| La Provincia di Avellino, buona terza dopo Salerno e Napoli, ha
                                    cominciato concretamente a lavorare alla
                                    redazione del proprio Ptc. Lo sta facendo avendo avanzato, sul finire del 2001, una “proposta
                                    preliminare di indirizzi programmatici per
                                    il primo Piano Territoriale di
                                    Coordinamento”, definito quale
                                    “contributo di apertura al dibattito
                                    consiliare”, formulato dal competente assessorato
                                    alla pianificazione territoriale. La
                                    Provincia di Avellino guarda al Ptc come ad
                                    uno strumento di pianificazione di area
                                    vasta, costituito da una serie di piani di
                                    settore, relativi sia all’analisi e tutela
                                    del territorio e dell’ambiente, sia ai
                                    profili più specifici di pianificazione del
                                    territorio, quali il sistema paesistico, le
                                    caratteristiche e l’evoluzione dei sistemi
                                    insediativi, le reti di mobilità. Esso viene riguardato quale strumento complesso in cui inquadrare piani
                                    verticali o di settore e piani orizzontali o
                                    zonali. Il Ptc è, ancora, strumento urbanistico di livello superiore ai Prg
                                    dei singoli comuni; azione continua di
                                    coordinamento delle politiche comunali
                                    finalizzata a riorganizzare aree vaste;
                                    orientamento al bilancio provinciale per la
                                    determinazione delle scelte per le richieste
                                    di finanziamento dei fondi di Agenda 2000;
                                    quadro di riferimento per i Pit. La
                                    Provincia di Avellino rileva l’urgenza di
                                    dotarsi di un Ptc soprattutto per i comuni
                                    che, attualmente, non hanno punti di
                                    riferimento nella elaborazione dei loro
                                    piani urbanistici e, soprattutto, non
                                    dispongono di una cornice di riferimento per
                                    immaginare una prospettiva di sviluppo del
                                    proprio territorio. Quest’ultimo presenta, inoltre, caratteristiche variegate per cui la
                                    sua pianificazione deve essere diversificata
                                    e plurifunzionale, in grado di riconoscere
                                    ed interpretare le discontinuità del
                                    territorio secondo una logica organica,
                                    disegnando uno scenario di possibili
                                    opportunità.  La provincia irpina non ha una configurazione territoriale unitaria e
                                    neppure può contare su un livello
                                    sufficiente di integrazione funzionale
                                    interna, con parti di territorio del tutto
                                    distinte e caratterizzate da fenomeni
                                    diversi. Per questi motivi, il nuovo ruolo dell’ente
                                    intermedio-amministrazione provinciale, sede
                                    di cerniera e riferimento per la
                                    concertazione, consiste più che nel
                                    condizionare, nell’indurre, in modo
                                    indiretto, le scelte di sviluppo, attraverso
                                    una strategia di pianificar facendo. La provincia deve porsi come struttura di regia che affianca e non
                                    interferisce gerarchicamente nell’attività
                                    di pianificazione degli enti locali,
                                    esercitando una azione strategica con la
                                    gestione di un piano-processo, di un work
                                    in progress, i cui obiettivi e risultati
                                    devono essere continuamente verificati e
                                    riformulati su orizzonti di medio periodo,
                                    nel quadro di un costante confronto con
                                    amministrazioni e soggetti locali. La
                                    Provincia di Avellino predilige, infine, il
                                    partenariato interprovinciale ed
                                    interregionale, che si è concretizzato
                                    nell’intesa delle quattro province interne
                                    della dorsale appenninica (Avellino-Benevento-Campobasso-Foggia),
                                    che, tra l’altro, propone interventi in
                                    settori fisici ed immateriali, accompagnati
                                    da un patto per l’occupazione
                                    finalizzato a combattere la desertificazione
                                    economica delle zone interne.(roger) 
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