TEORIA DELLA PIANIFICAZIONE DALLA CRITICA
POLITOLOGICA ALLA RICOSTRUZIONE METODOLOGICA
Franco Archibugi
Alinea, Firenze, 2003
Con questo volume, l’autore pone due
interrogativi ricorrenti tra gli addetti ai
lavori: perché, nonostante i molteplici
fallimenti che hanno caratterizzato la
pianificazione, è necessario ricominciare a
discutere su un rilancio dei processi e
delle tecniche di pianificazione?
In una prospettiva costruttivista, e a
partire da quei fallimenti, è possibile
individuare alcuni filoni della riflessione
teorica che portino a rifondare una
scienza della pianificazione?
Partendo da una critica radicale alla più
recente planning theory e sulla base
delle più avanzate esperienze di
pianificazione fatte dall’autore in questi
ultimi cinquant’anni, sia nel campo
economico che nel campo urbanistico, il
volume ripercorre, con numerosi richiami, il
faticoso formarsi di un corpus teorico
riconoscibile, al quale richiamarsi per
identificare le linee-guida di una
disciplina rinnovata, costruita sulla base
di una stretta integrazione tra approcci
territoriali, economici, ambientali e
sociologici. Ed è proprio l’integrazione che
dischiude nuovi orizzonti da scandagliare,
anche dal punto di vista della pratica
operativa della disciplina, i cui aspetti
sostantivi e teorici assumono, nella
trattazione, importanza assolutamente
centrale rispetto alle questioni
procedurali.
Prefazione - Teoria della pianificazione:
ricostruzione o requiem? - Alla ricerca di
un’integrazione: le esperienze negative del
passato - Verso una nuova disciplina della
pianificazione - I primi percorsi della
nuova disciplina - Alcuni tematismi
integrativi della nuova disciplina - La
scienza della pianificazione: postulati
di base e quadro logico di riferimento - Il
sistema di pianificazione nazionale: alcuni
passi nuovi - Pianificazione e valutazione
di piano: alcuni ben noti trabocchetti
spesso trascurati - Conclusioni
BIOCLIMATIC DESIGN IN URBAN REGENERATION FOR
SUSTAINABLE DEVELOPMENT
Dimitra Babalis (a cura)
Edizioni Polistampa, Firenze 2002
Come è possibile valutare la qualità del
processo di pianificazione e del progetto
urbano?
Come potrebbe un progetto urbano di qualità
far emergere le potenzialità dell’ambiente
urbano e dare la possibilità di creare
luoghi di grande vivibilità?
E anche, come si può cambiare il paesaggio
urbano in modo da ottenere il massimo dei
benefici negli ambienti urbani preesistenti?
Infine, come si può individuare le priorità
per un ambiente costruito sostenibile?
Risulta necessario adottare approcci
alternativi nella pianificazione e
progettazione urbana, basati su una
concezione ecologica di intervento. Il
processo per una riqualificazione urbana,
che si fonda su principi di
eco-sostenibilità, potrebbe costituire la
nuova tendenza per evidenziare i nuovi
modelli di habitat urbano.
Una maggiore attenzione nell’individuare
nuove spazialità territoriali, urbane e
architettoniche dovrebbe enfatizzare i
sistemi di relazione tra costruito e spazi
aperti, la creazione di nuovi modelli
urbani, espressioni di un effettivo
mutamento. Inoltre, un “pensiero sistematico
di intenti” per una pianificazione e
progettazione urbana sostenibile dovrà
mettere l’accento sulla qualità degli
interventi alle diverse scale.
Il volume introduce alcune considerazioni e
concetti innovativi in materia di
pianificazione e progettazione urbana
ecologica nel processo trasformativo della
città contemporanea, proposti da studiosi
provenienti da diverse università europee e
discussi in occasione dell’Intensive
Programme tenutosi a Firenze nel giugno
2002 nell’ambito del Programma Europeo
Socrates/Erasmus/Intensive Programme.
Si propone come un percorso sistematico di
pensieri e azioni mirate alla
riqualificazione urbana e sviluppa
indicatori e valide argomentazioni
introduttive per un processo di disegno
urbano e architettonico sostenibile e per
una maggiore qualità degli ambiti e ambienti
urbani.
In sintesi, questo libro, testo in inglese,
mette a fuoco i seguenti concetti
fondamentali per una pianificazione e
progettazione urbana eco-sostenibile: la
città considerata come organismo ecologico;
nuove strategie sostenibili ed
eco-compatibili da adottare nel processo
progettuale alle varie scale da chi si
accinge ad affrontare il tema di
riqualificazione urbana; come imparare dal
passato; l’interazione tecnologica e la
concezione di metodi costruttivi di tipo
tradizionale e sostenibile; l’esigenza di
interventi integrati ed eco-sostenibili per
azioni di trasformazione urbana qualificate
e coordinate.
Prefazione: Talking about Sustainable and
Ecological Issues (D. Babalis) -
Parte prima: Sustainable Planning and
environmentally Friendly Urban Design -
Strategies for an Eco-friendly Urban
Regeneration (D. Babalis) - Planning
with Landscape, now and in the Future (H.
Lorzing) - Urban Form and Sustainable
Development (P. Giovannini) -
Bioclimatic Concept in Architectural
Interventions for Urban Regeneration of
Historic Sites (H. Maistrou) - Parte
seconda: Building Tradition and Innovation -
Bioclimatic through Nature. The Four
Elements: Earth, Water, Air, Sun (L.
Martelli) - Traditional Technologies for
a Sustainable Approach to Urban Renewal (A.
Cuchì) - Thermal Comfort in Greek
Vernacular Architecture. An Interpretation
of the Building Shell (E. Evangelinos)
- Parte terza: Ecological Architecture and
Design – Aided Process - Notes on the
Architecture of Ecological Building (G.
W. Reinberg) - Securing Sustainable
Environments: The Role of Computer Modelling
(T. W. Maver, J. Petric) -
Parte quarta: Working with Students: Greek,
Dutch, Italian, Austrian and Spanish
Students’ Proposed Projects.
ECOLOGICAL DESIGN FOR AN EFFECTIVE URBAN
REGENERATION
Dimitra Babalis (a cura)
Firenze University Press, Firenze, 2004
I nuovi modelli di spazialità territoriali,
urbane e architettoniche nella città
contemporanea differiscono da quelli che
avevano modellato la città antica. La
contraddizione percettiva fra città vecchia
e città nuova è stata per decenni il motivo
principale di conflitti urbani e sociali. La
struttura dello spazio della città
contemporanea, formata secondo le regole
convenzionali di progetto urbano, ha
alterato radicalmente la qualità, la
varietà, le dimensioni e l’estetica
dell’ambiente urbano. Le priorità odierne,
che riguardano aree urbane di periferia e
che necessitano di essere rivisitate e
riqualificate, dovranno seguire intenti di
piano e metodi di trasformazione non
necessariamente convenzionali.
Diviene quindi essenziale introdurre nuove
concezioni di progetto urbano, che
considerino metodologie di tipo olistico e
che mettano a fuoco le questioni di tipo
ecologico, il dinamismo e la flessibilità di
intervento. Ciò significa sostanzialmente
l’adozione di una concezione eco-sostenibile
di progetto, in cui vengano definiti al
meglio le regole del fare piuttosto
che datate metodologie con
tradizionali
dogmatismi urbani.
Negli ultimi decenni, si è posta in Europa
una maggiore attenzione alle questioni
ecologiche che riguardano i processi nella
pianificazione, nella progettazione e nella
riqualificazione urbana. Oggi, si stanno
sviluppando valide considerazioni chiave
e la conseguente esigenza di individuare
nuovi linguaggi per la progettazione alle
varie scale, mirati ad una maggiore qualità
urbana e sociale per chi deve affrontare il
tema di rigenerazione urbana.
Questo volume esplora le tematiche sulla
città eco-sostenibile e richiama
l’attenzione ad un processo urbano sensibile
e pronto ad agire per riqualificare ambiti
ed ambienti urbani con principi ecologici.
Si propone quale frutto di esperienza
didattica e di ricerca, con richiamo alle
molte complessità di tipo interdisciplinare,
che hanno fornito valide riflessioni e
concetti su argomentazioni particolarmente
innovative e attuali.
Il libro, testo in inglese, raccoglie in
sostanza gli interventi di studiosi italiani
e stranieri, provenienti da diverse
università europee, che hanno partecipato
all’Intensive Programme Workshop,
tenutosi a Firenze nel giugno 2003
nell’ambito del Progetto Europeo Socrates/Erasmus/Intensive
Programme.
Presentazione (C. Borri) - Prefazione
Ecological Matters for Good Cities and
Environmental Benefits (D. Babalis)
- Introduzione Post-suburbian Age and
Sustainability (P. Giovannini) -
Parte prima: The Quality of Urban Design in
a Reformed Planning System - Better Urban
Environment to Live by Ecological Key Design
Considerations (D. Babalis) -
Dimensioning the Sustainable Urban Fabric (T.
Marat, Mendez) - Redefining Urban
Space in the Information Age (D.
Thomopoulos) - Parte seconda: Built
Environment and the Culture of Place -
Sustainable Architecture Today. Pleading for
Harmonious Building (P. Schmid, G.
PàL-Schmid) - The Architecture of the
Past as a Driving Force for an
Environmentally Friendly Architecture of
Today (H. Maistrou) - Parte terza:
Sustainable Building for Responsive
Environments - ECOBUILD: An Interactive
Guide to the Design of Environmentally
Friendly Sustainable Buildings (J. Petric,
T. W. Maver) - Sustainable Building:
Evaluating Building Techniques According to
their Environmental Impact (E.
Evangelinos) - Energy Efficiency in
Urban Dwellings. The Case of Barcelona (A.
Cuchì) - Parte quarta: Projects
Performances and Training Schemes - Model
Sustainable Rural Communities - learning by
doing - An Urban Framework Plan for
Manorhamilton, Sustainable Town in Ireland
for the 21st Century (P. Goeghegan,
B.Voortman) - Sustainable City and
Strategic Urban Design. A concept for an
Eco-friendly Urban Project in Lucca (D.
Babalis, L. Martelli) - Urban Planning:
Mobility Management and Urban Maintenance as
Strategies for Sustainable Development (P.
Ventura, S. Ristori, F. Santoni) - The
Challenge of Sustainability Towards a Design
for an Eco-compatible Urban Environment (A.
Capestro) - The Urban Microclimate of
Athens: Bioclimatic Interventions for its
Modification (F. M. Bougiatioti)
Water in the City of Athens. An
Environmental and Bioclimatic Approach (A.
Oikonomou) - Parte quinta: The Students’
Workshop: An Eco-village in Florence -
Proposal I - An Eco-regeneration Proposal
for Mantignano - Proposal II - A Sustainable
Urban Regeneration in Mantignano - Proposal
III - A Sustainable Settlement in Mantignano.
FIERE E CITTÀ. EVOLUZIONE E STRATEGIE NELLA
COMPETIZIONE TERRITORIALE
Ginevra Balletto (a cura)
Edizioni Cuec, Cagliari, 2003
Nel tessuto urbano delle città si
moltiplicano le aree di nuova centralità
(centri commerciali, stazioni, terminal di
reti di trasporto extraurbano, padiglioni
della cultura, dell’arte e dello spettacolo,
parchi tematici), modificando non più la
geografia o la geometria della città, ma il
suo equilibrio gravitazionale rispetto ai
complessi sistemi di rapporti che essa
intesse con il territorio.
Le fiere rappresentano il luogo degli scambi
economici e delle relazioni sociali tra le
più varie, dove hanno diritto di espressione
tutte le culture, in una città che corre il
rischio della omologazione e della
specializzazione.
In tale quadro si inserisce la recente sfida
dei quartieri fieristici diretta a generare
e stimolare competizione territoriale a
favore della città ospitante, nella
consapevolezza che le scelte localizzative
sono fondamentali anche nella competizione
globale.
Presentazione (P. Mistretta) -
Introduzione (F. Golfetto) Parte
prima: Complessità dei fenomeni urbani - La
città paradossale (G. M. Campus) -
Parte seconda: I nuovi messaggi della città
- Sviluppo e competitività per la dotazione
di spazi collettivi (G. Balletto) -
Parte terza: L’evoluzione fieristica -
L’evoluzione del fenomeno Fiera dal
principio alla fine del XIX secolo (A. M.
Atzeri, S. Loi) - Come si sono
trasformate le Fiere tra il XIX e il XX
secolo (A. M. Atzeri) - I grandi
eventi: strumenti attraverso cui
rivitalizzare gli spazi urbani degradati (S.
Loi) - La fiera di Cagliari: una
esperienza nel Mediterraneo (A. M. Atzeri,
S. Loi).
BILANCIO TERRA. GLI EFFETTI AMBIENTALI
DELL’ECONOMIA GLOBALIZZATA
Lester R. Brown
Edizioni Ambiente, Milano, 2003
Strettamente collegata al problema
dell’inquinamento determinato da questo tipo
di sviluppo, emerge il tema della povertà.
Proprio i paesi in via di sviluppo infatti
sono e saranno i più colpiti dagli effetti
dei cambiamenti climatici, dai quali non
potranno difendersi per mancanza di risorse,
strutture e tecnologie. E proprio il Sud del
mondo si conferma come la vittima principale
dei processi di globalizzazione che hanno
caratterizzato questi anni.
L’impronta umana sulla terra (G. Bologna)
- Introduzione (L. R. Brown) - Prima
parte: I costi economici dei deficit
ecologici - I deserti invadono la Cina - La
prospettiva alimentare - Affrontare i
cambiamenti climatici - Seconda parte:
Indicatori eco-economici - Dodici trend da
seguire - Terza parte: Aggiornamenti di
eco-economia - Energia e clima - Popolazione
e salute - Cibo, terra, acqua - Foreste,
pesca e specie in via di estinzione -
Economia ecologica.
VALUTAZIONE E TECNICA URBANISTICA.
RIFLESSIONI, APPLICAZIONI, RICERCHE
Andrea De Montis
Gangemi, Roma, 2003
Le attività di valutazione (costi/benefici,
analisi multicriteri, Via, Vas, ecc.) si
sono sempre più integrate nell’intero
processo di pianificazione, spesso in
maniera così stretta da non poter più essere
distinte dagli altri momenti e aspetti
relativi alla costruzione dello strumento
urbanistico o di programmazione (di
conoscenza, di analisi, di verifica, di
scelta in senso stretto). Esse hanno assunto
anche una sempre maggiore importanza in
ragione dell’effetto che le comunità
insediate si attendono dalle decisioni.
Attraverso la presentazione di una varietà
di argomenti, viene proposto un percorso di
riflessione sulle molteplici relazioni che
inscindibilmente si stabiliscono tra
valutazione e tecnica urbanistica, come la
letteratura scientifica in tale materia
ampiamente dimostra.
Presentazione (Deplano G.) -
Valutazione in urbanistica: un’introduzione
- Valutazione pianificazione: verso una
prospettiva comunicativa - La valutazione e
le istituzioni – Conclusioni – Appendice
L’ITALIA MALTRATTATA
Francesco Erbani
Editori Laterza, Roma-Bari, 2003
L’inefficienza delle istituzioni,
l’arretratezza culturale di ampie categorie
di cittadini, l’inadeguatezza tecnica della
pubblica amministrazione, la dilagante
corruzione e i tentacoli della criminalità
organizzata, non possono in alcun modo
giustificare quei comportamenti delle
persone e quei provvedimenti legislativi
deregolamentativi che hanno, in pratica,
sancito l’istituzionalizzazione
dell’abusivismo edilizio, dilagato lungo
tutta la penisola e le sue isole, diventando
un fenomeno incontrollabile. Si persegue,
più o meno consapevolmente, il disegno di
smantellamento dello Stato, abbandonando il
territorio in una triste condizione di
totale marasma e di anarchia urbanistica.
Il libro racconta, in maniera avvincente,
proprio questa Italia maltrattata,
“quella parte consistente del paese che ha
smarrito ogni senso, il valore delle
proporzioni e con esso la giustizia e la
sicurezza: la giustizia, …”. Le storie
elencate hanno in comune, oltre agli aspetti
negativi descritti, la caratteristica di
derivare tutte dall’iniziativa privata, in
assenza del controllo pubblico o,
all’opposto, da pervicaci tentativi di
privatizzare beni pubblici e, comunque, di
essere basate sullo sfruttamento intensivo
della rendita fondiaria.
Parte prima: La storia - Il suolo consumato
- La deregulation - L’abusivismo - Parte
seconda: Le storie - Il terremoto non è mai
finito - Villette a Nord Est - Bologna: il
tramonto della città modello - Palermo: così
muore un parco - Venezia in affitto - La
città degli abusi: il Villaggio Coppola -
Agrigento: la valle insidiata – Abusivi a
Roma.
IL TERRITORIO DEL VALLO DI DIANO. INDIRIZZI
METODOLOGICO-PROGETTUALI PER UNA
PIANIFICAZIONE INTEGRATA E SOSTENIBILE
Paola Giannattasio (a cura)
Edizioni Menabò, Salerno, 2003
Il Vallo di Diano è l’unica grande area di
pianura interna della Provincia di Salerno,
con una propria struttura socio-economica
omogenea ed è attraversata longitudinalmente
dall’autostrada Salerno-Reggio Calabria.
Il lavoro di ricerca e la relativa proposta
di progetto nasce da una riflessione sui
nuovi indirizzi che attualmente investono il
tema del rapporto che lega la
pianificazione, intesa come processo di
governo e controllo delle trasformazioni del
territorio attraverso i piani, alle valenze
ambientali che il territorio stesso possiede
ed esprime.
Il sistema territoriale del Vallo di Diano è
interpretato come una rete dinamica di
relazioni tra quadri ambientali, matrici
storiche, forme di urbanizzazione e contesti
socio-economici, il cui sviluppo insediativo
va inquadrato in un più ampio progetto di
riequilibrio ecologico. Il testo, che si
chiude con un breve saggio postumo di
Giovanni Giannattasio, propone un approccio
multidisciplinare volto al disegno del
territorio, di cui la lettura delle
permanenze strutturanti e delle potenzialità
rappresenta lo strumento di lavoro
principale.
Presentazione (A. Paladino) -
Premessa: Territorio e paesaggio (P.
Giannattasio) - Il territorio come
costruzione storica (P. Giannattasio)
- La valutazione ambientale strategica (P.
Giannattasio) - Itinerari naturalistici
del Vallo di Diano (G. Priante) - Il
sistema dei trasporti (D. Festa) -
Infrastrutture ambientali: aspetti idraulici
e idrologici (P. Versace) - Il
progetto di rete ecologica (M.
Pappalardo) - Marketing del territorio (F.
Rossi) - Studio economico e finanziario
di fattibilità (M. Di Palma) – Il
territorio fotografico (P. Giannattasio)
- La continuità ambientale e gli elementi
del progetto (G. Giannattasio).
GOVERNARE I GRANDI EVENTI. L’EFFETTO PULSAR
E LA PIANIFICAZIONE URBANISTICA
Paola Nicoletta Imbesi (a cura)
Gangemi editore, Roma, 2004
Il pulsar effect è l’impulso
improvviso, l’evento straordinario, che
cambia i ritmi ordinari, le consuetudini, il
quieto scorrere del tempo e la vita di tutti
i giorni di una città. Tale espressione,
presa in prestito dalla fisica astronomica,
è una metafora della dinamica urbana in
particolari situazioni della sua evoluzione:
fornisce un’immagine efficace di quel
complesso di processi di trasformazione e
rinnovamento che si innescano prima nelle
fasi di preparazione e attuazione, durante e
dopo lo svolgimento di eventi straordinari
di carattere urbano, sportivo, religioso,
civile, ecc. Tali eventi hanno spesso un
effetto distorcente per quanto
riguarda la gestione ordinaria delle città,
nel loro assetto fisico ma non solo. La
realizzazione di un evento è circoscritta
nel tempo e nello spazio; l’effetto,
positivo o negativo, che esso produce
permane e si propaga con leggi proprie che
dipendono dal contesto urbano in cui è
collocato, dai soggetti pubblici e privati
che ne hanno permesso e guidato
l’effettuazione ma soprattutto dalla durata
e stabilità delle interrelazioni che si è
stati in grado di mettere in gioco nella
fase della sua ideazione.
Il volume raccoglie, rielaborati e ampliati,
i testi che la delegazione italiana dell’ISoCaRP
(International Society of City and
Regional Planners) ha presentato al 38°
Congresso dell’Associazione che si è tenuto
ad Atene nel settembre del 2002 dal titolo
“The Pulsar effect-coping with peaks,
troughs and repeats in the demand cicle”. I
casi di studio presentati: Roma, i Giubilei,
l’Esposizione Universale, gli eventi
sportivi; Genova, l’Expo ’92; Torino,
i Giochi Olimpici Invernali 2006;
Calabria-Sicilia, il Ponte sullo Stretto di
Messina.
Il corsivo: la stazione di Zimpren (G.
Imbesi) - Introduzione (M. Besio)
- Presentazione Per una grammatica delle
trasformazioni eventuali (P. N.
Imbesi) - Gestione dei grandi eventi
nelle trasformazioni urbane di Roma (F.
Malusardi, B. Monardo, G.
Occhipinti, C. Passaquindici) -
Gestione dei grandi eventi e strategie di
riqualificazione urbana a Genova (L.
Bisio, R. Bobbio) - Olimpiadi e
grandi eventi: Torino 2006. Problemi di
monitoraggio e gestione della eredità
olimpica (C. Guala) – Governare
inevitabili eventi dagli effetti inattesi.
Per un piano strategico nell’area
interessata dal ponte sullo stretto di
Messina (G. Imbesi, P. La Greca,
F. Martinico, G. Costa) - Dopo
il grande Giubileo: politiche urbane per il
turismo a Roma (P. N. Imbesi).
LA PIANIFICAZIONE DEL PAESAGGIO. I PIANI
PAESISTICI E LA NUOVA TUTELA DELLE RISORSE
NATURALI
José Luis Bermejo Latre
Maggioli editore, Rimini, 2002
Il volume ricostruisce innanzitutto
l’evoluzione storica della pianificazione
paesistica in Italia. La parte centrale
dell’opera è dedicata alla ricostruzione del
regime giuridico della pianificazione
paesistica. Vengono analizzati, in
particolare, i seguenti profili: i soggetti
e l’oggetto della pianificazione paesistica;
il procedimento per la formazione dei piani
paesistici; i contenuti dei piani; gli
effetti dell’approvazione dei piani
paesistici. Nell’ultima parte del volume
vengono illustrati gli istituti per la
tutela del paesaggio propri dell’ordinamento
spagnolo, evidenziando analogie e differenze
rispetto all’ordinamento italiano.
Introduzione - La pianificazione paesistica
nella sua evoluzione storica - Regime
giuridico della pianificazione paesistica -
La tutela amministrativa del paesaggio in
Spagna - Cenni conclusivi.
IL PIANO DI SVILUPPO SOCIO-ECONOMICO E
PREMESSA DEL PIANO TERRITORIALE DI
COORDINAMENTO DELLA PROVINCIA DI CASERTA
Manlio Ingrosso, Almerico Realfonzo
Provincia di Caserta, 2004
Il DLgs 18.8.2000, n. 267, “Testo unico
delle leggi sull’ordinamento degli enti
locali”, individua (art. 20), tra i compiti
di programmazione delle province, la
formulazione e adozione, con riferimento
alle previsioni e agli obiettivi del
programma regionale di sviluppo, propri
programmi pluriennali sia di carattere
generale che settoriale e promuove il
coordinamento dell’attività programmatoria
dei comuni; la stessa normativa attribuisce,
inoltre, alla provincia il compito di
predisporre e adottare il piano
territoriale di coordinamento (Ptcp) che
determina gli indirizzi generali di assetto
del territorio.
La Provincia di Caserta ha avviato un
processo di pianificazione che prevede
l’elaborazione di un piano di sviluppo
socio-economico (Pse), già approvato con
deliberazione del Consiglio provinciale n.
84 del 30.11.2001, seguito dalla formazione
del Ptcp, in fase progettuale conclusiva.
Il Pse “definisce, a valle d’una estesa
indagine critica delle realtà del
contesto, uno scenario di cognizioni dello
stato e delle suscettività socioeconomiche
della Provincia di Caserta per riversarne il
significato negli atti di governo del
territorio, delegati alla Provincia, e nella
ideazioneformazione del Ptcp …
configurandosi, ad un tempo, quale strumento
di messa a sistema dei molteplici
programmi delle istituzioni e degli
strumenti che esprimono la coalizione
pubblico-privata in taluni significativi
casi di intervento sul territorio”. Diverse
sono, infatti, le iniziative poste in essere
da differenti istituzioni per medesimi fini
che, definite in assenza di un quadro
sovraordinato di riferimento, avrebbero
potuto generare, come é avvenuto, conflitti
dispersivi. Si tratta di problematiche da
ascrivere alla necessità di concertazioni
demandate alle autorità politiche anche a
fini di bilancio e coordinamento degli
investimenti pubblici e privati e di
definizioni di priorità delle azioni
previste.
Il tema dominante del Pse è “la
riqualificazione dell’ambiente naturalistico
gravemente vulnerato e del sistema urbano
policentrico leso dal disordine
urbanistico”, delineando i profili di un
complesso, faticoso processo rigenerativo,
il cui insieme di interventi e azioni mira
al conseguimento di uno sviluppo di
qualità.
Il Pse rispecchia letteralmente il duplice
compito affidatogli di produrre ricerche
peculiari a se stesso e porsi a premessa del
Ptcp, sperimentando, a tali fini, un intenso
processo di concertazione sociale.
Presentazione (R. Ventre) - La
costruzione del piano (A. Realfonzo)
- Evoluzione, attuazione e coordinamento
della programmazione negoziata (M.Ingrosso)
- Il sistema socio-economico provinciale (A.
Di Maio) - Il sistema ambientale (C.
Sciaudone) - Il sistema policentrico
casertano (R. Carafa) - Riflessioni
sul piano di sviluppo socio-economico (G.
Spasiano) - Il sistema informativo
territoriale (C. Mastroianni) - Le
istanze del piano e la rappresentazione
cartografica (M. A. Moffa, P. Sacco)
– Seconda Università di Napoli e processi di
sviluppo nelle dinamiche del territorio (M.
Ingrosso) - L’implementazione del Pse (G.
Pizzuti) - Por e Pit: sviluppo regionale
e primi bilanci (F. Russo) - Piano di
sviluppo socio-economico e premessa del Ptc
della Provincia di Caserta - Parte prima:
lineamenti giuridici - Parte seconda:
analisi - Parte terza: proposte
programmatiche.
COSTRUIRE LE CITTÀ
Marco Romano
Skira editore, Milano, 2004
La caratteristica forma della città europea,
nata mille anni fa, si è ormai da tempo
consolidata. Essa è frutto di un peculiare
rapporto tra i cittadini non riscontrabile
in nessun altro paese della storia e del
mondo che ne fa una sorta di vera e propria
opera d’arte, sulla base di un linguaggio
comune a tutti i cittadini. Il libro
descrive come questo comune linguaggio
europeo della città, frutto di una
sedimentazione secolare, costituisca oggi
una sorta di manuale di regole al quale
ricorrere quando si abbia occasione di
progettare una città, un suo quartiere,
soprattutto intervenendo sulla città
esistente, sulle sue periferie degradate,
sui quartieri privi di identità, nel
tentativo di porre rimedio ai tanti guasti
di questi ultimi cinquant’anni. Nella
tradizione europea è possibile riconoscere
alcuni atteggiamenti costanti nel giudizio
di chi si interroga sulla bellezza della
città e concorre alla sua costruzione.
L’autore fa ricorso al ricco materiale delle
storie delle città e dell’urbanistica
comparse negli ultimi trent’anni,
interpretando la storia non in chiave
diacronica ma in maniera sincronica, in
chiave antropologica, traendo spunti e
suggerimenti, sul piano pratico oltre che
teorico. Non solo suggestioni, dunque, ma
anche indicazioni progettuali che possono
aiutare i cultori e i professionisti di
questa materia a porre rimedio al disordine
di questi ultimi cinquant’anni e tornare a
costruire di nuovo belle città, assumendo un
impegno non soltanto sul versante
disciplinare ma anche su quello etico.
Parte prima: La pratica artistica (Strada
principale; piazza principale, piazza del
mercato, altre piazze; piazza monumentale,
piazza nazionale, ancora altre piazze;
strada monumentale, strada trionfale,
passeggiata alberata, boulevard, viale
alberato, portici; sequenze; tutte le
strade) - Parte seconda: La teoria estetica
(Tracciati, artisti, astratto, critica) -
Parte terza: Progettare belle città
(Quartieri, strade, temi collettivi, case
individuali, frammenti) - Indice dei nomi e
dei luoghi.
L’ANALISI DEL TERRITORIO. I SISTEMI
INFORMATIVI GEOGRAFICI
Patrizia Romei, Alessandra Petrucci
Carocci editore, Roma, 2003
Il libro si rivolge agli studenti che
affrontano per la prima volta i concetti e
gli strumenti relativi ai sistemi
informativi geografici (Gis) nell’ambito
delle discipline economiche. I Gis
rappresentano uno strumento di analisi del
territorio in grado di rappresentare e
aggiornare rapidamente le informazioni
territoriali necessarie per conoscere e
progettare correttamente l’organizzazione
spaziale delle attività umane.
L’obiettivo del volume è quello di
presentare, attraverso la costruzione di un
esempio concreto, le possibilità applicative
offerte da questi strumenti di analisi
geo-informatica tramite la messa a punto di
una metodologia di analisi territoriale che
integri sia l’aspetto geografico, mediante
la cartografia e la localizzazione (georeferenziazione),
sia l’aspetto statistico, cioè le fonti dei
dati spaziali e socio-economici.
Prefazione - Le rappresentazioni della
Terra, i Gis e la società dell’informazione
(P. Romei) - I sistemi informativi
geografici e le scienze sociali: le
principali fonti statistiche dei dati
socio-economici per l’analisi territoriale (A.
Petrucci) - La realizzazione di un
sistema informativo geografico (A.
Petrucci, P. Romei) – Acronimi –
Glossario dei termini principali.
SERVIZI PUBBLICI E QUALITÀ DELLA VITA
URBANA. DISCUSSIONE SUL RUOLO E IL
SIGNIFICATO DELLA PARTECIPAZIONE DELLE
COMUNITÀ LOCALI AI PROCESSI DECISIONALI E
ATTUATIVI DELLA PIANIFICAZIONE DEL
TERRITORIO NEL QUADRO CONCETTUALE DELLA
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA
Corrado Zoppi
Gangemi editore, Roma, 2003
Con l’approvazione, nel giugno del 2001,
della Direttiva europea 2001/42/Ce la
valutazione ambientale strategica (Vas), pur
non essendo stata ancora recepita nel nostro
ordinamento, sta entrando nel dibattito
della programmazione e della pianificazione
territoriale ai diversi livelli e nella
prassi urbanistica vedendo le prime
applicazioni sperimentali ai programmi e ai
piani urbanistici.
La procedura Vas, nella sua impostazione
concettuale, si fonda su un costante
processo partecipativo tra pianificatore,
decisore (istituzioni) e cittadini.
La valutazione della sostenibilità, basata
su appositi indicatori, delle politiche del
territorio nell’area metropolitana di
Cagliari con riferimento alla pianificazione
dei parcheggi pubblici e degli spazi
pubblici attrezzati a parco per il gioco e
lo sport, passa, pertanto, attraverso la
verifica del consenso (visioni condivise)
delle comunità locali rispetto a tali
politiche.
La qualità della vita urbana, fortemente
definita dal sistema dei servizi pubblici,
potrà raggiungere livelli tanto più elevati
quanto maggiore saranno sviluppate, in
maniera compiuta ed efficace, le
potenzialità cooperative tra pubbliche
amministrazioni e comunità locali, tra
sapere tecnico e sapere comune.
Presentazione (A. Busca) –
Introduzione - Valutazione ambientale
strategica, problematiche partecipative e
politiche dei servizi pubblici nell’area
metropolitana di Cagliari - Definizione di
un indicatore per la valutazione della
sostenibilità del processo di pianificazione
delle aree per i parcheggi pubblici -
Definizione di un indicatore per la
valutazione della sostenibilità del processo
di pianificazione delle aree per spazi
pubblici attrezzati a parco e per il gioco e
lo sport - Valutazione del consenso delle
comunità in relazione alle scelte di
organizzazione dell’assetto delle aree per i
servizi pubblici – Conclusione - Postfazione
(M. Garano).
TURISMO
L’IMPATTO DEL TURISMO NELL’ECONOMIA
REGIONALE E LOCALE DELLA TOSCANA
Lorenzo Bacci
Irpet – Istituto regionale programmazione
economica Toscana, Firenze, 2002
Il paesaggio collinare, le numerose città
d’arte, i piccoli borghi rurali che ne
punteggiano la campagna, e una costa ricca
di ambienti naturali intatti, hanno
conferito alla Toscana l’immagine di una
regione turistica per eccellenza, sottoposta
in ogni sua parte ad una forte pressione.
I dati della contabilità macroeconomica, da
cui emerge la natura di una regione
terziaria e fortemente industriale, non
consentono una facile valutazione del peso
del fenomeno nell’economia regionale in
quanto il turismo non è un settore economico
in senso proprio, afferendo ad esso una
molteplicità di attività: dagli alberghi al
commercio, ai pubblici esercizi, ai
trasporti. L’agile volume, partendo da una
ricostruzione esaustiva delle presenze
turistiche, di come esse si trasformano in
spesa e in consumi, offre una valutazione di
quale sia il contributo del turismo al
valore aggiunto regionale.
Gli studi dell’Irpet hanno consentito di
mettere in luce come la competitività della
regione dipenda dalla molteplicità delle
tipologie dei sistemi turistici che
compongono il suo territorio (urbani,
industriali, specializzati, rurali); essi
compongono un complesso mosaico la cui
ricchezza è rappresentata non tanto dalle
risorse dei singoli luoghi quanto piuttosto
dalla loro varietà e dalla loro compresenza
all’interno di un ambito territoriale dotato
di una forte identità unitaria.
L’impatto economico e occupazionale del
turismo - Introduzione - Turismo ed economia
regionale e locale - La Toscana nel quadro
delle regioni italiane - Il turismo
nell’economia regionale - Il turismo nei
sistemi economici locali della Toscana -
L’impatto economico del turismo a scala
locale - I sistemi turistici della Toscana –
Conclusioni.
Altri recenti studi dell’Irpet da segnalare
sono:
Bacci L. (2002), Sistemi locali in
Toscana. Modelli e percorsi territoriali
dello sviluppo regionale, FrancoAngeli,
Milano.
Lattarulo P. (a cura ) (2001), Logistica
e trasporti nel distretto di Prato. Anello
debole o fattore strategico di crescita?,
FrancoAngeli, Milano.
Lattarulo P. (2001), I fattori dello
sviluppo: le infrastrutture in Toscana,
Irpet, Firenze.
Lattarulo P. (a cura ) (2003), I costi
ambientali e sociali della mobilità,
FrancoAngeli, Milano.
Vezzosi P. (2003), Beni culturali e
territorio in Toscana, Irpet, Firenze.
I SISTEMI TURISTICI LOCALI. NORMATIVA,
PROGETTI, OPPORTUNITÀ
G. Dall’Ara, F. Morandi
Halley editore, Matelica (MC), 2004
I sistemi turistici locali (Stl)
costituiscono un modello originale per la
valorizzazione delle risorse esistenti e la
realizzazione di progetti innovativi di
sviluppo dell’offerta turistica. La legge
135/2001 di riforma, di portata
rivoluzionaria e che potenzialmente potrebbe
completamente ridefinire l’attuale
organizzazione turistica pubblica, è
illustrata in tutti i suoi aspetti
normativi, organizzativi, di marketing,
istituzionali.
Con la nascita dei Stl assistiamo ad un
cambiamento di prospettiva: il territorio
non è più il semplice spazio in cui si
esplica l’attività turistica, ma diventa il
nuovo e vero protagonista del turismo. Si
tratta allora di individuare modi totalmente
nuovi di gestire e promuovere le offerte e
le località turistiche, secondo l’ottica del
marketing territoriale. Mentre alcune
regioni hanno rinunciato a modificare il
proprio assetto organizzativo, altre hanno
già provveduto a dotarsi di una specifica
regolamentazione e a riconoscere tali nuovi
ambiti, che in alcuni contesti regionali
rappresentano l’opzione fondamentale nelle
attuali strategie di governo del territorio.
Prima parte La normativa: La
disciplina dei sistemi turistici locali (F.
Morandi) - I sistemi turistici locali
nell’esperienza normativa (G. Ciurnelli)
- Parte seconda Il marketing: La
componente territoriale nei sistemi
turistici locali (M. Giannone) - I
sistemi turistici locali: una opportunità di
sviluppo (G. Dall’Ara) - L’ottica del
beneficio. Territorio e prodotto turistico
nell’economia dell’esperienza (S. Billi)
- Parte terza Case histories: Sistema
turistico locale “Misa Esino Frasassi”: il
primo anno di attività (P. Mattei) -
Verso la costituzione del sistema Turistico
“Po Lombardia”.
VOCAZIONI TERRITORIALI E SVILUPPO TURISTICO
IN CAMPANIA
Giuseppe Mazzeo (a cura)
Elio de Rosa editore, Napoli, 2003
Il fenomeno turistico in Campania
rappresenta una delle principali voci
dell’economia regionale. Per consolidare e
incrementare le posizioni raggiunte sono
necessarie modalità di gestione
qualitativamente più rigorose dei beni
ambientali e storici da cui discenda una
sempre maggiore estensione delle aree
interessate da flussi turistici, al di là di
mete che ormai sono diventate tradizionali
nell’industria del tempo libero.
Il territorio della Campania è ricco di
testimonianze storico-architettoniche e di
bellezze naturali. Esiste, quindi, la
possibilità di incrementare l’offerta,
differenziandola verso mete e lungo
itinerari costieri e interni ancora poco
conosciuti. A questo scopo, la crescente
attenzione mostrata dagli enti locali deve
essere supportata da una maggiore
consapevolezza delle risorse esistenti e da
una più rilevante tutela dei beni presenti,
oltre che dall’incremento delle dotazioni e
delle attrezzature per l’accoglienza.
Il risultato di una politica di maggiore
informazione e di una maggiore tutela dei
beni può essere positivo in termini di
arrivi e di presenze, in termini di qualità
del prodotto turismo e in termini di
crescita socio-economica delle popolazioni
residenti.
Presentazione (R. Papa) -
Introduzione: Correlazioni tra sviluppo
turistico e salvaguardia ambientale (G.
Mazzeo) - La dimensione turistica della
Regione Campania (G. Mazzeo) -
Turismo e vocazioni territoriali: aspetti
metodologici ed applicativi (G. Mazzeo,
R. A. La Rocca) - Area 1: I Campi
Flegrei (A. Ceudech) - Area 2: L’Alta
Irpinia (E. G. Trifiletti) - La
multimedialità per la valorizzazione: il
progetto di un sito Internet (R. A. La
Rocca) – Allegati: All. 1 Elenco dei
parametri e degli indicatori utilizzati (Mazzeo
G.) - All. 2 Legislazione nazionale e
regionale nel settore del turismo (R. A.
La Rocca) - All. 3 Rassegna di siti
Internet nel settore turistico (E. G.
Trifiletti).
PER UNA AZIONE DI MARKETING TERRITORIALE LA
VALORIZZAZIONE DEI BENI CULTURALI
NELL’AMBITO DEI CENTRI STORICI MINORI IN UN
SISTEMA POLICENTRICO DI MODELLO
TERRITORIALE: RIQUALIFICAZIONE DEL SISTEMA
INSEDIATIVO TRADIZIONALE DEL VALLO DI DIANO
Elvira Petroncelli (a cura)
Liguori editore, Napoli, 2004
Il Cd-rom è il prodotto del progetto di
ricerca condotto in regime di
cofinanziamento, ai sensi della Lr
31.12.1994, n. 41 (Programma triennale
1999/2001 – annualità 2000), dal
Dipartimento di Pianificazione e scienza del
territorio dell’Università di Napoli
Federico II.
Obiettivi di fondo del progetto sono stati
la definizione di strumenti a supporto della
pianificazione e della gestione delle
trasformazioni territoriali nell’ottica di
una fruizione turistica e di un razionale
sviluppo economico-sociale. La scelta del
Vallo di Diano, come area di studio, è stata
suggerita proprio dalle caratteristiche e
dagli elementi ivi presenti, che si potevano
rivelare strategici in rapporto agli
obiettivi della ricerca.
Dallo studio è emersa l’importanza
d’individuare trasformazioni territoriali in
grado di definire forme di sviluppo
equilibrato e compatibile con le risorse
culturali e ambientali disponibili
organizzando il territorio secondo un
modello territoriale policentrico, in grado
di meglio supportare la riqualificazione e
la valorizzazione dei centri storici minori,
dei beni ambientali e culturali, il recupero
di qualità del patrimonio di storia, d’arte
e di natura nell’ottica di uno sviluppo
autosostenibile. Il lavoro di ricerca,
proprio perché teso alla formulazione di una
proposta metodologica volta a consentire una
corretta gestione integrata delle risorse
del territorio, trae utile apporto da ambiti
disciplinari in grado di assicurare rigorose
metodologie di analisi e condividere
l’obiettivo principale che è quello volto ad
orientare in maniera corretta la gestione e
la fruizione delle risorse territoriali.
Parte I: Introduzione Il progetto di
ricerca e l’area di studio (E.
Petroncelli) - Sistemi locali di
sviluppo e linee guida della pianificazione
territoriale regionale. Il Ptcp ed il Piano
del Parco del Cilento e Vallo di Diano (V.
Russo) - Complementarietà geografica
nella storia degli insediamenti urbani (A.
Andreucci) - Strutturazione dell’area in
un sistema urbano policentrico, in accordo
con le linee guida delle politiche
comunitarie (L. Mannelli) - Parte II:
Introduzione I contenuti della ricerca
(E. Petroncelli) - Il sistema
naturale (A. Corniello, R.
Marciano) - Schede: Geositi (A.
Corniello, R. Marciano) - I
centri urbani e promozione
turistico-culturale (T. Colletta, I.
Friello) - Schede: Centri urbani e beni
architettonici (I. Friello) -La
domanda turistica (E. Conte) -
Schede: Tabelle di correlazione (E. Conte)
- L’offerta turistica in una logica di
marketing territoriale (R. Iaccarino)
- Schede: Interventi di marketing (R.
Iaccarino) - Parametri per la
progettazione di servizi informativi rivolti
alla definizione di itinerari turistici
flessibili (A. Cataldo) - Schede:
Tecniche di valutazione e indicatori di
qualità ambientale e di sostenibilità (A.
Cataldo) - Analisi dello stato dell’arte
dei pacchetti informativi orientati ad un
turismo mirato. Prospettive e utilizzi in
ambiente web ed applicazioni multimediali (A.
M. Rinaldi) - Appendice: Software
utilizzati nell’industria turistica (A.
M. Rinaldi).
LE ORGANIZZAZIONI DEL TURISMO
Flavio Sangalli (a cura)
Apogeo, Milano, 2002
Questo libro offre una panoramica completa e
aggiornata delle organizzazioni operanti nel
turismo, un settore di estrema rilevanza
sociale ed economica per il nostro paese.
Il tema è affrontato secondo un approccio
sistemico che collega l’azione dei diversi
attori organizzativi allo sviluppo turistico
locale. Vengono esaminate le diverse
tipologie di organizzazioni operanti nel
settore: dalle strutture ricettive agli
intermediari, dalle strutture pubbliche agli
organismi di rappresentanza di imprenditori
e lavoratori, dalle strutture cooperative
alle organizzazioni del turismo sociale. Si
tratta di un’opera a più voci in cui
ciascuna tipologia è presentata da un
protagonista del settore.
Prefazione (F. Sangalli) - Il turismo
come sistema: attori, dinamiche, prospettive
(F. Sangalli) - Il sistema ricettivo:
alberghi, qualità, ospitalità (E.
Valdameri) - Il sistema
dell’intermediazione (A. Biella) - Il
sistema pubblico: Stato, regioni e
innovazione (G. Suma) - Il sistema
della rappresentanza: imprenditori,
sindacati, enti bilaterali (G. Baratta,
P. Raineri, G. Bastianelli) - Il sistema
cooperativo: collaborare per competere (A.
Perruzza) - Il sistema sociale: dallo
sviluppo del turismo al turismo dello
sviluppo (F. Sangalli) - Postfazione
- Verso la progettazione e gestione dei
sistemi turistici locali (Stl) (N. Costa).
TERRITORI DEL TURISMO TRA UTOPIA E ATOPIA
Claudia Trillo
Alinea editrice, Firenze, 2003
Le origini del fenomeno turistico sono molto
antiche; tuttavia il turismo modernamente
inteso iniziò a svilupparsi solo nel ’700 ed
è divenuto fenomeno di massa per effetto di
due fattori: evoluzione nel settore dei
trasporti e conquista del diritto al
tempo libero.
L’utopia è rappresentata dal potente
ruolo, quasi metaforico, assunto dai
territori turistici a fronte di una
a-topia prodotta in quegli insediamenti
tutti chiusi nella propria natura di
servizio, facenti sistema con altri simili,
dispersi in svariati luoghi del pianeta, e
del tutto indipendenti dai contesti
insediativi locali.
Il lavoro di Claudia Trillo si incentra
sull’interrogativo circa la sostenibilità
del turismo in quanto fenomeno capace di
innescare meccanismi di produzione di luoghi
artificiali e, più in generale, i processi
che sottendono alla contaminazione di
culture.
Implicazioni anche, e soprattutto, culturali
per chi deve pianificare quei luoghi esito
dell’impatto fra territorio e mercato
preservandone il valore dell’identità.
Presentazione Mete di passaggio (A.
Ferlenga) – Introduzione - Parte 1:
Turismo e territorio - Territori turistici
contemporanei - Sviluppo turistico e
sostenibilità - Territori turistici e
confronto locale/globale - Nascita e
sviluppo dei territori turistici - Regioni
turistiche e identità locale - Pianificare i
territori del turismo - La fondazione di un
territorio per il turismo: la Costa Smeralda
- La fondazione di una città per il turismo:
Port Grimaud - Parte 2: Pianificare lo
sviluppo turistico del territorio - La
pianificazione dello sviluppo turistico nel
Mezzogiorno italiano - La pianificazione
dello sviluppo costiero in Francia - La
pianificazione dello sviluppo turistico
dell’Algeria - La rete dei paradores della
Spagna - La rete delle posadas del
Portogallo - Sviluppo turistico dei
territorio e mercato - Reti globali e
identità locali. |