Numero 1/2 - 2000

 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Viabilità alternativa alla Strada Statale n. 18 nell'Agro Nocerino-Sarnese


Maria Gabriella Alfano


La SS 18 costituisce da molti decenni una strozzatura nel sistema della viabilità dell’area salernitana, in particolare dell’agro nocerino-sarnese. La Provincia di Salerno lavora da tempo all’individuazione di tracciati alternativi che migliorino il deflusso veicolare in un’area a forte domanda di trasporto merci su gomma. Maria Gabriella Alfano presenta la soluzione progettuale più avanzata che tende a recuperare, riammagliandoli, una serie di tronchi stradali esistenti, scarsamente utilizzati, al fine di limitare il consumo di suolo a forte produttività agricola 

 

LAVORI DI REALIZZAZIONE DI VIABILITA’ ALTERNATIVA ALLA STRADA STATALE N. 18
 

 

 

 

 

 

 

 

Viabilità alternativa alla Strada Statale n. 18 nell’Agro Nocerino-Sarnese

 

È noto che le infrastrutture costituiscono un fattore essenziale ai fini della localizzazione delle attività economiche e del potenziamento di quelle esistenti.

È, altresì, noto che le carenze infrastrutturali sono una delle cause del mancato sviluppo produttivo in ambito regionale.

Tale carenza è molto avvertita in un territorio come quello dell’agro nocerino-sarnese in cui il sistema della mobilità appare notevolmente congestionato, nonostante la presenza di molte infrastrutture (Statale 18, Autostrade A3 ed A30, oltre alle linee ferroviarie), alle quali la fitta rete delle strade trasversali non risulta efficacemente raccordata. Attualmente gli svincoli sull’A3 si connettono direttamente con la viabilità più caotica dell’Agro, mentre quelli della A30 si immettono in un tessuto di piccole strade interne, collegate in maniera disordinata e indifferenziata con i centri urbani e con gli insediamenti produttivi.

La congestione del sistema della mobilità è, quindi, connessa essenzialmente alla carenza della rete infrastrutturale attuale che serve in modo promiscuo sia i numerosi impianti produttivi che i centri urbani.

L’infrastruttura che maggiormente risente di questo problema è la Strada Statale 18 che fin dall’antichità –innestandosi sulla antica strada Nuceria Alfaterna che collegava Pompei a Nocera Superiore- ha costituito il principale asse di collegamento dei sistemi insediativi dell’agro.

Attualmente l’infrastruttura serve sia i nuclei urbani dei comuni di Nocera Superiore, Nocera Inferiore, Pagani, Angri e Scafati, caratterizzati da altissima densità abitativa (circa 1641 ab/Kmq), sia le numerose industrie, in prevalenza appartenenti al polo agro-alimentare.

Di qui l’obiettivo della Provincia di Salerno, fortemente condiviso dalle popolazioni dell’area e dallo stesso Patto Territoriale, di attivare la "separazione" dei flussi veicolari del settore produttivo da quelli dei centri urbani, attraverso la realizzazione di un asse a scorrimento veloce "alternativo" alla viabilità statale, destinato ad accogliere il traffico pesante a servizio dell’apparato produttivo.

L’infrastruttura sarà realizzata utilizzando in prevalenza tratti di viabilità secondaria esistenti che saranno adeguati in modo da raggiungere una sezione minima della carreggiata di mt 7.50, oltre alle banchine laterali di mt 1.50 e da alcuni nuovi tratti di raccordo.

L’infrastruttura viaria si annovera tra le strade di IV livello alle quali è associato un intervallo di velocità di progetto pari a 80-100 Km/h, entro il quale devono essere contenute le velocità di progetto dei vari elementi di tracciato della strada (rettifili, curve circolari, curve a raggio variabili). La lunghezza complessiva è di circa 22 Km, tra i comuni di Scafati e Cava de’ Tirreni.

Sono state ipotizzate anche alcune "bretelle" di collegamento, sia con la SS. 10 (loc. Tondi) che con la A/30, capaci di assicurare piena funzialità ed efficacia all’intervento e che saranno compresi tra gli interventi prioritari della Provincia.

Il progetto è stato finanziato dalla Regione Campania nell’ambito dell’Intesa Istituzionale di Programma Stato-Regioni-Settore Infrastutture di trasporto, per 50 miliardi.

Lo schema del tracciato è stato preliminarmente sottoposto all’esame dei Comuni interessati e degli altri soggetti coinvolti nel procedimento amministrativo (Soprintendenze, Autorità di Bacino, Consorzi di Bonifica, ecc.) e dei consiglieri provinciali dell’area in due successivi incontri, l’ultimo dei quali si è svolto il 14 novembre 2000.

A conclusione dei lavori i Comuni hanno posto l’accento sulla necessità di inserire nel progetto in corso di definizione anche i tratti di raccordo per cui si è stabilito che sarà redatto un progetto complessivo comprendente sia la nuova infrastruttura finanziata che la viabilità laterale di collegamento. I pareri degli Enti interessati saranno, quindi, acquisiti sull’intero intervento e sarà concluso specifico Accordo di Programma ai sensi dell’art. 27 della legge 142/1990, per l’approvazione delle eventuali varianti agli strumenti urbanistici comunali.

Con il finanziamento erogato dalla Regione Campania sarà realizzato prioritariamente il collegamento Scafati-Cava, nel suo sviluppo lineare più breve. Se con la somma a disposizione non sarà possibile realizzare la ipotizzata galleria, si utilizzerà l’esistente viabilità (c.d. "Rampe di Chivoli"). In ogni caso le infrastrutture laterali all’opera finanziata – munite di efficacia e fattibilità in virtù del procedimento già attivato – saranno inserite con priorità nei programmi provinciali.

Da quanto fin qui esposto si evidenzia il ruolo "strategico" che l’opera riveste per l’attuazione delle politiche della Provincia di Salerno, dei Comuni dell’agro e degli altri soggetti operanti sul territorio, tutte convergenti verso il recupero dei sistemi insediativi, la valorizzazione delle emergenze storiche ed ambientali dell’area ed il potenziamento dei settori produttivi.

L’infrastruttura viaria alternativa e la viabilità di raccordo all’esame della pre-conferenza dei servizi rappresenta l’elemento centrale per la razionalizzazione del sistema della mobilità dell’agro a servizio del polo industriale esistente e per l’attrazione di nuove iniziative imprenditoriali e per il recupero delle numerose industrie dismesse. L’allontanamento del traffico pesante dalla statale n. 18 favorirà le azioni di recupero urbanistico ed ambientale dei sistemi insediativi e la valorizzazione delle numerose emergenze storico-artistiche e culturali di cui è ricco il territorio.

 

 

Presentazione | Referenze Autori | Scrivi alla redazione | AV News | HOME

 

 Il sito web di Area Vasta è curato da Michele Sol