Il Prg di Baronissi. La città dell’Irnum: il sistema delle incentivazioni per la sostenibilità

 

 

Progetto

Ufficio di piano: arch. Fiorenzo Manzo (responsabile), arch. Simona Siddi, ing. Michela de Falco

 

Assessore: arch. Anna Napoli

 

Consulenti:

- dott. Alberto Lacava (dinamiche della struttura socio-economica e valutazione della domanda edilizia);

- dott. Angelo Di Rosario (studi geologici);

- dott. Aurelio Memoli - Sfm Salerno (studi agronomici);

- avv. Gennaro Barbirotti (consulenze legali).

 

Commissariamento: No

 

Tempistica:

- approvazione del documento di indirizzi con delibera del 19.1.2001;

- adozione con deliberazioni consiliari del 19.12.2001 e del 3.6.2002;

- approvazione con prescrizioni della Provincia di Salerno con delibera del 27.12.2002;

- visto di conformità condizionato della Regione Campania con decreto del 19.5.2003.

 

Comune di Baronissi (Sa)

Superficie del territorio comunale 17,86 Kmq

 

Dimensionamento

Previsione demografica: al 31.12.1999 gli abitanti erano 15.188 (dati anagrafe comunale); si assume che al 2011 gli abitanti aumentino di 1.900 unità raggiungendo il valore di 17.088. Poiché le stanze occupate nel 1991 erano 15.638 (dati Istat), la domanda aggiuntiva di stanze al 2011, computando 1,5 stanze per abitante e sulla base di ipotesi circa il numero medio dei componenti la famiglia (2,89) e delle stanze per alloggio (4,33), risulterebbe pari a (25.603-15.638) 9.965 stanze. Sottraendo quelle non utilizzate e quelle già realizzate o già programmate, si determina in 2.855 quelle previste nel progetto di piano.

 

L’iter di approvazione

Il processo di pianificazione comunale inizia con l’approvazione in Consiglio comunale (Cc) di un apposito documento di indirizzi (delibera n. 21 del 19.1.2001), con cui l’amministrazione comunale (Ac) di Baronissi traccia il percorso che la porterà, in tempi inusualmente rapidi, a dotarsi finalmente di un nuovo Prg.

Con delibera di Cc n. 109 del 19.12.2001 fu adottato il Prg del Comune di Baronissi e, a seguito della pubblicazione e del deposito dei relativi atti, pervennero 50 osservazioni rispetto alle quali, con delibera n. 33 del 3.6.2002, il Cc di Baronissi controdeduceva nel merito ed adottava in via definitiva il Prg.

L’Ac di Baronissi, in data 19.6.2002, inviava all’amministrazione provinciale (Ap), ai fini dell’iter di approvazione, la relativa documentazione, successivamente integrata in data 26.7.2002 ed in data 30.9.2002. Il Comune di Baronissi si era, nel frattempo, dotato di piano di zonizzazione acustica, approvato con delibera consiliare n. 34 del 3.6.2002, ottenendo i pareri dall’Asl Sa2, dall’Autorità di bacino Destra Sele e dalla Sovrintendenza Archeologica delle Province di Salerno, Avellino e Benevento.

L’Ufficio provinciale, il 20.6.2002 e il 30.7.2002, inviava al Comitato tecnico regionale (Ctr) - sezione provinciale di Salerno duplice copia della documentazione relativa al Prg, per acquisire il previsto parere ai sensi della Lr 14/1982 e della Lr 9/1983; il Ctr comunicava il proprio parere in data 2.8.2002 (voto del 29.7.2002 - parere favorevole all’approvazione con le prescrizioni contenute nella relazione istruttoria urbanistica).

A seguito dell’istruttoria dell’Ufficio ed alla relazione datata 19.10.2002, condivisa ed approvata dalla Commissione urbanistica provinciale nella seduta del 6.11.2002, l’Ap, in data 12.12.2002, chiedeva al Comune di Baronissi di modificare ed integrare gli elaborati di piano in riferimento al parere del Ctr e, con delibera consiliare n. 82 del 18.12.2002, il comune, condividendo le prescrizioni dell’Ap, disponeva la trasmissione degli elaborati di piano modificati ed integrati rispetto alle prescrizioni contenute nella relazione del Ctr.

Con delibera di Consiglio provinciale (Cp) n. 136 del 27.12.2002 si approvava con prescrizioni il Prg e con delibera di Cc n. 8 dei 23.1.2003, l’Ac di Baronissi accoglieva integralmente le prescrizioni contenute nella suddetta delibera di Cp n. 136 e conseguentemente modificava gli elaborati di piano, trasmettendone copie all’Ap con nota del 6.2.2003.

In data 21.2.2003, l’Ufficio urbanistica inviava copia degli elaborati e della documentazione relativa al Prg alla Regione Campania per l’emanazione del visto di conformità, come previsto dall’art. 5 della Lr 14/1982. Con decreto n. 315 del 19.5.2003, emanato in esecuzione della delibera di Giunta regionale (Gr) n. 093/AC del 16.5.2003, la regione ammetteva a visto di conformità condizionato il Prg del Comune di Baronissi.

L’ammissione al visto di conformità (Burc n. 24 del 3.6.2003) era condizionato al fatto che il comune, ai sensi della circolare approvata dalla Gr con deliberazione n. 1349 del 23.3.2001, introducesse nel Prg alcuni adeguamenti normativi inerenti: la disciplina delle zone agricole circa l’indicazione delle categorie di soggetti titolati e le tipologie di opere; l’utilizzazione abitativa dell’edificio produttivo limitatamente agli alloggi di custodia o di servizio e non per il titolare dell’insediamento produttivo; precisazione circa i termini per il recupero abitativo dei sottotetti; quanto previsto nelle Nta circa il piano di recupero in ordine alla sua validità e agli effetti che ne conseguono; il regime e la decadenza delle concessioni ed autorizzazioni edilizie rilasciate prima dell’adozione del Prg; la previsione degli standard urbanistici per gli insediamenti produttivi; la sottoposizione a vincolo di destinazione delle strutture ricettive-turistiche (Lr 16/2000); la verifica da parte dell’Ispettorato ripartimentale delle foreste della congruità delle aree sottoposte a vincolo idrogeologico; l’osservanza della circolare applicativa di Gr (deliberazione n. 248 del 24.1.2003).

I rilievi di maggiore interesse, tuttavia, hanno riguardato: le previsioni, nelle Nta, di prescrizioni non vincolanti che diventerebbero vincolanti a condizione, cosa che confligge con le disposizioni che disciplinano il Prg nella Regione Campania, secondo le quali un Prg deve contenere prescrizioni vincolanti e può essere variato successivamente alla sua entrata in vigore soltanto a mezzo di varianti soggette alle procedure ordinarie e speciali fissate dalla legge; la previsione del piano guida (Pga), quale strumento urbanistico attuativo del Prg, da sostituire con la previsione di idoneo piano attuativo, in quanto nell’ordinamento urbanistico regionale non esiste uno strumento urbanistico attuativo così denominato.

Il Comune di Baronissi ha ottemperato a quanto richiesto dall’ente regionale, inviando all’Ap copia della documentazione integrata in data 29.10.2003.

 

Contenuti salienti

I contenuti del Prg di Baronissi si articolano intorno ad un tema guida generale, denominato Rafforzamento e specializzazione dei presidi sul territorio, cui sono legati sei progetti tematici, la realizzazione dei quali è necessaria per il perseguimento del fine dettato dal tema generale: La città dei servizi territoriali (Baronissi-Sava); Il parco fluviale (Acquamela-Aiello); La densità del verde (Antessano); La città dei presidi (Caprecano-Fusara); L’area del commercio (Orignano); La città dell’artigianato (Saragnano-Caposaragnano).

Tra le principali finalità vi è il raggiungimento della qualità ecosistemica e la riqualificazione architettonica, paesaggistica e ambientale dell’intero territorio comunale, nonché la tutela attiva delle risorse non rinnovabili, aria-acqua-suolo, perseguita mediante il recupero e il riuso delle zone già urbanizzate, della creazione di aree tampone verdi (Nta - art. 26) e dello sviluppo di un sistema di promozione ed incentivazione di principi di sostenibilità (Nta - art. 31). Sulla base di tale principio, il Prg individua come obiettivo prioritario proprio il raggiungimento della qualità ecosistemica, per il cui perseguimento si punterà, in via prioritaria, alla cura di specifiche prestazioni esigenziali e, quindi, di subordinati requisiti di cui all’apposito quaderno delle Norme comportamentali allegate alle Nta.

Il Prg individua una serie di meccanismi incentivanti volti al perseguimento delle finalità del piano. L’accesso al sistema delle incentivazioni (Nta - art. 32) ha carattere espressamente facoltativo, quindi non prescrittivo e vincolante, ed è regolamentato dalle procedure riportate nel Quaderno delle norme comportamentali. La determinazione delle trasformazioni che, in base alla loro qualità, potranno accedere al sistema incentivante sarà accertata dall’Ac attraverso l’esame dei progetti pervenuti, contenenti la documentazione aggiuntiva necessaria. Tale documentazione supplementare sarà stabilita in sede di redazione di piani esecutivi di cui si dovrà attendere la compiuta redazione ed approvazione.

L’incentivazione ruota intorno all’aumento di aliquota di trasformazione: il Prg ha individuato in apposite aree di trasformazione (TdU-i), un plafond, cioè un indice di fabbricabilità territoriale (It), uguale per tutte le aree, pari a 0,8 mc/mq. Tale indice regola, insieme ad altri parametri edilizi ed urbanistici, le trasformazioni in dette aree nel caso le stesse facciano riferimento a metodi convenzionali di trasformazione. Se però si definiscono, di concerto con l’Ac, interventi che mirino al raggiungimento degli obiettivi definiti, scatterà automaticamente il meccanismo incentivante che consiste nella concessione da parte dell’Ac di un plafond aggiuntivo a quello già acquisito dall’area pari allo 0,4 mc/mq, per destinazioni non residenziali e comunque non incidenti sul bilancio degli standard per l’area in oggetto. In pratica si avranno due situazioni tra loro differenti in base alla qualità dell’intervento che le stesse aree accoglieranno: trasformazioni di tipo convenzionale con It = 0,8 mc/mq e trasformazioni ad elevata qualità con It =1,2 mc/mq. L’Ac determinerà i progetti di trasformazione che, per la loro qualità, possono accedere al sistema incentivante.

L’Ac ha perimetrato un’area a Prusst, denominata La città dei giovani (delibera di Cc n. 46 del 22. 5.1999), il cui piano particolareggiato è dimensionato su un valore di It = 1,4 mc/mq. Nell’area interessata si prevede l’insediamento di attività produttive ad alto contenuto di ricerca e di sviluppo da relazionare funzionalmente con l’adiacente plesso dell’Università di Salerno localizzata nel Comune di Baronissi, centri di ricerca per l’artigianato, centri di formazione professionale, attività produttrici di beni e servizi ad alto contenuto di ricerca, industrie avanzate ad alta tecnologia, residenze a rotazione d’uso di tipo alberghiero per studenti (case per studenti) e docenti, centri per l’istruzione superiore, centri di informatica e di telematica, attività commerciali e di servizio, sale cinematografiche e attività complementari annesse, alberghi e residenze, uffici di assistenza e di servizio alle imprese e alle persone, centri per congressi e di esposizione, musei, biblioteche e mediateche, centro spettacoli e teatri, discoteche dancing e ristoranti, ambulatori, impianti sportivi, parcheggi. Il piano suggerisce, infine, anche la formazione di un osservatorio sulle problematiche, le necessità e le potenzialità proprie di ogni frazione: il Laboratorio frazioni specificherà i contenuti dei singoli progetti tematici e produrrà un documento di indirizzi di carattere gestionale (Nta - art. 12) rispondente ad una logica unitaria e generale di pianificazione.

 

Isidoro Fasolino