Numero 4 - 2001

 

i concorsi di idee 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Riequilibrio ambientale e riqualificazione delle risorse nel vallo di Diano


Maria Gabriella Alfano


 

La politica dei concorsi di idee, al fine di precostituire un serbatoio di proposte per la riorganizzazione e la tutela di vaste porzioni di territorio, è stata coerentemente ed estesamente praticata negli ultimi anni dall’amministrazione provinciale. Maria Gabriella Alfano presenta le interessanti conclusioni contenute in ben quattro idee-progetto, formulate da gruppi di lavoro ampi ed articolati al loro interno per specifiche competenze professionali

 

 

 

 

 

Sta diventando sempre più frequente nel nostro paese l’utilizzo da parte degli enti pubblici del sistema concorsuale per l’affidamento di incarichi di progettazione di opere pubbliche. 

La legge 109/1994 sui lavori pubblici ed il suo regolamento di attuazione, approvato con Dpr 554/1999, hanno notevolmente promosso tale istituto concorsuale ed hanno dettato le regole per la sua concreta attuazione. 

Il procedimento concorsuale alimenta il confronto tra professionisti, favorisce quello tra tendenze e posizioni diverse ed accresce la qualità dell’architettura.

L’ente pubblico ha la possibilità di porre a confronto idee differenti per il miglioramento della qualità urbana ed in maniera traslata di avviare un processo per la crescita culturale della società.

La Provincia di Salerno ha precorso in tempi. Infatti, fin dal 1998, ha avviato, nell’ambito delle linee generali del piano territoriale di coordinamento e contestualmente alla sua elaborazione, una serie di concorsi di idee in aree strategiche del suo territorio.

Si è scelto tale metodo in relazione ad una molteplicità di fattori:

- la necessità di organizzare la forte domanda di mutamento proveniente da quell’area,

- l’urgenza di fornire ai comuni indirizzi per la redazione degli strumenti urbanistici,

- l’esigenza di assicurare fattibilità ai patti territoriali, ai contratti d’area ed ai progetti integrati, la necessità di avviare azioni di difesa dal rischio, l’interesse per la valorizzazione turistica. 

L’intero territorio del Vallo, insomma, richiedeva risposte immediate in ordine al suo futuro, non più rinviabili ed il concorso di idee è apparso lo strumento più efficace in tal senso. 

D’altra parte il sistema del concorso di idee concorsuale era stato già sperimentato con successo per altre due aree della provincia, rivelandosi uno strumento di estremo interesse per l’avvio di ulteriori azioni di cui già oggi è possibile cogliere i positivi effetti.

Come funzionario della Provincia di Salerno, nominata responsabile del procedimento concorsuale, ho seguito fin dall’inizio l’iniziativa, finalizzata a raccogliere idee e suggerimenti in ordine alle politiche da attivare nel Vallo di Diano. Ho potuto registrare il forte consenso delle comunità locali che hanno attivamente partecipato alla fase di definizione degli obiettivi da inserire nel bando di gara.

Con il contributo dei comuni dell’area (Atena Lucana, Auletta, Buonabitacolo, Caggiano, Casalbuono, Monte San Giacomo, Montesano sulla Marcellana, Padula, Pertosa, Polla, Sala Consilina, Salvitelle, San Pietro al Tanagro, San Rufo, Sant’Arsenio, Sanza, Sassano, Teggiano) sono stati - infatti - definiti i seguenti specifici obiettivi:

1. riorganizzazione del sistema della mobilità, attraverso la valorizzazione del trasporto pubblico locale, e tenendo conto anche del riutilizzo del tratto ferroviario Sicignano-Lagonegro;

2. utilizzo dell’aviopista di Teggiano per scopi turistici, protezione civile e soccorso sanitario;

3. recupero idrologico ed ambientale dell’alveo e delle sponde del fiume Tanagro;

4. creazione di un parco fluviale, con eventuale previsione di percorsi ciclopedonali, di equitazione e canoistici;

5. valorizzazione dell’agricoltura, intesa anche come elemento di tutela del paesaggio e dell’assetto idrogeologico, nonché come elemento di riequilibrio del territorio, attraverso la verifica di fattibilità delle seguenti ipotesi:

6. riconversioni colturali, finalizzate alla creazione di agricoltura biologica, anche in collegamento con le aziende zootecniche e con il ricorso a forme di cooperazione;

7. formazione di una rete di servizi che metta in collegamento le varie aziende;

8. creazione di poli di ricerca e di informazione e consulenza per gli operatori; 

9. riorganizzazione e razionalizzazione delle attività produttive esistenti, anche attraverso la previsione di Pip comprensoriali;

10. recupero funzionale del centro sportivo S. Rufo, da inserire in un circuito turistico-ricreativo, legato al Parco nazionale del Cilento;

11. tutela e valorizzazione dei manufatti storici dell’area, anche mediante proposte di riutilizzo per funzioni collegate al turismo ed al tempo libero (agriturismo e turismo verde, escursionismo, trekking);

12. realizzazione di servizi ed impianti di accoglienza a servizio del Parco nazionale del Cilento;

13. tutela delle permanenze storiche, naturalistiche e ambientali;

14. recupero dei centri storici ed eventuale previsione di piano comprensoriale per l’edilizia residenziale pubblica, tali da soddisfare l’intero fabbisogno dell’area;

15. individuazione di politiche per il recupero del patrimonio edilizio esistente e delle aree dismesse;

16. individuazione di politiche economiche eco-compatibili.

Il concorso di idee era diretto a gruppi interdisciplinari, comprendenti almeno una delle seguenti figure professionali: architetto, ingegnere, agronomo, geologo, economista; del gruppo doveva, inoltre, far parte almeno un giovane professionista iscritto al rispettivo albo professionale da meno di cinque anni.

Il bando di gara - approvato dal Consiglio provinciale con deliberazione n. 158 del 22/12/1998 - prevedeva due fasi concorsuali: una prima fase di selezione - in base alle esperienze professionali inerenti i temi da trattare desumibili dai curricula - dei gruppi da invitare a partecipare alla seconda fase, quella di elaborazione delle idee-progetto.

La pre-selezione è stata operata da una prima commissione giudicatrice, composta dal segretario generale della Provincia di Salerno, dott. Antonio Romano, dal dirigente del Settore ambiente e territorio, dott. Michele Cammarota, dai docenti universitari prof. Alberto Cuomo (Facoltà di Architettura, Università di Napoli), prof. Ciro Faella (Facoltà di Ingegneria, Università di Salerno), prof. Stefano Mazzoleni (Facoltà di Agraria, Università di Napoli).

I gruppi selezionati sono stati invitati a presentare i progetti-idea, articolati in tre tavole in formato A0, una relazione di 10 cartelle. Era richiesta anche una relazione di fattibilità economico/finanziaria.

Per la valutazione delle idee-progetto è stata impegnata una seconda giuria, composta dal dott. Antonio Romano, dal dott. Michele Cammarota, dal coordinatore del Ptc, prof. ing. Edoardo Salzano, dal soprintendente BAAAS, dott. arch. Francesco Prosperetti, dai rappresentanti del Cna, arch. Roberto Vergoni, del Cni, ing. Vittorio Severino e degli agronomi, dott. agr. Beniamino Curcio.

Come previsto dal bando, l’esame degli elaborati in gara è stato effettuato in forma anonima. Solo dopo la definizione della graduatoria di merito e la designazione del progetto vincitore si è proceduto all’apertura delle buste contenenti le generalità dei gruppi ed abbinarle a ciascuna delle idee-progetto.

Vincitore del concorso è risultato il gruppo coordinato dal prof. arch. Valerio Romani

Come ha precisato la giuria nella sua relazione conclusiva, tutti i progetti contengono elementi significativi per la programmazione provinciale. 

Infatti, pur nel diverso approccio ai temi del bando e nel maggiore o minore peso attribuito alle singole componenti del sistema, si rinvengono nei quattro progetti-idee elementi comuni che, proprio perché condivisi da tutti i professionisti in gara, rappresentano i punti di forza su cui puntare per la valorizzazione e lo sviluppo sostenibile del Vallo di Diano.

Da queste proposte - alcune delle quali risultano già recepite nei programmi recentemente elaborati - potranno scaturire i successivi livelli di intervento con la redazione dei progetti.

Recentemente è stata organizzata dalla Provincia di Salerno nel Comune di Sala Consilina, una mostra/convegno sul concorso che ha registrato un grande numero di visitatori, oltre alla presenza dei rappresentanti dei gruppi.

In tale occasione, abbiamo chiesto a ciascuno di essi di sintetizzare, per la rivista , l’idea-progetto elaborata per il Vallo di Diano.

 

 

 

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