Numero 5 - 2002

 

napoli

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le procedure di approvazione dei Prg e Re


Provincia di Napoli


 

I procedimenti amministrativi, che governano l'approvazione degli strumenti urbanistici comunali, impattano duramente sui programmi degli enti locali, spesso travolti dalla incomunicabilità interistituzionale che determina rallentamenti e conseguente perdita d'occasioni di sviluppo economico e sociale. La  Provincia di Napoli ha deliberato nel  settembre 2002 il regolamento recante "misure organizzative per i procedimenti amministrativi inerenti all'approvazione dei piani regolatori generali e dei regolamenti edilizi" 

 

Come è noto la provincia esercita le funzioni amministrative inerenti l’approvazione dei piani regolatori generali comunali (Prg) e dei regolamenti edilizi (Re), in virtù delle leggi regionali 29 maggio 1980 n. 54, 1 settembre 1981 n. 65 e 20 marzo 1982 n. 14.

In particolare la Lr 14/1982 ha definito le specifiche direttive per la redazione dei suddetti strumenti urbanistici, indicando altresì la metodologia per il loro esame.

A tal proposito l’esperienza maturata in questi anni ha evidenziato che la maggior parte dei ritardi negli adempimenti procedurali è causata da manchevolezze formali degli atti tecnici ed amministrativi presentati, che determinano di fatto l’improcedibilità delle istruttorie fino alla trasmissione delle necessarie integrazioni e/o correzioni. A causa di ciò l’approvazione dei Prg, in particolare, arriva a volte tanto in ritardo che parte delle previsioni possono risultare superate.

Per tali motivi si è ritenuto opportuno cogliere l’occasione offerta dal Testo unico di cui al DLgs 18 agosto 2000 n. 267, che all’articolo 7 dispone che le funzioni amministrative degli enti locali siano esercitate mediante regolamenti redatti in conformità delle norme statali e regionali vigenti in materia, predisponendo l’allegato regolamento che, oltre a fissare i tempi e le modalità dei procedimenti istruttori di competenza provinciale per l’approvazione degli strumenti urbanistici comunali, elenca in maniera dettagliata ed esauriente tutte le caratteristiche formali che gli atti e gli elaborati trasmessi devono necessariamente possedere.

Tale lavoro è stato effettuato facendo costante riferimento e sviluppando le indicazioni già presenti nella circolare del Servizio urbanistica regionale del 10 gennaio 1983 che, già all’indomani dell’emanazione della citata Lr 14/1982, oltre ad individuare orientamenti per la formazione dei piani, fissava chiare direttive relativamente agli atti ed ai procedimenti di approvazione degli stessi, senza però determinare di fatto un miglioramento delle problematiche evidenziate. In tal senso, però, si ritiene che lo strumento del regolamento provinciale nell’immediato possa risultare assai più efficace, pur sapendo che l’atteso riordino complessivo della normativa urbanistica regionale, renderà necessario l’adeguamento del presente regolamento.

Il testo approvato è articolato in tre capi, dei quali il primo evidenzia le finalità e l’oggetto del regolamento stesso, e richiama la normativa di riferimento sovraordinata, mentre i due successivi contengono le norme relative rispettivamente al Prg ed al Re.

In particolare i contenuti tecnici dei piani sono indicati agli artt. 2 e 3, mentre i successivi, fino all’art. 11, indicano tutte le modalità e le procedure relative alla fase comunale di adozione, deposito e pubblicazione, alle modalità di trasmissione, alla fase provinciale di approvazione, pubblicazione ed entrata in vigore, con particolare riguardo al controllo di conformità regionale che può avere esiti diversi (art. 9).

Infine l’art. 12 evidenzia che le eventuali successive varianti seguono necessariamente lo stesso iter procedurale previsto per l’approvazione del piano e, di conseguenza, possono essere proposte in casi di effettiva necessità conseguente a sopravvenute ragioni connesse alla realizzabilità delle originarie previsioni.

Figura 1- Suddivisione degli ambiti sovracomunali 

 Fonte: Provincia di napoli. Città Metropolitana, Ptcp 99. Progetto definitivo. Aggiornamento 2002

 

Deliberazione del Consiglio provinciale di Napoli del 17 settembre 2002, n. 70

 

 

Allo stesso modo gli articoli relativi al Re (artt. 13-18) richiamano la normativa attualmente vigente in materia (peraltro assai scarna) e chiariscono tutte le modalità procedurali richieste per l’approvazione, evidenziando che in questo caso non è prevista nè la fase di pubblicazione nè un successivo controllo da parte della regione; in particolare l’art. 17 ne chiarisce i termini di entrata in vigore ed infine l’art. 18 sottolinea la necessità di ripetere lo stesso iter procedurale per ogni variante al Re.

Si è preferito non ritardare l’approvazione del regolamento in attesa dell’entrata in vigore del testo unico dell’edilizia, allo stato ancora incerta, rinviando ad una fase successiva l’eventuale aggiornamento per intervenute modifiche.

 

 

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