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                                    Questo studio si fonda su una riflessione 
                                    relativa all’idea di paesaggio e al suo 
                                    significato, evitando di relegarlo in 
                                    specifici ambiti disciplinari. Si è 
                                    preferito piuttosto aderire all’impostazione 
                                    che lo vede come il frutto di un’interazione 
                                    fra natura e cultura: l’intreccio fra uno 
                                    spazio di natura - che senza l’uomo è puro 
                                    spazio biotico - e l’uomo che con la sua 
                                    azione sul territorio lo trasforma e gli 
                                    imprime un segno riconoscibile, 
                                    testimonianza del grado di civiltà 
                                    raggiunto. 
                                    Pertanto, il tipo di pianificazione in cui 
                                    si colloca questo lavoro è una 
                                    pianificazione territoriale con una 
                                    specifica attenzione agli aspetti paesistici 
                                    ed ambientali. I presupposti ritenuti 
                                    sostanziali ai fini di una riqualificazione 
                                    sono in primo luogo la posizione 
                                    baricentrica dell’area rispetto ad un 
                                    intorno ricco di presenze paesistiche, 
                                    ambientali ed archeologiche, il potenziale 
                                    grado di accessibilità, la presenza di un 
                                    insieme diffuso di risorse e l’evidente 
                                    vocazione turistica e agricola dell’area. 
                                    Tutto ciò consente di orientare la 
                                    riqualificazione proposta verso un 
                                    potenziamento integrato delle risorse 
                                    provenienti dal territorio agrario con le 
                                    potenzialità turistiche. Il lavoro si 
                                    articola in una fase analitica in cui il 
                                    territorio viene indagato nella sua 
                                    struttura, nelle sue potenzialità in termini 
                                    di risorse, nella sua identità attraverso 
                                    un’indagine sui paesaggi riconoscibili e in 
                                    una fase progettuale che scaturisce quasi 
                                    direttamente dall’impostazione precedente 
                                    sia per quanto concerne le indicazioni 
                                    progettuali che per quanto riguarda le 
                                    indicazioni di tipo normativo. 
                                      
                                    
                                    Analisi della struttura del territorio e dei 
                                    sistemi di risorse 
                                      
                                    L’area risulta macroscopicamente suddivisa 
                                    in tre grossi sistemi territoriali: il 
                                    sistema dei centri urbani, il sistema del 
                                    territorio agrario e il sistema della fascia 
                                    costiera, ognuno con una propria logica di 
                                    strutturazione al punto da apparire perfino 
                                    un po’ troppo nettamente separati. 
                                    
                                    Il sistema dei centri urbani 
                                    è costituito da una fascia racchiusa fra due 
                                    infrastrutture - autostrada e ferrovia - che 
                                    limitano fortemente le relazioni di quest’area 
                                    sia con la piana agricola sia con il sistema 
                                    collinare. Tale fascia è centralmente 
                                    attraversata dall’antica Strada per le 
                                    Calabrie (attuale Ss 18) lungo la quale si 
                                    aggregano e si susseguono, in un continuum 
                                    più o meno compatto, i principali nuclei 
                                    urbani dei comuni inclusi nell’area di 
                                    studio: Pontecagnano Faiano, Bellizzi, 
                                    Battipaglia ed Eboli.  
                                    
                                    Il territorio agrario 
                                    della piana è compreso fra il sistema urbano 
                                    e il sistema costiero. È solcato da una 
                                    fitta rete idrica (naturale ed artificiale) 
                                    che costituisce la prima tessitura di questo 
                                    ampio territorio e da una rete stradale, a 
                                    volte un po’ labirintica, che costituisce la 
                                    seconda tessitura. Tra le maglie di questo 
                                    reticolo si riscontra l’alternarsi di campi 
                                    arborati e di campi a seminativi, che 
                                    costituiscono una scansione areale dello 
                                    spazio. Infine, si può individuare un 
                                    insieme puntuale di elementi del sistema 
                                    insediativo (masserie storiche, borghi 
                                    rurali, aziende agricole, silos, ex 
                                    tabacchifici, torri costiere) diffusi 
                                    nell’intero territorio agrario. 
                                    
                                    Il sistema costiero 
                                    può essere individuato in una fascia, 
                                    compresa fra il mare ed un confine più o 
                                    meno netto verso il territorio agrario, 
                                    centralmente attraversata dalla strada 
                                    provinciale litoranea. Le relazioni del 
                                    sistema costiero con il restante territorio 
                                    sono, quindi, rappresentate dal rapporto che 
                                    questo asse stabilisce con il mare da un 
                                    lato e con il territorio agrario dall’altro. 
                                    Relativamente al primo, vi è un susseguirsi 
                                    di attività legate allo svago e alla 
                                    balneazione che spesso costituiscono una 
                                    barriera per una libera fruizione del mare, 
                                    e fasce di verde in stato di degrado o 
                                    invece di pregio ambientale, come le folte 
                                    pinete di Campolongo, anche se un po’ 
                                    rovinate e nell’ultimo tratto occupate dai 
                                    militari. Relativamente al secondo punto, i 
                                    nuclei edificati, in alcuni tratti compatti, 
                                    rappresentano una cortina continua che 
                                    nasconde il territorio agrario retrostante. 
                                    In altri tratti, questa cortina è più 
                                    frammentata, in altri ancora scompare 
                                    permettendo al territorio agrario di 
                                    avanzare fino alla strada. Le foci dei fiumi 
                                    suddividono questo sistema in ambiti con 
                                    caratteristiche differenziate. 
                                    L’analisi volta all’individuazione dei 
                                    sistemi di risorse presenti nel territorio è 
                                    stata condotta attraverso carte tematiche 
                                    ciascuna corrispondente ad un sistema; per 
                                    ogni sistema sono state individuate le 
                                    risorse presenti e le eventuali 
                                    problematiche. 
                                    Relativamente al sistema ambientale, è 
                                    emerso che l’area è ricca di risorse con 
                                    tutte le problematiche che esse presentano e 
                                    la cui soluzione deve essere affrontata con 
                                    urgenza: si va dall’inquinamento dei fiumi e 
                                    del mare all’erosione costiera, 
                                    dall’eccessiva cementificazione di alcune 
                                    canalizzazioni al degrado di alberature di 
                                    pregio, dallo sviluppo sempre più ampio 
                                    delle coltivazioni in serra ai conseguenti 
                                    problemi di inquinamento dei corsi d’acqua e 
                                    delle falde idriche sotterranee. 
                                    Relativamente al sistema funzionale, 
                                    nell’area si riscontra una concentrazione di 
                                    attività legate a turismo-balneazione-svago 
                                    nella fascia costiera, una prevalenza di 
                                    caseifici, vivai e servizi per l’agricoltura 
                                    nella fascia dei centri urbani, insieme con 
                                    le emergenze culturali del Parco e del Museo 
                                    archeologico di Pontecagnano. Nel territorio 
                                    agrario abbiamo la presenza diffusa di un 
                                    patrimonio insediativo storico (masserie, 
                                    borghi, contenitori industriali dismessi) 
                                    che va assolutamente recuperato e la 
                                    presenza di attività industriali nei tratti 
                                    prossimi ai centri urbani. 
                                    Relativamente al sistema infrastrutturale si 
                                    può dire che, escludendo la Ss 18 e la 
                                    strada provinciale litoranea, il reticolo 
                                    stradale che attraversa la piana presenta 
                                    una estesa uniformità morfologica e 
                                    funzionale, differenziandosi esclusivamente 
                                    per quanto riguarda i margini stradali 
                                    costituiti da cigli d’erba o da alberature 
                                    disposte in filari di specie uguali o 
                                    differenziate o da serre. 
                                    Alla conclusione di questo percorso di 
                                    analisi, attraverso uno schema 
                                    esemplificativo si sono evidenziate le 
                                    priorità di intervento sulle problematiche 
                                    riconducibili al sistema ambientale rispetto 
                                    agli altri sistemi di risorse, nonostante 
                                    sia scontata una loro interazione sul 
                                    territorio. Diversamente, qualsiasi 
                                    intervento che non tenga conto di queste 
                                    priorità risulterebbe vanificato nella sua 
                                    efficacia e mutilato di una componente 
                                    essenziale dello sviluppo sostenibile. 
                                      
                                        
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                                            Figura 1 - Veduta da Salerno verso 
                                            il Cilento |  
                                          |  |  
                                          | 
                                            
                                              |    
                                      
                                    
                                    Analisi dei paesaggi 
                                      
                                    Una seconda analisi complementare alla prima 
                                    è volta all’individuazione dei paesaggi 
                                    riconoscibili in questo territorio, con le 
                                    relative caratteristiche e problematiche. 
                                    Obiettivo di questo secondo approccio 
                                    analitico è quello di evidenziare le 
                                    identità di questi paesaggi, al fine di 
                                    orientare la proposta progettuale verso un 
                                    loro consolidamento che li renda sempre più 
                                    riconoscibili. Lo sforzo è stato quello di 
                                    dare una strutturazione a questa lettura che 
                                    facesse entrare in gioco quanti più elementi 
                                    possibili e che li organizzasse in modo da 
                                    renderne possibile lo studio. 
                                    Si è partiti da un’immagine unitaria e 
                                    simbolica dell’intero territorio visto come
                                    una grande terrazza affacciata sul mare, 
                                    per poi procedere attraverso progressivi 
                                    approfondimenti ad un livello di dettaglio 
                                    sempre maggiore. Una prima scansione 
                                    suddivide l’intero sistema negli elementi 
                                    fisici costitutivi: sistema montuoso, 
                                    pianura, mare. Successivamente di questi 
                                    elementi fisici, e in particolare della 
                                    piana, si è operata una ulteriore scansione: 
                                    fascia costiera, territorio agrario e reti 
                                    idriche. Di ciascuno di questi elementi si è 
                                    individuata la regola organizzativa che ha 
                                    consentito di analizzarli nella loro 
                                    struttura e che ha permesso di cogliere, 
                                    sempre più in dettaglio, anche gli elementi 
                                    puntuali appartenenti al territorio. Si è 
                                    poi ritornati ad un’immagine sintetica, 
                                    frutto dell’aggregazione qualitativa e 
                                    quantitativa di questi elementi, che nel 
                                    loro relazionarsi generano dei paesaggi 
                                    dotati di una precisa e riconoscibile 
                                    identità: paesaggi costieri, 
                                    paesaggi agrari, paesaggi d’acqua. 
                                    Ciascuno di essi è poi stato analizzato 
                                    evidenziandone le caratteristiche principali 
                                    legate o ad una zona o a delle categorie 
                                    concettuali che ne consentono lo studio. 
                                    Questa analisi si avvale di uno schema 
                                    generale che evidenzia la struttura e i 
                                    nessi logici dell’approccio e di allegati 
                                    analitico-documentari relativi ai vari 
                                    paesaggi, costituiti da una denominazione 
                                    che si pone come direttamente esplicativa 
                                    del carattere di quel luogo e di quel 
                                    paesaggio, uno stralcio cartografico, un 
                                    collage di foto da cui emergono i caratteri 
                                    salienti, e alcune riflessioni o disegni che 
                                    ne fissano ulteriormente contenuti e 
                                    carenze. 
                                      
                                        
                                          | 
                                            
                                            Figura 2 - Inquadramento 
                                            territoriale della Piana del Sele 
                                            (Sa) |  
                                          |  |  
                                          | 
                                            
                                              |  
                                    In particolare, i paesaggi costieri 
                                    si susseguono partendo da caratteristiche di 
                                    tipo urbano ed arrivando ad un paesaggio 
                                    sempre più naturale. Il primo tipo di 
                                    paesaggio individuato è l’anarchia di 
                                    Magazzeno (I-II tratto) suddiviso in due 
                                    tratti con caratteristiche simili ma diverse 
                                    nell’intensità: questa zona sembra essere 
                                    più urbana, forse per la vicinanza con 
                                    Salerno, e si contraddistingue per un 
                                    carattere quasi surreale dovuto al modo 
                                    anarchico con cui si accostano attività, 
                                    tipologie, colori, insegne, rumore, 
                                    affollamento, dando luogo ad un caotico 
                                    insieme che nonostante tutto ha un’identità 
                                    precisamente riconoscibile.  
                                    Il secondo tipo di paesaggio è lo 
                                    scenario naturale ma degradato di Spineta: 
                                    il tratto distintivo di questa zona è la 
                                    visibilità di entrambi i paesaggi, agrario e 
                                    costiero. Il primo è piuttosto integro con i 
                                    silos e i filari di alberature che segnano 
                                    questo territorio piuttosto piatto; il 
                                    secondo versa, invece, in uno stato di 
                                    degrado con le pinete distrutte e un 
                                    cospicuo numero di campeggi ed hotel da 
                                    riqualificare.   
                                    Il terzo tipo di paesaggio è la macchia 
                                    di Campolongo (I-II tratto): il tratto 
                                    distintivo di questa zona è dato dalle 
                                    pinete costiere e dalla foce del Sele che, 
                                    nonostante le presenze abusive, offre sempre 
                                    uno scenario suggestivo. 
                                      
                                        
                                          | 
                                            Figura 3 - Paesaggi agrari: il 
                                            sistema insediativo storico. 
                                            Stralcio cartografico |  
                                          |  |  
                                          | 
                                            
                                              |  
                                    I paesaggi agrari segnano in maniera 
                                    molto forte questo territorio, occupando 
                                    un’area molto ampia. Si sono individuati due 
                                    paesaggi preminenti: la campagna 
                                    tradizionale ingloba tutti gli elementi 
                                    che da sempre hanno segnato e 
                                    contraddistinto il paesaggio agrario: le 
                                    tessiture dei campi, i colori legati al 
                                    susseguirsi delle stagioni, le alberature - 
                                    singole o aggregate in filari o in macchie 
                                    boschive - il sistema insediativo storico 
                                    delle masserie, dei borghi rurali della 
                                    Riforma, dei contenitori industriali 
                                    dismessi. La campagna moderna ingloba 
                                    tutti gli elementi legati al moderno 
                                    sviluppo del territorio agrario: 
                                    l’estensione sempre più ampia delle 
                                    coltivazioni in serra, il proliferare di 
                                    tipologie edilizie moderne estranee al 
                                    contesto rurale, l’incuria che spinge a 
                                    depositare cumuli di rifiuti ai margini di 
                                    alcune strade, l’accostamento disordinato di 
                                    elementi disparati: reti tecnologiche, 
                                    capannoni, serre. Il sistema del verde 
                                    alberato, pur appartenendo al contesto 
                                    della campagna tradizionale, ha una 
                                    trattazione a sé stante per il rilievo che 
                                    questi filari di alberature, lungo strade o 
                                    canali o in mezzo alla campagna, hanno nella 
                                    configurazione del paesaggio. Il sistema 
                                    insediativo storico ha anch’esso un peso 
                                    rilevante sia per la sua consistenza e 
                                    qualità che per le sue potenzialità di 
                                    valorizzazione dell’intero territorio. 
                                    Numerose sono le masserie storiche 
                                    disseminate nei vari comuni dell’area in 
                                    esame, i borghi rurali dell’ente Riforma, 
                                    caratteristica testimonianza di un preciso 
                                    momento storico nell’evoluzione del 
                                    paesaggio agrario, i contenitori dismessi di 
                                    ex tabacchifici o di ex aziende agricole o 
                                    di allevamento, testimonianza anch’essi di 
                                    passate attività produttive.  
                                      
                                        
                                          | 
                                            Figura 4 - Analisi della struttura 
                                            del territorio: individuazione dei 
                                            sistemi territoriali |  
                                          |  |  
                                          | 
                                            
                                              |    
                                    Infine i paesaggi d’acqua, dominanti 
                                    nel paesaggio della piana, sia per la 
                                    cospicua presenza dell’acqua, dal mare ai 
                                    fiumi alle canalizzazioni, sia per il 
                                    rilievo ambientale di alcune emergenze come 
                                    il Sele. La suddivisione operata riflette 
                                    l’importanza attribuita alle potenzialità 
                                    offerte da ciascun corso d’acqua: si va 
                                    dalle suggestioni del Sele, che ha un 
                                    elevato carattere di naturalità con fasce di 
                                    vegetazione arborea ed arbustiva tipiche 
                                    della macchia mediterranea e con presenze 
                                    rilevanti quali l’oasi di Persano ed il sito 
                                    archeologico del tempio di Hera Argiva, al
                                    Tusciano: una risorsa paesistica da 
                                    valorizzare, che ha un carattere di 
                                    naturalità sicuramente inferiore al Sele, 
                                    con evidenti segni di degrado, ma nonostante 
                                    tutto da recuperare, al Picentino: dalle 
                                    sorgenti alla foce un progressivo degrado 
                                    che, oltre a presentare forti segni di 
                                    degrado, è oppresso ai margini da troppe 
                                    presenze industriali e infrastrutturali per 
                                    poter ipotizzare una sua valorizzazione in 
                                    termini di interventi di più ampio respiro. 
                                    Le canalizzazioni sono un forte segno 
                                    impresso nel paesaggio agrario dalle opere 
                                    di bonifica che, irrorando capillarmente 
                                    tutto il territorio, hanno restituito ad 
                                    esso grande fertilità. Anche se alcune 
                                    presentano una eccessiva cementificazione, 
                                    di forte impatto sul paesaggio, esse 
                                    rappresentano un potenziale da non 
                                    sottovalutare per una valorizzazione 
                                    dell’intero paesaggio agrario in seguito ad 
                                    interventi di rinaturalizzazione. 
                                      
                                        
                                          | 
                                             |  
                                          | 
                                            
                                            Figura 5 - Il sistema dei centri 
                                            urbani |      
                                      
                                        
                                          | 
                                             |  
                                          | 
                                            
                                            Figura 6 - Il sistema costiero |        
                                    
                                    Proposta progettuale  
                                      
                                    La proposta progettuale scaturisce in modo 
                                    diretto dalle analisi svolte: raccoglie le 
                                    potenzialità desumibili dall’analisi sui 
                                    sistemi di risorse e combinandole con le 
                                    riflessioni svolte sui paesaggi 
                                    riconoscibili tenta di dare senso e 
                                    organicità al tutto nella convinzione che le 
                                    risorse di un territorio servano a creare 
                                    luoghi, a creare identità. 
                                    L’obiettivo è quello di una valorizzazione 
                                    dell’area che comporti un suo sviluppo 
                                    sostenibile ed ecocompatibile, puntando 
                                    sulle potenzialità turistiche provenienti 
                                    dall’intreccio fra le risorse del territorio 
                                    agrario e quelle della fascia costiera. 
                                    A tal fine la strategia adottata - posta 
                                    come prioritaria la soluzione delle gravi 
                                    problematiche ambientali, rispettando e 
                                    tentando di valorizzare i paesaggi 
                                    riscontrati - consiste in un miglioramento 
                                    dell’accessibilità integrata all’area, in 
                                    una riqualificazione della fascia costiera, 
                                    nella tutela e valorizzazione del territorio 
                                    agrario e delle attrezzature culturali 
                                    presenti (Parco e Museo archeologico di 
                                    Pontecagnano, sito archeologico del Tempio 
                                    di Hera Argiva) e in una maggiore 
                                    integrazione fra i vari ambiti del 
                                    territorio (centri urbani, territorio 
                                    agrario e fascia costiera). 
                                      
                                      
                                        
                                          | 
                                            Figura 7 - Strutturazione della 
                                            fascia costiera e catalogazione 
                                            degli elementi puntuali 
                                            riscontrabili |  
                                          |  |  
                                          | 
                                            
                                              |      
                                    
                                    L’accessibilità 
                                      
                                    Il miglioramento dell’accessibilità 
                                    integrata all’area si persegue attraverso i 
                                    seguenti interventi:  
                                    - la creazione di un nuovo svincolo 
                                    autostradale in connessione con l’aeroporto;
                                     
                                    - la sistemazione di aree adiacenti alle 
                                    stazioni ferroviarie di Pontecagnano e di 
                                    Battipaglia per l’interscambio fra trasporto 
                                    pubblico e privato, attrezzate con parcheggi 
                                    per la sosta delle auto, aree per la sosta e 
                                    la partenza dei pullman e collegate alle 
                                    rispettive stazioni mediante due sovrapassi;
                                     
                                    - la sistemazione di aree per la sosta e il 
                                    noleggio delle biciclette.  
                                    Si prevede, inoltre, il miglioramento di 
                                    alcune connessioni fra i centri urbani e 
                                    l’area in esame.  
                                      
                                    
                                    La fascia costiera 
                                      
                                    Una riqualificazione della fascia costiera è 
                                    possibile attraverso interventi sulla 
                                    viabilità che consistano in un riordino dei 
                                    flussi di traffico di tipo veicolare e 
                                    pedonale relativamente al tratto più 
                                    congestionato di Magazzeno. Per esso si 
                                    prevede la creazione di un nuovo asse di 
                                    progetto, parallelo e prossimo alla costa, 
                                    esclusivamente per il traffico veicolare, 
                                    attrezzato con parcheggi in prossimità degli 
                                    assi di penetrazione verso il litorale, e la 
                                    pedonalizzazione della litoranea ripensata 
                                    come un lungomare alberato, dotato di una 
                                    pista ciclabile e di strutture smontabili 
                                    sistemate a gruppi per la vendita di 
                                    prodotti provenienti dal territorio agrario 
                                    e di prodotti tipici. Relativamente ai 
                                    tratti successivi si prevede il 
                                    potenziamento dell’Aversana come strada di 
                                    attraversamento più veloce per il traffico 
                                    veicolare. A tal fine si propongono due 
                                    nuovi tratti di cui il primo di 
                                    allacciamento con la tangenziale e il 
                                    secondo di ripristino del collegamento ora 
                                    interrotto sul Tusciano. Il ridisegno della 
                                    strada litoranea ha come finalità la 
                                    decompressione del traffico veicolare di 
                                    tipo privato e la fruizione di questa strada 
                                    anche per scopi ricreativi come passeggiate 
                                    in bicicletta o lungo le pinete. Inoltre, 
                                    per ottimizzare i collegamenti che dai 
                                    centri urbani afferiscono alla fascia 
                                    costiera si è prevista la creazione di 
                                    numerose aree di parcheggio in prossimità 
                                    degli incroci con la litoranea.  
                                    Gli interventi relativi alle strutture 
                                    balneari hanno la finalità di liberare la 
                                    visuale del mare e di consentirne una più 
                                    libera fruizione. Essi consistono in una 
                                    riduzione e in una differente distribuzione 
                                    delle cabine poste perpendicolarmente al 
                                    mare, in un incremento degli spogliatoi 
                                    collettivi e in una riduzione del numero 
                                    degli stabilimenti attualmente presenti. 
                                    Gli interventi di riqualificazione sulle 
                                    strutture ricettive esistenti sono 
                                    fondamentali in un’ottica di sviluppo 
                                    turistico dell’area e così la creazione di 
                                    qualche struttura di nuovo impianto anche se 
                                    di piccola entità e costruita nel rispetto 
                                    del paesaggio. Analogamente il recupero 
                                    dell’ex azienda di allevamento a Spineta per 
                                    creare una beauty-farm serve ad arricchire e 
                                    differenziare l’offerta ricettiva in un’area 
                                    già predisposta in tal senso. 
                                    L’incremento di attività di tipo 
                                    ricreativo-sportivo sul litorale di 
                                    Battipaglia è finalizzato ad arricchire il 
                                    panorama di svaghi e intrattenimenti 
                                    presenti nella zona sia per la popolazione 
                                    turistica che per quella residente, ma nello 
                                    stesso tempo consente di valorizzare la 
                                    fascia interposta fra l’asse litoraneo e il 
                                    mare. In essa si prevede di riqualificare le 
                                    strutture ricettive già esistenti, di 
                                    ripristinare il sistema del verde e di 
                                    attrezzare aree per sport acquatici o da 
                                    praticare all’aria aperta. Questi interventi 
                                    si collegano al sistema del parco fluviale 
                                    previsto lungo il Tusciano che, nel tratto 
                                    superiore verso il centro urbano di 
                                    Battipaglia, è caratterizzato come un parco 
                                    urbano dotato di attrezzature sportive. 
                                    Gli interventi di recupero e di 
                                    rimboschimento sulle pinete di Campolongo 
                                    consentono il recupero di una risorsa 
                                    ambientale di elevato pregio. 
                                      
                                        
                                          | 
                                            Figura 8 - Strutturazione del 
                                            territorio agrario e catalogazione 
                                            degli elementi puntuali 
                                            riscontrabili |  
                                          |  |  
                                          | 
                                            
                                              |      
                                      
                                    
                                    Il territorio agrario 
                                      
                                    La riqualificazione del territorio agrario 
                                    si persegue innanzitutto attraverso la 
                                    tutela e la valorizzazione delle colture e 
                                    del paesaggio e, in secondo luogo, 
                                    attraverso il miglioramento delle sue 
                                    relazioni con le restanti parti del 
                                    territorio. A tal fine si propone un 
                                    recupero delle masserie storiche a fini 
                                    agrituristici e culturali e una 
                                    rivitalizzazione dei borghi rurali 
                                    attraverso la collocazione in essi di 
                                    attività culturali e ricreative di richiamo: 
                                    al borgo Picciola si prevede la 
                                    riconversione dell’ex tabacchificio in un 
                                    Centro artistico-culturale, al borgo 
                                    Aversana si prevede la creazione di un Museo 
                                    delle tradizioni contadine di nuovo impianto 
                                    e al borgo Cioffi un Centro delle tradizioni 
                                    gastronomiche locali. Si prevede, inoltre, 
                                    di collegarle con una rete di percorsi 
                                    pedonali/ciclabili/equestri che, svolgendosi 
                                    lungo strade o canali rinaturalizzati in 
                                    seguito ad interventi di ingegneria 
                                    naturalistica, diventano in tal modo anche 
                                    un’occasione ricreativa e culturale di 
                                    fruizione del paesaggio agrario. 
                                    La creazione dei parchi fluviali del Sele e 
                                    del Tusciano si pone come occasione di 
                                    valorizzazione di risorse 
                                    paesistiche-ambientali e di fruizione delle 
                                    stesse a scopi turistici e ricreativi, ma è 
                                    nello stesso tempo un’occasione di 
                                    connessione fra i vari ambiti che i fiumi 
                                    attraversano.  
                                    La valorizzazione delle attrezzature 
                                    culturali si ottiene attraverso 
                                    l’inserimento del Parco e Museo archeologico 
                                    di Pontecagnano e del sito archeologico di 
                                    Hera Argiva nella strategia complessiva di 
                                    riqualificazione dell’intero territorio. 
                                    Migliorando l’accessibilità di queste 
                                    strutture dalla piana, si ottiene una più 
                                    agevole e più ampia fruizione delle stesse. 
                                      
                                      
                                        
                                          | 
                                            Figura 9 - Individuazione del 
                                            reticolo idrografico e catalogazione 
                                            degli elementi puntuali 
                                            riscontrabili |  
                                          |  |  
                                          | 
                                            
                                              |    
                                      
                                    Bibliografia 
                                      
                                      
                                    AA.VV. (2000), Il paesaggio italiano - 
                                    Idee contributi immagini, Touring 
                                    Editore, Milano.  
                                    AA.VV. (1998), Il parco del Cilento - 
                                    Paesaggio Vivente, Electa, Napoli. 
                                    Anzani G. (1999), Luoghi d’acqua. Appunti 
                                    per un’archetipologia dello spazio, 
                                    Electa, Napoli. 
                                    Augé M. (1993), Non Luoghi, Elèuthera, 
                                    Milano. 
                                    Barbanente A. (a cura di) (1996), La 
                                    pianificazione di area vasta. Esperienze 
                                    regionali e provinciali (prima parte), 
                                    in Urbanistica Informazioni, Dossier n. 3, 
                                    Inu Edizioni, Roma. 
                                    Barbanente A. (a cura di) (1996), La 
                                    pianificazione di area vasta, in 
                                    Urbanistica Informazioni, Dossier n. 6, Inu 
                                    Edizioni, Roma. 
                                    Cannoniero G., Ippoliti A. (a cura di) 
                                    (2000), Concorso di idee. La 
                                    riqualificazione della fascia litoranea, in 
                                    relazione con la Piana del Sele ed in 
                                    funzione di uno sviluppo integrato 
                                    turismo-agricoltura, Provincia di 
                                    Salerno, Arti Grafiche Boccia Edizioni, 
                                    Salerno. 
                                    Casabella (1991), Il disegno del 
                                    paesaggio italiano, n. 575-576, Elemond 
                                    periodici, Milano.  
                                    Cinà G. (a cura di) (2000), La 
                                    pianificazione paesistica: aspetti 
                                    operativi, concertativi, gestionali, in 
                                    Urbanistica, n. 114, Inu Edizioni, Roma. 
                                    Colantonio Venturelli R. (1997), La 
                                    pianificazione integrata del paesaggio e la 
                                    gestione delle risorse idriche: prospettive 
                                    metodologiche e linee di sviluppo, in 
                                    Colantonio Venturelli R. (a cura di), 
                                    “Sistemi ambientali, quadri paesistici e 
                                    nuove dinamiche antropiche nella 
                                    pianificazione territoriale”, in Urbanistica 
                                    Informazioni, Dossier n. 9, Inu Edizioni, 
                                    Roma. 
                                    Dal Piaz A. (1997), La normativa nella 
                                    pianificazione, in Forte F. e Fusco 
                                    Girard L. (a cura di), “Principi teorici e 
                                    prassi operativa nella pianificazione 
                                    urbanistica”, Maggioli Editore, Rimini. 
                                    Dal Piaz A. (1999), Ragionando di 
                                    urbanistica, Edizioni Graffiti, Napoli. 
                                    Dubbini R. (1994), Geografie dello 
                                    sguardo. Visione e paesaggio in età moderna, 
                                    Einaudi, Torino. 
                                    Forte F. (1997), La pratica della 
                                    disciplina urbanistica di area vasta: 
                                    riferimenti e casi studio, in Forte F. e 
                                    Fusco Girard L. (a cura di), “Principi 
                                    teorici e prassi operativa nella 
                                    pianificazione urbanistica”, Maggioli 
                                    Editore, Rimini. 
                                    Gambino R. (1995), Separare quando 
                                    necessario, integrare ovunque possibile, 
                                    in Urbanistica, n. 104, Inu Edizioni, Roma.
                                     
                                    Guida Touring (1999), Parchi e aree 
                                    naturali protette d’Italia, Touring 
                                    Editore, Milano.  
                                    Maciocco G. (a cura di) (1991), La 
                                    pianificazione ambientale del paesaggio, 
                                    FrancoAngeli, Milano.  
                                    Maciocco G. (a cura di) (1991), Le 
                                    dimensioni ambientali della pianificazione 
                                    urbana, FrancoAngeli Milano. 
                                    Maciocco G. (1995), Dominanti ambientali 
                                    e progetto dello spazio urbano, in 
                                    Urbanistica, n. 104, Inu Edizioni, Roma.
                                     
                                    Magnaghi A. (1995), Progettare e 
                                    pianificare il territorio: un contributo 
                                    alla questione ambientale, in 
                                    Urbanistica, n. 104, Inu Edizioni, Roma. 
                                    Magnaghi A. (2000), Il progetto locale, 
                                    Bollati Boringhieri, Torino. 
                                    Paesaggio Urbano (1997), La campagna 
                                    urbanizzata, n. 1.  
                                    Pittaluga A. (1989), Il paesaggio nel 
                                    territorio, Hoepli, Milano.  
                                    Sereni E. (1999), Storia del paesaggio 
                                    agrario italiano, Laterza, Roma. 
                                     
                                    Turri E. (1998), Il paesaggio come teatro, 
                                    Marsilio, Venezia.  
                                    Venturi R., Scott Brown D., Izenour S. 
                                    (1985), Imparando da Las Vegas, Cluva 
                                    Editrice, Venezia. 
                                    Ziparo A. (1995), Pianificazione 
                                    ambientale: le posizioni di tre urbanisti, 
                                    in Urbanistica, n. 104, Inu Edizioni, Roma. 
                                      
                                      
                                    * laureata in Architettura il 28.11.2002 
                                    presso l'Università di Napoli Federico II 
                                    con tesi in Urbanistica dal titolo “La piana 
                                    del Sele - Proposta per un piano paesistico" 
                                    curata dal relatore Prof. Arch. Alessandro 
                                    Dal Piaz |