Numero 1/2 - 2000

 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L'ammodernamento ed adeguamento dell'autostrada A3 Napoli-Salerno


Maurizio Pisaturo


L’ammodernamento dell’antica autostrada Napoli-Salerno tende alla sua rivisitazione funzionale, in un territorio ampiamente conturbato e stabilmente congestionato da rilevanti flussi di traffico intercomunali. Maurizio Pisaturo esamina una porzione significativa del progetto, relativa all’attraversamento dell’agro nocerino-sarnese, che attribuisce all’asse stradale il ruolo di moderna autostrada urbana, a traffico controllato mediante la realizzazione di una serie di caselli a servizio interquartiere, sul modello della Tangenziale di Napoli 

 

 

 

 

 

Introduzione

 

L’area dell’Agro Nocerino-Sarnese presenta un’estensione di circa 161 Kmq e si identifica con il territorio amministrativo di undici comuni della provincia di Salerno: Nocera Inferiore, Nocera Superiore, Pagani, Angri, Scafati, San’Egidio del Monte Albino, San Marzano sul Sarno, San Valentino Torio, Sarno, Castel San Giorgio, Roccapiemonte.

Tale area è inserita nella più vasta piana del fiume Sarno in posizione di "cerniera" tra i poli di Napoli e Salerno, parzialmente circondata, a sud-ovest, dalla catena dei monti Lattari e, a nord est, dalla catena dei Picentini.

La popolazione residente è di circa 253.000 abitanti, pari al 24% circa della popolazione provinciale e con incrementi demografici che si attestano, negli ultimi anni, intorno al 10%; si contano, inoltre, 12934 imprese per un totale di 49800 addetti, costituite prevalentemente da attività a conduzione familiare considerato che risulta pari a 3 il numero medio di addetti per impresa.

Tale area non presenta ancora caratteri e funzioni tali da poterla considerare come sistema urbano di livello intermedio compresa nel duopolio Napoli - Salerno risultando caratterizzato da alti valori di densità edilizia e di popolazione legate ad un processo di sviluppo a volte distorto per effetto del quale l’assetto urbanistico ed ambientale del territorio si presenta alquanto disordinato.

A fronte di tale situazione, le principali iniziative per il rilancio dello sviluppo nell’area sono indirizzate verso la riqualificazione ed innovazione dell’apparato produttivo, il recupero integrato dei sistemi urbani anche attraverso la valorizzazione dei beni culturali ed ambientali facendo ricorso, di sovente, a strumenti di programmazione negoziata.

In tale ottica si inquadrano le scelte contenute nel "Patto per la reindustrializzazione dell’area stabiese e vesuviana costiera", area di sbocco verso il mare dell’Agro Nocerino – Sarnese indirizzato al turismo, alla cantieristica ed al commercio; nel "Patto territoriale per l’Agro Nocerino – Sarnese" che associa tutti gli undici comuni del bacino del Sarno prima indicati ed è rivolto prevalentemente alla riqualificazione dell’industria agro-alimentare e dell’apparato produttivo più in generale, dei centri storici e dei nuclei urbani.

Nei documenti appena citati assume un ruolo fondamentale la questione dell’infrastrutturazione dell’area, in particolare dal punto di vista della mobilità e dei trasporti.

Infatti l’Agro Nocerino – Sarnese risulta servito da un complesso reticolo di strade gravanti tutte sullo storico tracciato della strada Statale (SS) 18 che, in più punti, "intercetta" l’autostrada A3 Napoli – Salerno e vi si connette con un sistema di svincoli che, paradossalmente, risulta esso stesso motivo di ingorgo.

La violenta urbanizzazione avvenuta lungo la SS 18 ha spinto la Provincia di Salerno ad individuare un asse alternativo allo storico tracciato, localizzato tra la A3 e la A30, utilizzando, dove possibile, tratti di viabilità esistente in modo da ridurre i notevoli costi di esproprio e l’impatto ambientale nel territorio attraversato.

Per tale motivo il tracciato della strada alternativa si innesta sulla SS 18 nei pressi di Cava dei Tirreni e, verso ovest, in prossimità di Scafati.

Circa la realizzazione di tale asse alternativo, per il quale risultano già disponibili circa 50 miliardi, è in avanzata attuazione la Conferenza di Servizi attivata dalla Provincia di Salerno per acquisire i pareri degli Enti territorialmente competenti alla espressione dei necessari pareri.

Inoltre, è opportuno ricordare che nei primi anni ottanta venne progettata ed è attualmente in corso di realizzazione la SS 268 del Vesuvio con uno svincolo, non ancora realizzato, che dovrebbe attestarsi sulla A3 tra i comuni di Scafati ed Angri.

Tale strada risulta di notevole interesse per l’Agro Nocerino – Sarnese in quanto consente il collegamento diretto con la viabilità gerarchicamente superiore (l’autostrada A30) al servizio dei traffici di attraversamento che sono caratterizzati da forte presenza di mezzi pesanti oltre che di servizio della fascia vesuviana interna.

In tale quadro la Società Autostrade Meridionali ha in fase di realizzazione e di avanzata programmazione l’ammodernamento e l’adeguamento della sede autostradale della A3 Napoli – Salerno e dei relativi svincoli. In particolare, sono in avanzato stato di attuazione lo svincolo e la barriera di Nocera Inferiore, l’adeguamento dello svincolo di Cava dei Tirreni e di quello di Scafati-Pompei nell’ambito dei lavori di ampliamento a tre corsie tra i Km 22+400 e 25+300.

Il Piano finanziario presentato dalla società Autostrade Meridionali prevedeva, inoltre, su tale tratto alcuni interventi subordinati all’approvazione dello stesso oltre che alla verifica dei relativi progetti da parte degli Enti territrialmente competenti e riguardanti, in sostanza, i nuovi svincoli di Pagani, di Angri (località Pagliarone) ed un nuovo accesso da Nocera Superiore.

 

L’ammodernamento e l’adeguamento dell’autostrada A3 Napoli-Salerno: elementi di inquadramento

 

Il Piano generale dei Trasporti, elaborato ai sensi della legge n. 245/1984, stabilisce, nello scenario economico del 2000, "come assolutamente indispensabili gli investimenti di potenziamento e riqualificazione dei tronchi fondamentali della rete autostradale" in accordo con le indicazioni della legge n. 531/1982 e del Piano Decennale di Viabilità di grande comunicazione.

Pertanto, sulla base delle conclusioni del Piano decennale ANAS e nell’ambito del programma generale degli interventi previsti in Campania dal Piano Triennale di Sviluppo Regionale, la Società Autostrade Meridionali (SAM), fece predisporre un progetto preliminare delle opere di ammodernamento ed adeguamento del tronco autostradale A3 Napoli-Pompei-Salerno e dei relativi svincoli.

Tutti gli interventi attualmente in corso di progettazione o già cantierizzati nella Regione Campania, traggono origine dalle finalità e dalle indicazioni programmatiche del Piano Generale dei Trasporti e da quello omonimo della Regione Campania, datato 1981, oltre ad essere inclusi nel Programma di Sviluppo Regionale.

Il tronco dell’autostrada A3 Napoli – Salerno assolve, nell’ambito del Piano di Assetto Territoriale Regionale e del sistema dei trasporti della pentopoli campana, al ruolo di asse portante per tutte le attività in essere nel quadrante sud orientale dell’Area metropolitana di Napoli e nell’area di raccordo di quest’ultima con la città di Salerno.

L’intervento di ammodernamento ed adeguamento dell’Autostrada A3 Napoli – Pompei – Salerno si configura, pertanto, al di la del semplice potenziamento di una infrastruttura ormai satura, come intervento richiesto e necessario per un progetto di riequilibrio regionale.

 

Le principali caratteristiche del tracciato attuale

 

La piattaforma autostradale esistente presenta caratteristiche prettamente urbane con volumi di traffico superiori ai valori teorici di saturazione, con caratteristiche geometriche del tracciato attuale largamente insufficienti a soddisfare le reali esigenze di traffico in considerazione dei necessari livelli di servizio che bisognerebbe assicurare.

A tal proposito, le principali caratteristiche geometriche del tracciato attuale sono espresse di seguito:

a) raggio planimetrico minimo di circa 250 ml con valori delle pendenze longitudinali che raggiungono massimi del 5-6%;

b) la sezione trasversale, estesa circa 19.00 ml, è costituita da due carreggiate unidirezionali ciascuna composta da due corsie aventi ciascuna larghezza ml 3.75 con spartitraffico di ml 1.00;

c) le banchine laterali esterne presentano larghezza di ml 1.50 ciascuna, di cui ml 1.00 pavimentato e ml 0.50 di ciglio erboso;

d) per la sosta di emergenza sono previste piazzole intervallate di circa 500 ml l’una dall’altra;

e) la quasi totalità degli svincoli presenta caratteristiche plano-altimetriche inadeguate; le rampe hanno sviluppi, dimensioni e raggi planimetrici molto ridotti con pendenze longitudinali molto elevate. In particolare spesso gli svincoli non sono dotati di piste di accelerazione e di decelerazione, ovvero zone di accumulo sufficienti per evitare, in relazione ai citati valori estremamente elevati di volumi di traffico, la formazione di code con conseguente scadimento del livello di sicurezza e di esercizio dell’infrastruttura.

 

Gli interventi previsti nel tratto Scafati-Salerno

 

Il progetto generale degli interventi, datato giugno 1999, è stato redatto sulla base di uno studio di traffico che ha preso in esame come area di interesse quella composta dai 24 bacini di traffico dell’area metropolitana di Napoli definiti dalla Regione Campania in occasione del Piano Regionale dei Trasporti; complessivamente i 24 bacini comprendono 107 Comuni di cui 82 in provincia di Napoli, 15 in quella di Caserta e 10 in quella di Salerno.

In particolare nell’ambito del territorio della provincia di Salerno, costituito dal tratto Scafati-Salerno (dal Km 25+680 al Km 52+500), gli interventi da realizzare risultano così sintetizzabili:

a) miglioramento rampe svincolo di Scafati;

b) nuovo svincolo di Angri al Km 31+800;

c) nuovo svincolo di Pagani;

d) sistemazione della collina San Pantaleone con la realizzazione di una galleria artificiale dal Km 35+050 al Km 35+280;

e) ammodernamento dell’attuale svincolo di Nocera Inferiore al Km 36+800 mediante un significativo intervento progettuale che prevede l’inserimento della Barriera Terminale per il controllo del traffico e la contestuale soppressione della Barriera di Salerno;

f) realizzazione nuovo accesso da Nocera Superiore;

g) adeguamento e miglioramento dell’esistente svincolo di Cava dei Tirreni.

 

 

L’adeguamento della A3 nella proposta di PRUSST inerente interventi di adeguamento funzionale, riqualificazione e completamento della viabilità territoriale dell’Agro Nocerino-Sarnese

 

In data 3/08/1999 veniva siglato un protocollo preliminare d’intesa tra vari Enti1 avente ad oggetto "Interventi di adeguamento funzionale, riqualificazione e completamento della viabilità territoriale dell’Agro Nocerino Sarnese", comprendente:

a) lavori di ammodernamento ed adeguamento della sede autostradale e dei relativi svincoli sulla A3 Napoli-Salerno;

b) innesto SS 268 "del Vesuvio"sul tracciato della A3 e sulla viabilità locale;

c) variante alla SS 18 ed innesti sulla viabilità locale;

d) adeguamento della viabilità locale di collegamento tra i comuni a nord (Sarno, San Valentino Torio, San Marzano, Castel San Giorgio, Roccapiemonte), gli svincoli sulla A30 e la nuova strada in variante alla SS 18.

Il Protocollo Preliminare di Intesa, nel delineare un quadro articolato di nuovi interventi e di adeguamento o di completamento di infrastrutture esistenti era finalizzato a definire un assetto definitivo per migliorare l’accessibilità e la circolazione nell’area dell’Agro Nocerino-Sarnese, per il rilancio dell’economia ed il consolidamento dei processi di integrazione sociale e territoriale.

Obiettivi erano, quindi, l’integrazione tra i sistemi locali, il miglioramento della funzione della viabilità al servizio dei territori, la riduzione del costo del trasporto contribuendo, nel contempo, al recupero della vivibilità.

Per raggiungere tali obiettivi nel Protocollo Preliminare di Intesa venivano indicate anche altre opere ritenute indispensabili per la realizzazione di un organico sistema viario a servizio dell’Agro, quali:

– la connessione diretta tra l’Autostrada A30 Caserta-Salerno e la A3 Napoli-Pompei – Salerno, rispettivamente in concessione ad Autostrade Spa ed alla sua controllata Autostrade Meridionali Spa, per garantire il collegamento dei Comuni della fascia costiera e dell’Agro con i Comuni della fascia pedemontana appenninica e le grandi vie sovraregionali;

– il potenziamento e la riorganizzazione del nodo di Mercato San Severino, in funzione dell’aggiramento della città di Salerno oltre che per il traffico commerciale e turistico da e verso la Calabria ed, in genere, le Regioni più a sud.

In termini di modalità operative nel Protocollo si chiariva che la Regione, la Provincia ed i Comuni interessati, per le rispettive competenze, si sarebbero attivati, tra l’altro, per l’espletamento delle procedure finalizzate all’approvazione dei progetti e all’acquisizione delle risorse finanziarie.

Le società Autostrade Spa ed Autostrade Meridionali Spa, si impegnavano alla realizzazione delle opere di competenza oltre alla effettuazione di studi e progettazioni necessarie per la realizzazione delle stesse, rendendo disponibili le risorse finanziarie già stanziate e cantierabili i progetti.

L’Anas, infine, si impegnava alla esecuzione delle opere di propria competenza che risultavano già finanziate ed approvate.

 

Gli esiti della Conferenza dei Servizi avente ad oggetto "Autostrada A3: ammodernamento ed adeguamento della sede autostradale e relativi svincoli – nuovo svincolo di Angri (loc. Pagliarone) e di Pagani

 

In attuazione del programma di ulteriore adeguamento della A3 che, come già indicato, avrebbe potuto prevedere anche la realizzazione di ulteriori svincoli, ai sensi dell’art. 81 del DPR 616/1977, il Provveditorato alle Opere Pubbliche della Regione Campania ha in corso di definizione la Conferenza di Servizi tesa all’accertamento di conformità dei nuovi svincoli citati (Angri - località Pagliarone - e Pagani) con gli Enti territorialmente competenti2.

Dopo una serie di incontri, in sede di Conferenza di Servizi, nei quali i rappresentanti dei comuni hanno richiesto modificazioni alle caratteristiche degli svincoli progettati dalla SAM contemplando una serie di interventi che rendessero compatibile la presenza degli svincoli stessi con la viabilità ordinaria, si è registrata una fase di stasi ed incertezza nei lavori della Conferenza conseguenti anche alla espressione di pareri sfavorevoli da parte delle amministrazioni comunali al progetto, quale quello espresso dal Consiglio Comunale di Pagani nell’Ottobre del 2000 che sembrano prefigurare, come unico intervento a farsi, la realizzazione del nuovo svincolo di Angri, ridimensionando, in parte, il complesso ed articolato scenario di progetto prefigurato nel citato Protocollo Preliminare di Intesa.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

1 Gli Enti citati nel Protocollo Preliminare d’Intesa erano il Comune di Angri, quale soggetto promotore, la Provincia di Salerno, L’ANAS, la Società Autostrade Spa (SAS), la Società Autostrade Meridionali Spa (SAM), la Società Patto Territoriale per l’occupazione nell’Agro Nocerino Sarnese ed i Comuni di Scafati, San Marzano, Sarno, San Valentino Torio, Sant’Egidio Montalbino, Pagani, Nocera Inferiore, Castel San Giorgio, Roccapiemonte, Nocera Superiore e S. Antonio Abate.

2 Partecipano alla citata Conferenza di Servizi, tenutasi in data 18/7/2000 e 22/9/2000, i rappresentanti del Provveditorato alle Opere Pubbliche della Regione Campania, la Regione Campania – settori Urbanistica, Geotecnica e difesa del suolo, Beni Ambientali e Tutela dell’Ambiente, Autorità di Bacino del Sarno –, la Provincia di Salerno, la Società Autostrade Meridionali, l’ANAS, le Soprintendenze Beni Ambientali e Archeologici, i comuni di Angri, S. Egidio del Monte Albino e Pagani.

 

 

 

Presentazione | Referenze Autori | Scrivi alla redazione | AV News | HOME

 

 Il sito web di Area Vasta è curato da Michele Sol