Numero 1/2 - 2000

 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I concorsi di idee della Provincia di Salerno


Maria Gabriella Alfano


La grande estensione del territorio salernitano ha prodotto la nascita ed il consolidarsi di problematiche urbanistiche ampiamente caratterizzate e diversificate fra loro. La Provincia di Salerno ha avviato una forma innovativa di ascolto del territorio consistente nella raccolta, mediante concorsi di idee, di ipotesi progettuali di riassetto di aree omogenee. Maria Gabriella Alfano presenta i risultati raggiunti, per l’agro nocerino-sarnese, da sei gruppi di esperti appositamente selezionati dall’amministrazione provinciale

 

 

 

CONCORSO DI IDEE PER LA RIQUALIFICAZIONE AMBIENTALE E IL RIORDINO URBANISTICO EDILIZIO DELL'AGRO NOCERINO SARNESE FINALIZZATO ALLA TUTELA E ALLA VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE DELL'AREA ALL'INTERNO DI VARI TERRITORI COMUNALI.
GRUPPI SELEZIONATI PER LA PARTECIPAZIONE
 

 

 

 

 

 

La Provincia di Salerno ha stabilito di affrontare, in coerenza con le linee generali del Piano Territoriale di Coordinamento, la programmazione di alcune aree del proprio territorio nelle quali l’urgenza dei problemi e la velocità delle dinamiche di trasformazione in atto non consentivano il rinvio delle decisioni alla conclusione dell’iter di formazione del PTC.

Intervenire in tempi brevi in ambiti caratterizzati da particolare vulnerabilità o interessati da dinamiche di trasformazione sempre più veloci, fornire indirizzi per la redazione degli strumenti urbanistici comunali e fattibilità reale ai patti territoriali, ai contratti d’area e ai PIT, intraprendere azioni di difesa dal rischio non più rinviabili, dare slancio alla valorizzazione turistica di aree strategiche per l’economia della Provincia, tutto ciò ha imposto di seguire un metodo diverso da quello tradizionale della pianificazione gerarchicamente eseguita, che avrebbe comportato l’approvazione del Piano di coordinamento e, poi, la pianificazione per aree.

La programmazione intrapresa su queste aree è stata esplicata sulla base di un costante confronto con il lavoro di formazione del Piano di coordinamento, di cui ha via via recepito gli elementi conoscitivi che emergevano con l’evolversi del lavoro; di contro, anche il Piano di coordinamento si arricchiva dei contributi, delle proposte e delle idee derivanti dalla programmazione per ambiti. Si è concretizzato, pertanto, con questa alternanza tra generale e particolare, un processo pianificatorio dinamico, rivelatosi di grande utilità ed efficacia per il governo del territorio.

Un ruolo preminente nell’ambito della strategia provinciale è quello affidato ai "Concorsi di idee", banditi per realizzare approfondimenti e individuare una serie di linee guida fattibili per quegli ambiti territoriali che, fin da questa fase, avevano bisogno di soluzioni non più rinviabili, impegnando nelle soluzioni risorse intellettuali interdisciplinari, quali architetti, ingegneri, urbanisti, agronomi, geologi, economisti…

Quale funzionario Responsabile dei procedimenti concorsuali attivati ho verificato che la strategia adottata si è rivelata fondamentale per l’acquisizione del consenso sulle scelte operate dalla Provincia di Salerno perché essa ha coinvolto i Comuni nella pianificazione provinciale fin dalle fasi iniziali del processo. È in tale fase, infatti, che si definiscono le linee di intervento ed è qui che l’espressione dei pareri e delle volontà possono realmente costituire elemento di arricchimento dei contenuti del piano e di superamento delle conflittualità (le osservazioni a posteriori, quelle previste dalla normativa urbanistica come "apporto collaborativo" alla formazione dei piani, molto spesso sono poco utili).

I concorsi di idee sono aperti a gruppi interdisciplinari, comprendenti almeno un architetto o urbanista, un ingegnere, un agronomo, un geologo.

L’articolazione concorsuale è in due fasi.

In un primo tempo è richiesta la presentazione dei curricula professionali riferiti alle aree tematiche oggetto del concorso.

I primi sei gruppi selezionati sono invitati a partecipare alla seconda fase concorsuale e, cioè, all’elaborazione di un progetto-idea sui temi stabiliti dal bando, mediante la presentazione di tre tavole in formato A0, una relazione di accompagnamento di 10 cartelle ed una relazione di fattibilità.

Una seconda giuria, ai cui lavori possono assistere i sindaci dei comuni interessati, dopo aver esaminato i progetti idee, presentati in forma anonima, individua il progetto vincitore; solo a questo punto vengono aperti i plichi contenenti i nominativi dei componenti del gruppo e viene effettuato l’abbinamento gruppo-progetto idea.

Al vincitore del concorso è assegnato un premio di £ 60.000.000, agli altri gruppi un rimborso spese di £ 15.000.000.

Dopo il concorso di idee sulla "Riqualificazione della fascia litoranea", vinto dal gruppo "Tetraktis", coordinato dal prof. Aldo Loris Rossi, è stato espletato quello sul tema "Riqualificazione ambientale e riordino urbanistico-edilizio dell’agro nocerino-sarnese finalizzati alla tutela ed alla valorizzazione delle risorse dell’area".

Come per l’altro concorso di idee, dal confronto con i Comuni di Angri, Scafati, Pagani, Corbara, S. Egidio del Monte Albino, Nocera Inferiore, Nocera Superiore, S. Marzano sul Sarno, S. Valentino Torio, Sarno, Siano, Castel S. Giorgio, Roccapiemonte, compresi nell’area di intervento, sono stati definiti i seguenti obiettivi:

– raccordo tra la ferrovia circumsalernitana e la ferrovia circumvesuviana. Il diverso scartamento delle due linee comporta la creazione a Sarno di un nodo di interscambio ferro-ferro che dovrà essere adeguatamente attrezzato;

– eventuale utilizzo delle predette linee ferroviarie anche per il trasporto merci collegato principalmente alle industrie agro-alimentari;

– individuazione di due nuovi assi alternativi alla statale 18 e ad essa paralleli, nella fascia tra l’autostrada Napoli-Salerno e Caserta-Mercato S. Severino-Salerno, prevalentemente attraverso l’utilizzo dei tracciati viari già esistenti, con l’obiettivo di trasferire, mediante opportuni raccordi alla viabilità ortogonale esistente, i flussi di attraversamento attualmente presenti sulla SS 18;

– individuazione di fasce di rispetto della riqualificazione ambientale del fiume Sarno, da attuare mediante intervento di rinaturalizzazione dell’alveo e della fascia lungo gli argini, di concerto con le opere a realizzarsi per il disinquinamento del bacino del fiume;

– delocalizzazione graduale degli insediamenti industriali presenti lungo le sponde del fiume Sarno;

– individuazione di aree per la razionalizzazione e l’accorpamento degli insediamenti produttivi;

– recupero e salvaguardia dei lotti agricoli e dei manufatti storici, finalizzati alla tutela ed alla valorizzazione delle attività agricole;

– eventuali riconversioni colturali, da definire sulla base di apposite indagini settoriali;

– riordino urbanistico e funzionale dell’area;

– individuazione di politiche per il recupero del patrimonio edilizio esistente e delle aree dismesse;

– abusivismo edilizio: individuazione di aree oggetto di Piani di Recupero ed eventuali proposte per la delocalizzazione dei manufatti abusivi;

– valorizzazione delle aree archeologiche.

I gruppi interdisciplinari ammessi alla presentazione dei progetti-idee sono quelli coordinati dall’arch. Giovanni Caudo (Il principio era l’acqua), dall’ing. Pier Angiolo Cetica (Azione Vesuvio est), dall’arch. Riccardo Dalisi (Stil novo), dall’arch. Guido Ferrara (Agrodolce), dall’arch. Carmine Gambardella (Città centuriata e l’ordine ritrovato), dall’arch. Antonio Lavaggi (πανтα ρει), tutti ammessi a presentare le idee progetto.

Vincitore del Concorso è risultato il gruppo "Il principio era l’acqua" coordinato dall’arch. Giovanni Caudo di Roma, ma tutte le proposte finaliste sono state reputate di grande interesse per la programmazione dell’area. In ogni caso tutte hanno posto l’accento sulla necessità della riqualificazione ambientale e del riordino complessivo dell’area, definita come "la città dell’agro". Essa è strutturata dal reticolo idrografico del bacino del Sarno, elemento centrale del sistema insediativo storico. La riqualificazione della "risorsa acqua" è per tutti i gruppi elemento forte per la programmazione, insieme alla valorizzazione dell’agricoltura che muove dall’individuazione di strumenti concreti per ridurre i processi di consumo di suolo.

Si propone la razionalizzazione del sistema infrastrutturale, evitando la realizzazione di nuove strade, ma puntando sulla linea ferroviaria, che serve buona parte dei centri e che può essere collegata con la linea vesuviana, e sulla realizzazione di centri intermodali situati in prossimità dei principali nodi stradali, a servizio del traffico pesante e del polo industriale. Interessante è anche l’ipotizzato miglioramento della qualità urbana dei centri che dovrebbe essere attivato grazie alla valorizzazione del loro patrimonio storico, artistico, archeologico e naturale.

Insomma una serie di proposte interessanti, corredate da una relazione di fattibilità, da assumere come riferimento per la programmazione successiva e che potranno essere esaminate in dettaglio in occasione di una mostra organizzata dalla Provincia di Salerno e dal Patto Territoriale che sarà allestita a breve presso la sede della "Patto Agro SpA".

È nella fase conclusiva il Concorso di idee per la valorizzazione del Vallo di Diano, di cui sarà elaborata una sintesi nel prossimo numero.

Il principio era l'acqua - L'edificio agricolo di corona

 

Il principio era l'acqua - L'edificio agricolo della Piana

 

Il principio era l'acqua - La città dell'Agro

 

Il principio era l'acqua - La città dell'Agro

 

 

 

 

Stil novo - Utilizzazioni reali dell'area

 

Stil novo - Idrografia dell'area

  • Impianti di depurazione

 

Stil novo - Geologia dell'area

 

Agrodolce - Recupero dell'ex Polverificio borbonico quale museo archeologico. Laboratorio di restauro e Centro didattico

 

Agrodolce - Patrimonio archeologico su cui programmare specifici interventi sulla base di priorità accertate

 

Agrodolce - Centri e nuclei storici da conservare nei caratteri urbanistici e nelle tipologie architettoniche significative

 

Agrodolce - Manufatti di valore architettonico e monumentale da tutelare

 

Agrodolce - Campo di indagine e reperimento del patrimonio archeologico diffuso

 

Agrodolce - Architettura spontanea da salvaguardare e recuperare per finalità compatibili

 

Agrodolce - Parco agrario della Piana da realizzare previ interventi di difesa e riqualificazione del territorio rurale e di riconversione colturale

 

Agrodolce - Reti ecologiche da creare per l'innalzamento della naturalità diffusa

 

Agrodolce - Strategie di intervento. Nodo di interscambio tra le ferrovie Circumsalernitana e Circumvesuviana

 

Il Parco Fienga
1) il Castello Fienga
2) il Convento e la Chiesa di S. Anna
3) il Convento Benedettino di S. Giovanni in Parco
4) il Convento e la Chiesa di S. Antonio
5) il Convento e la Chiesa di S. Andrea
6) la Villa Comunale e la biblioteca
7) il Borgo Medievale di via Solimena
8) la Caserma Tofano
9) il Centro Storico di Piedimonte
10) Scala mobile

 

La città centuriata e l'ordine ritrovato

 

 

 

 

 

 

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