’Ue e i dodici paesi mediterranei extracomunitari circa 150 milioni di tonnellate di beni, pari al 10% del commercio estero dell’Ue.

Circa il 70% di tutti i movimenti si svolge via mare, mentre il trasporto aereo ha quote di traffico limitate, anche se assorbe la maggior parte del traffico passeggeri tra l’Ue e gli altri paesi rivieraschi.

Se si considera che la maggior parte degli scambi avviene via mare, grande rilevanza assume la politica marittima e portuale nel bacino del Mediterraneo, in relazione anche delle rotte intercontinentali dell’Estremo Oriente e con l’area del Mar Nero. Da questo punto di vista un ruolo importante potrà avere il cabotaggio marittimo e la navigazione di costa su medio raggio.

Le prospettive di sviluppo del Mezzogiorno sono legate alla capacità di proporre la regione quale Porta dell’Europa sul grande mercato del bacino del Mediterraneo, che oggi conta oltre 300 milioni di abitanti.

In tale contesto, il potenziamento della rete infrastrutturale del Mezzogiorno è funzionale ad un riequilibrio economico e sociale del paese e costituisce un asse strategico prioritario della politica europea nel Mediterraneo e del più generale equilibrio nord-sud dell’Ue. Un obiettivo che rafforza e contribuisce alla piena integrazione della rete nazionale dei trasporti e della mobilità con la più generale rete europea di trasporto.

La scelta delle azioni per l’infrastrutturazione del Mezzogiorno, in coerenza con una politica per il sistema dei trasporti sul territorio nazionale, deve puntare:

- a ridurre i consumi energetici, mitigare l’impatto sull’ambiente del sistema dei trasporti, rendere la mobilità più sicura per i cittadini (si contano circa 7000 morti su strada ogni anno); 

- a liberare le città e le grandi aree urbane dal traffico privato;

- ad un forte riequilibrio, ad una riconversione modale, da gomma a ferro e, quindi, ad attivare strategie per trasportare via mare tutto ciò che non è possibile trasportare su ferro. Ciò significa un diffuso piano di interventi strutturali di potenziamento ed ammodernamento della rete ferroviaria esistente (se è vero che molte linee per il trasporto locale sono sottoutilizzate, è anche vero che gli assi fondamentali ed i nodi urbani, in particolare al Sud, sono al limite del collasso!), di adeguamento e messa in sicurezza della rete di porti ed approdi ai quali occorre assicurare un efficiente sistema di accessibilità per sviluppare il trasporto combinato e la logistica integrata.

L’arretratezza del sistema dei trasporti è il peso maggiore per l’Italia ed il Meridione.

La differenza tra il Mezzogiorno e l’Europa è nella scarsa dotazione di infrastrutture, la bassa qualità ed il costo alto dei servizi; ma la differenza più grande è che le varie modalità di trasporto non sono integrate fra di loro e non costituiscono sistema.

Se vogliamo uno sviluppo duraturo, bisogna far coincidere e sommare gli interventi dello Stato e della regione per la costruzione del sistema integrato dei trasporti, alle azioni diffuse sul territorio delle amministrazioni locali, che puntino contestualmente alla valorizzazione e tutela delle risorse naturali e dei beni storico-culturali del Sud.

La regione con il nuovo disegno di legge sulla riforma del Tpl e con i fondi di Agenda 2000, può dare un valido contributo in tale direzione.

Le nostre amministrazioni locali di centro-sinistra stanno facendo la propria parte, per accrescere la capacità del territorio di concorrere sui mercati (nazionali ed europei).

La Provincia di Salerno e il comune capoluogo stanno costruendo azioni organiche e coordinate e mettendo in campo interventi concreti per migliorare, agevolare la mobilità ed i collegamenti, ispirandosi agli indirizzi ed alle strategie definiti dal piano provinciale dei trasporti (Ppt) e dal piano della mobilità della città di Salerno:

- potenziamento del trasporto pubblico locale e dei servizi ferroviari nei centri e tra i centri urbani (il trasporto su ferro dovrà fornire la travatura principale del trasporto moderno ed integrato nei nostri grandi addensamenti urbani);

- uso stabile delle vie del mare;

- sviluppo dell’intermodalità.

 

 

Gli interventi

 

Quanto segue costituisce l’elenco degli interventi ed azioni prioritarie condivisi dalle amministrazioni presenti sul territorio della Provincia di Salerno (provincia, comuni, comunità montane, ente parco nazionale).

 

 

Viabilità

 

1. Adeguamento della superstrada Mercato S. Severino – Fratte di collegamento tra l’autostrada A30 - A3 e del nodo di Fratte;

2. razionalizzazione e ridistribuzione delle uscite autostradali sulla Sa-Rc da completare nella fase di realizzazione della terza corsia;

3. ottimizzazione dei sistemi stradali a rete attraverso opportuna gerarchizzazione e messa in sicurezza (cfr.: Ptp);

4. individuazione delle vie di fuga destinate a funzione di protezione civile;

5. realizzazione dell’alternativa alla Ss18 nell’agro nocerino sarnese a sostegno delle azioni del patto territoriale e per decongestionare il traffico nell’area urbanizzata che senza soluzione di continuità si estende da Cava de’ Tirreni fino a Scafati; l’intervento consiste nell’adeguamento, messa in sicurezza e collegamento della viabilità esistente (finanziamento alla Provincia di Salerno di  50 mld di lire, previsti dall’intesa istituzionale di programma Governo-Regione Campania);

6. adeguamento e messa in sicurezza della Ss18 di collegamento da Pontecagnano Faiano a Battipaglia (S. Cecilia) Eboli;

7. completamento della Futani - Centola;

8. adeguamento e miglioramento della viabilità lungo la Valle del Calore;

9. allargamento e completamento della Sp 417 Aversana nell’ambito del progetto integrato turismo-agricoltura di riqualificazione della Piana del Sele (finanziamento 1° lotto piano triennale investimenti 1999-2001 bilancio della Provincia di Salerno per 11,5 mld di lire, completamento con finanziamento alla Provincia di Salerno di 27,5 mld di lire, previsti dall’intesa istituzionale di programma Governo-Regione Campania);

10. realizzazione della pista ciclabile di oltre 25 km sulla Sp175 litoranea da Salerno a Capaccio nell’ambito del progetto integrato turismo-agricoltura di riqualificazione della Piana del Sele. Il progetto di riqualificazione, condiviso dai comuni interessati e recepito dai piani regolatori generali, prevede l’uso della Sp 417 Aversana per le auto private e la trasformazione della Sp175 litoranea in strada a traffico limitato dedicata prevalentemente ai mezzi pubblici (finanziamento 1° lotto, piano triennale investimenti 1999-2001 inserito nel bilancio provinciale per 10 mld di lire; finanziamento 2° lotto, intesa istituzionale di programma Governo-Regione Campania per 10 mld di lire);

11. servizio ecologico di trasporto pubblico (tram, filobus) in sede propria sulla Sp175 litoranea di collegamento dallo stadio Arechi di Salerno all’area archeologica di Paestum (project financing).

 

 

Trasporto su ferro

 

1. Ottimizzazione ed estensione del servizio della Circumsalernitana; integrazione modale e tariffaria con i servizi su gomma; realizzazione della bretella ferroviaria Lancusi-Università di Fisciano e miglioramento strutturale della linea (elettrificazione, eliminazione passaggi a livello). Il servizio della Circumsalernitana è stato attivato dal giugno1998 in via sperimentale dalla Provincia di Salerno e Fs spa e mette in collegamento, attraverso un percorso circolare, il comune capoluogo con la Valle dell’Irno-Università, l’agro nocerino sarnese, Cava, Vietri sul Mare; il servizio ha registrato un’utenza di circa 2 mln di viaggiatori l’anno, convincendo le Fs spa ad assumerlo come servizio stabile, senza ulteriori oneri finanziari a carico della provincia ed i comuni interessati. Sono in corso: lo studio di fattibilità per il “Miglioramento ed integrazione del servizio di trasporto su ferro Circumsalernitana” per £ 300 mln stanziati dal Cipe più £ 300 mln stanziati dalla Provincia di Salerno; lo studio di fattibilità per la “Connessione tra la linea Circumvesuviana e quella Circumsalernitana” per 350 mln di lire stanziati dal Cipe più 350 mln di lire stanziati dalla Provincia di Napoli;

2. realizzazione delle nuove fermate ferroviarie in Fratte (Sa), Pellezzano-Capezzano, Fisciano-Lancusi, Nocera Inferiore-Mercato (l’intervento dispone di progetto preliminare quantificato in 5 mld di lire);

3. realizzazione degli adeguamenti intermodali (ferro/gomma) in corrispondenza delle stazioni ferroviarie impresidiate (l’intervento dispone di un progetto preliminare quantificato in 5 mld di lire);

4. integrazione tra il servizio della Circumsalernitana e la metropolitana leggera di Salerno città, in costruzione, attraverso l’adeguamento del nodo ferroviario della stazione centrale di Salerno; realizzazione del terzo binario per il collegamento diretto tra la stazione di testa Arechi della metropolitana leggera di Salerno e l’aeroporto di Salerno-Pontecagnano;

5. prolungamento del terzo binario fino a Battipaglia;

6. attivazione del treno/navetta Battipaglia-Sicignano degli Alburni denominato treno delle antiche strade (servizio sperimentale in funzione dal giugno 2000, con il contributo finanziario della Provincia) per collegare i Comuni di Battipaglia, Eboli, Campagna, Contursi Terme, Sicignano degli Alburni e Buccino;

7. riattivazione della linea ferrata dismessa Sicignano-Lagonegro (finanziamento di 5 mld di lire del Ministero dei trasporti già assegnato alle Fs spa per lo studio di fattibilità e il progetto preliminare; lo studio già predisposto dalle Fs spa prevede opere per 70 mld di lire per la riattivazione della ferrovia fino a Casalbuono);

8. contributo della Provincia di Salerno di 2 mld di lire per la ristrutturazione di due convogli bidirezionali per treni di elevata qualità messi in esercizio a giugno 2001, lungo la tratta ferroviaria Napoli-Eboli, e per un servizio aggiuntivo che ha consentito un aumento di complessive 8 corse lungo la relazione Napoli-Eboli.

 

 

Trasporto su gomma

 

1. Adeguamento del piano dei bacini di traffico per l’ottimizzazione dei servizi e la razionalizzazione delle reti di Tpl integrate al servizio locale su ferro;

2. individuazione dei nodi di intermodalità gomma-ferro;

3. realizzazione della carta dei servizi del Tpl;

4. istituzione sul territorio provinciale del sistema tariffario integrato (biglietto unico per servizi di trasporto su ferro, gomma, via mare);

5. estensione del servizio sperimentale multitaxi attivato dalla Provincia di Salerno e dal comune capoluogo per i collegamenti nelle zone alte della città capoluogo; attivazione dei multi-taxi di servizio in costiera amalfitana, come da Progetto del GAL della costiera, definito con la provincia e la comunità montana;

6. attuazione del programma previsto all’interno del Ppt per la realizzazione di una serie di interventi sulla costiera amalfitana, finalizzati al potenziamento ed integrazione dei trasporti su gomma e via mare, alla creazione di parcheggi alle porte della costiera per la limitazione del traffico privato;

7. programma di adeguamento delle strutture pubbliche e dei servizi di trasporto per la migliore accessibilità dei disabili.

 

 

Trasporto passeggeri via mare e intermodalità delle merci

 

1. Potenziamento e razionalizzazione dei collegamenti marittimi e servizi di supporto lungo le coste salernitane attraverso l’azione della società Trasporti Marittimi Salernitani spa costituita e promossa dalla Provincia di Salerno con la partecipazione dei comuni della costa salernitana, ente parco nazionale, Ept, Aci e Cstp;

2. programma di riqualificazione e completamento della portualità turistica costiera;

3. completamento degli interventi di adeguamento dell’area del porto commerciale di Salerno;

4. realizzazione della stazione marittima per navi da crociera nel porto di Salerno;

5. localizzazione dell’interporto nell’area industriale di Battipaglia (finanziamenti di 15 mld di lire del Ministero dei trasporti);

6. risoluzione delle problematiche legate al trasporto delle merci nell’agro nocerino sarnese con la realizzazione dell’autoporto collegato al nuovo asse alternativo alla Ss 18 (finanziamento a carico del programma del patto territoriale dell’agro);

7. accelerazione nell’esecuzione delle opere di completamento dell’aeroporto di Salerno-Pontecagnano; adeguamento della viabilità di servizio e collegamento diretto con l’autostrada Sa-Rc (nuovo svincolo di Pagliarone già finanziato nell’ambito dei lavori di realizzazione terza corsia autostradale);

8. viale attrezzato nel territorio di Bellizzi e Pontecagnano per l’interscambio modale tra la stazione della metropolitana leggera a Pontecagnano - Bellizzi, l’aerostazione dell’aeroporto di Salerno - Pontecagnano, il porto-canale (project financing) sul litorale di Magazzeno per i collegamenti marittimi con le costiere amalfitana e cilentana;

9. realizzazione di piste di atterraggio funzionali alla rete di elitrasporto, da attivare sul territorio provinciale per i servizi di emergenza sanitaria e protezione civile (finanziamento di 1,5 mld di lire piano triennale investimenti 2000-2002 della Provincia di Salerno).

 

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1. Perino e Vele, “Statura 190, capelli biondi, occhi azzurri, professione Ingegnere”, 1998, cartapesta, ferro, gomma, cmc 90x97x59

 

 

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