Numero 5 - 2002

 

le politiche per le attività produttive

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lo sportello unico per le attività produttive. L'esperienza dell'agro nocerino sarnese


Mariella Condreas

Piervincenzo Costabile

Annalisa Lucianelli


 

L'insediamento delle attività produttive sul territorio è gravato da ritardi burocratici ed amministrativi che disincentivano le imprese a collocarsi nei territori meridionali e campani, in particolare. Nell'ambito dei patti territoriali, si cerca di superare tali difficoltà dando vita a strutture agili ed efficienti. Mariella Condreas, Piervincenzo Costabile e Annalisa Lucianelli illustrano l'azione in corso presso il primo organismo riconosciuto a livello europeo, frutto delle intese e delle politiche di programmazione negoziata messe in atto sul finire degli anni '90

 

Con il DLgs 112/1998 il legislatore istituisce lo Sportello unico per le attività produttive e affida al livello di governo più vicino ai cittadini, il comune, il compito di rappresentare nei confronti dell’imprenditore l’intero sistema amministrativo per tutte le funzioni autorizzatorie riguardanti gli impianti produttivi.

Le autorizzazioni delle pubbliche amministrazioni preposte alla tutela dell’ambiente, della salute, del paesaggio e così via, non vengono abolite ma confluiscono in un unico procedimento gestito dal comune a conclusione del quale viene rilasciata un’unica autorizzazione ad opera del responsabile del procedimento comunale.

Aver individuato nell’ente comune l’unico interlocutore per le imprese, sposta la complessità amministrativa dei rapporti cittadino-imprenditore al rapporto tra amministrazioni.

Risulta evidente, quindi, il carico di nuove responsabilità che viene attribuito ai comuni perchè il reale funzionamento dello Sportello unico dipende dalla razionalizzazione e ristrutturazione dell’intera organizzazione comunale, o quanto meno dei numerosi uffici che ne risultano coinvolti.

Il successo dello Sportello unico dipende poi in gran parte, anche dal livello di collaborazione e integrazione che deve crearsi tra tutti gli enti statali, regionali, locali, coinvolti nell’iter autorizzatorio, in assenza di una visione unitaria dei procedimenti e delle attività pubbliche che investono il mondo imprenditoriale per risolvere il problema della frammentarietà e della settorialità degli adempimenti e per raggiungere l’obiettivo della celerità e semplificazione dell’azione amministrativa.

Ecco perchè i 12 comuni dell’agro hanno deciso di affidare alla Patto Territoriale dell’Agro spa, soggetto istituzionalmente già preposto al ruolo di concertazione con gli enti del territorio di riferimento, le funzioni di relazione e coordinamento delle amministrazioni esterne (Figura 1).

 

 

I servizi del coordinamento amministrativo

 

La prima innovazione proposta dallo Sportello unico della Patto Territoriale dell’Agro spa, si sostanzia in un esame preliminare delle domande volte alla realizzazione, ampliamento, cessazione, riattivazione e localizzazione di impianti produttivi.

Lo svolgimento di un’adeguata attività preistruttoria effettuata presso la Patto, consente la presentazione ai comuni di una domanda completa sotto ogni profilo, risolvendo due criticità fondamentali: la definizione rigorosa della documentazione che l’impresa deve presentare e l’individuazione delle amministrazioni pubbliche da coinvolgere.

La Patto, infatti, ponendosi quale interfaccia unico tra i comuni e gli enti terzi, ha avviato con gli stessi proficui rapporti di collaborazione volti alla semplificazione e allo snellimento delle procedure.

La novità interessante, in merito, è data dalla possibilità di attivare presso la sede della società una Commissione tecnica associata, organo a composizione variabile formato dal responsabile del procedimento comunale e dai rappresentanti degli enti terzi, che potrà pronunciarsi su progetti di particolare complessità al fine di verificare quali siano le condizioni per ottenere i necessari atti di consenso.

La particolare sinergia raggiunta con i Settori urbanistica della Provincia di Salerno e della Regione Campania ha consentito il raggiungimento di numerosi obiettivi.

 

1 - Attività di relazione e coordinamento amministrativo

 

 

 

 

Animazione dello sviluppo

 

Lo Sportello unico dell’agro, oltre a un’efficace azione di snellimento delle procedure amministrative, attiva azioni di promozione e sostegno progettuale alle capacità di intrapresa diventando sede privilegiata per conoscere, attivare, monitorare e promuovere le iniziative produttive più in sintonia con le vocazioni dell’agro.

Sulla scorta di queste valutazioni e attivando il vantaggio competitivo di un partenariato interistituzionale già ampiamente consolidato, la società ha reso operativo il Protocollo d’intesa firmato con l’Associazione degli industriali della Provincia di Salerno e l’Associazione nazionale industrie e conserve alimentari e vegetali finalizzato alla realizzazione di uno sportello integrato di servizi nelle seguenti aree:

- l’internazionalizzazione;

- la promozione dell’autoimprenditorialità.

La necessaria azione di diffusione di cultura imprenditoriale riserva un ruolo significativo alle azioni che può porre in essere lo Sportello unico, sia in termini informativi che divulgativi, sia per quanto riguarda gli interventi di orientamento e di affiancamento progettuale nell’avvio di nuove iniziative imprenditoriali che nella diffusione della cultura dell’internazionalizzazione di impresa.

Al fine di svolgere un’efficace azione di supporto alle aziende operanti sul territorio di riferimento e ai giovani, è stata realizzata una preliminare analisi del tessuto produttivo locale per meglio comprenderne le dinamiche che lo caratterizzano, con particolare riferimento alle strategie attuali o potenziali di internazionalizzazione.

Compito dello Sportello unico è senz’altro quello di conoscere bene il territorio, individuarne le risorse economiche e le potenzialità di sviluppo.

Due sono le linee di intervento attuate:

1. informazione: l’apertura di due sportelli informativi presso la Patto dell’Agro spa, uno sull’autoimprenditorialità, l’altro sull’internazionalizzazione, ha consentito allo Sportello unico dell’Agro di diventare un punto di riferimento costante per tutti coloro che vogliono raccogliere indicazioni e notizie sulle opportunità imprenditoriali e sull’internazionalizzazione di impresa.

È stato realizzato un front-office al quale gli interessati possono ricevere informazioni sulla normativa comunitaria, nazionale e regionale a favore della neo imprenditoria o dell’internazionalizzazione recandovisi di persona, tramite contatto telefonico o attraverso i sistemi telematici.

Lo Sportello unico comprensoriale garantirà questo servizio oltre a consentire una coerente e continua gestione del processo di realizzazione delle diverse attività;

2. formazione: per sensibilizzare gli operatori del territorio su opportunità, mercati, settori, aree di intervento dal forte potenziale saranno realizzati cicli di seminari e di incontri a tema, a carattere divulgativo, dimostrativo e con apporto di esperienze concrete di esperti, consulenti, e testimonial in modo da rendere concreti e visibili ai potenziali nuovi entranti nel mercato del lavoro i vincoli, le opportunità, le esigenze, le minacce, le forze e le debolezze dei diversi settori e ambiti.

1 - Officina meccanica dei cantieri Armstrong. Lavorazione degli affusti

 

Con la pianificazione delle attività previste per il 2003, verrà costituito un tavolo di lavoro permanente, con le pubbliche amministrazioni aventi competenza in materia di insediamenti produttivi, per uniformare le prassi instauratesi alla normativa generale del Suap (istanza unica, bollo, funzionamento della conferenza di servizi).

I sub-procedimenti amministrativi dunque, verranno armonizzati per confluire in un procedimento unitario standardizzato basato (per quanto possibile), sui principi della messa in parallelo e non della logica sequenziale.

Lo Sportello unico della Patto mira a consolidare la sua posizione di intermediazione tra i comuni e le pubbliche amministrazioni, conscio della necessità di contribuire alla metamorfosi culturale in atto nel nostro ordinamento, che vuole la pubblica amministrazione impegnata non solo nella cura dei singoli adempimenti, ma nella realizzazione di attività di servizio, di assistenza, di consulenza e di collaborazione istituzionale.

 

 

1. Officina meccanica dei cantieri Armstrong. Lavorazione degli affusti

 

 

 

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