Ai pionieri della bonifica

 

 

612 tenaci pionieri della Bonifica sono premiati dal

Duce, nella Sala Regia di Palazzo Venezia, il 27 ottobre

1937-XV. Ad essi il Duce parla riaffermando la propria

simpatia verso tutti i contadini italiani.

E prosegue:

 

Questi premi sono stati meritati lavorando tenacemente, con intelligenza e con fedeltà assoluta alla terra.

Intelligenza, perchè il contadino deve credere con fiducia nella tecnica e nella scienza applicandone tutti i risultati e le regole. Ma, soprattutto, il contadino deve rimanere fedele alla terra, dev’essere orgoglioso di essere contadino, fiero di lavorare il suo campo, nè cercare altrove una vita più facile perchè una vita più facile non esiste.

La vita nelle città è più difficile.

Tremila anni di storia insegnano che tutti i popoli che hanno abbandonato la terra, sono diventati schiavi di altri popoli. I contadini che rimangono fedeli alla terra servono gli interessi del Regime, gl’interessi della Nazione, gl’interessi del popolo italiano.

 

Tratto da Scritti e Discorsi di Benito Mussolini dal Novembre 1936 al Maggio 1938 (XV-XVI E.F.), Ulrico Hoepli Editore Milano, 1938-XVI

 

Dalla Biblioteca personale di Carlo Gerundo (Lecce)